“Utero in affitto” e “legalizzazione della cannabis” nel progetto politico della Schlein.
Le Elezioni Europee si avvicinano e, per il popolo cisalpino, anche le Elezioni Regionali del Piemonte.
Il “Partito Democratico” dimostra di essere sempre più distante dai reali problemi del Paese e – come se non bastasse – cerca di intorbidire le acque della dialettica politica con proposte che nulla hanno a che fare con il buon senso.
Proprio in questi giorni – nonostante l’Italia si sia impegnata a fornire ambigui aiuti all’Ucraina – il Segretario Nazionale del PD, Elly Schlein, ha dichiarato di avere come priorità il matrimonio egualitario e la liberalizzazione della cannabis.
Che a dire queste amenità siano Matteo Hallisey, Filippo Blengino o Patrizia De Grazia, rispettivamente Segretario, Tesoriere e Presidente di “Radicali Italiani”, non stupisce ma che a proferirle sia il leader del maggior partito d’opposizione lascia davvero sgomenti.
Sul tema abbiamo sentito il Vicepresidente di “Pro Vita & Famiglia”, Jacopo Coghe, che ha dichiarato: “Le battaglie per il bene delle famiglie e dei nostri giovani dovrebbero essere di senso opposto. Il matrimonio egualitario significherebbe spalancare le porte alle adozioni per coppie dello stesso sesso o a pratiche aberranti e illegali in Italia come l’utero in affitto e la compravendita di gameti”.
Sono ormai anni che cerchiamo di spiegare come vi sia nella Sinistra nostrana una sudditanza imbarazzante ed inspiegabile ai “figli” di Marco Pannella.
Gli italiani hanno espresso forte contrarietà alla “compravendita di gameti” e, ancor di più, alla pratica dell’“utero in affitto”.
Ciò nonostante il PD pare non aver alcun rispetto della maggioranza degli italiani e tira dritto sulle cosiddette “battaglie di civiltà”, che di civile non hanno proprio nulla.
Per questo motivo Coghe ha rincarato la dose e ha affermato con forza: “Voler aprire alla cannabis vorrebbe dire condannare migliaia di ragazzi a non avere futuro, a cadere nel baratro della droga e a mettere in serio pericolo la loro salute e quella degli altri”.
Parole forti e determinate di chi ha fatto della difesa della famiglia e dei giovani la sua ragione di vita.
Purtroppo, però, se l’esito elettorale di giugno propenderà verso il “Partito Democratico”, o peggio ancora verso “+ Europa”, sarà inevitabile una deriva di legalizzazione di droghe, prostituzione, scarcerazione dei delinquenti, e chi più ne ha più ne metta…
Ecco perché – durante il Convegno “Falsi miti del Progresso”, tenutosi a Roma il 24 febbraio scorso – gli attivisti di “Pro Vita & Famiglia” hanno tenuto a ribadire con forza che “Progressisti e sinistra, incarnati dalle promesse di Schlein, vogliono tutto questo, vogliono il disfacimento dei valori della nostra società tramite l’imposizione di falsi miti del progressismo“.
Per Jacopo Coghe non vi sono dubbi: “E’ necessario tornare a poter affermare la propria opposizione a queste ideologie senza essere censurati o tacciati di intolleranza”.
In vista del 9 giugno la temperatura salirà sempre di più. Il dibattito si farà incandescente. Non mancheranno scontri ideologici, risse dialettiche e battaglie senza esclusione di colpi.
Vi terremo puntualmente e debitamente informati.
La Schlein sa solo proporre liberalizzazioni di ogni tipo! Ma che vuole? Ridurre i giovani a larve incapaci di distinguere il bene dal male?
Che orrore! Così il mondo non avrà futuro!