Incontro con il Capogruppo della Lega Carlo Emanuele Morando
“Il giardino tra via San Donato e via Martinetto necessita di un intervento di pulizia e recupero. Selciato divelto, cordoli abbattuti, erba alta e presenza di spacciatori e consumatori che nascondono le dosi nelle cavità degli alberi”.
Cos’ ha esordito Carlo Emanuele Morando, Capogruppo della Lega Salvini in Circoscrizione IV, nell’incontro con Civico20News in cui ha voluto segnalare alcune delle tante precarietà in cui versa il territorio.
“Inoltre – ha insistito – via Martinetto (7 interni), costituente uno dei lati del giardino, ha bisogno di essere riasfaltata perché il manto stradale è completamente sconnesso”.
Condizioni discutibili presentate con una interpellanza in Consiglio Circoscrizionale come pure le condizioni igieniche in cui versa piazza Risorgimento:
“Da mesi Amiat è costretta ad interventi straordinari di pulizia, disinfezione delle panchine e rimozione di divani e poltrone in piazza Risorgimento, a causa della presenza annosa di senzatetto che portano quintali di masserizie sotto le tettoie”.
Il Consigliere si è posto la domanda di quanto costino questi interventi:
“Quanti soldi dei contribuenti spendiamo per questa gente che rifiuta l’ingresso in dormitorio e pretende di privatizzare la piazza?”.
A seguire, con un simpatico siparietto, Morando ha affermato:
“Ringrazio il cittadino che, stufo di vedere l’aiuola di corso Svizzera angolo corso Appio Claudio con l’erba alta più di mezzo metro, si è attrezzato e l’ha tagliata da solo”.
Naturalmente la sua identità rimane ignota perché questo slancio di senso civico è passibile di sanzione e ci sono assimilabili precedenti (!?!?!?)
Il Consigliere ha poi voluto, a questo ultimo proposito, rivolgersi ai cittadini invitandoli, da amministratore, a segnalare le zone critiche per la vegetazione senza provvedere in autonomia:
“Da politico e da torinese capisco il residente spazientito dal dover pagare le tasse senza riceverne in cambio una città vivibile e decorosa”.
Quasi un “farsi giustizia da soli” aggiungiamo noi e ci venga perdonata l’espressione:
“Comune di Torino e Circoscrizione IV si sveglino” ha commentato Morando che ha poi voluto segnalare un’altra per lo meno strana situazione:
“Alle spalle del chiosco di corso Umbria lungo il fiume Dora sorge da anni un orto abusivo recintato e chiuso col lucchetto. Nell’indifferenza dell’amministrazione circoscrizionale che è informata dei fatti ma mantiene lo status quo”.
Ed ha naturalmente calcato la mano su come
“la Lega non tollera l’abusivismo e l’utilizzo del suolo pubblico per scopi privati”.
Ciò si evince altresì dall’esposto alla Procura della Repubblica per la situazione di abusivismo che si protrae da quarant’anni in via Madonna della Salette, nel quartiere Parella:
“Qui ignoti hanno privatizzato un intero isolato di verde pubblico, chiudendolo con recinzioni e gettate di cemento (come descritto dai verbali della Polizia Municipale), per farne i propri orti ad uso esclusivo. Il tutto nell’indifferenza e nell’immobilismo della circoscrizione.
Come nel caso di Askatasuna, il Comune proprietario dell’area non è nelle condizioni di accedervi e di consentire sopralluoghi agli amministratori pubblici per i catenacci che chiudono l’area”.
Per cui il Consigliere ha fatto richiesta affinchè intervenga l’autorità giudiziaria sia per la restituzione alla Città di un bene di sua proprietà, sia per accertare le omissioni delle pubbliche amministrazioni nel denunciare questa situazione.
Ma anche una parentesi positiva:
“Avevo segnalato come in corso Gamba 44 lo stallo riservato a possessori di tagliando invalidi fosse da rifare in quanto per metà era stato ritracciato a seguito di un rattoppo nell’asfalto e l’altra metà non si era potuta dipingere per la presenza di una vettura in sosta. Inoltre lo stallo presentava l’area zebrata per l’estrazione della sedia a rotelle dal bagagliaio realizzata al contrario, cioè dal lato del cofano. Sarebbe quindi stata sfruttabile solo parcheggiando al contrario e mettendosi nelle condizioni di essere per questo multati.
Ne avevo chiesto il rifacimento con la correzione di questo errore e l’Amministrazione ha provveduto”.
Infine il Capogruppo della Lega Salvini ha voluto ricordare la presenza dell’Europarlamentare Silvia Sardone e del Consigliere Giuseppe Catizone intervenuti alcuni giorni or sono ad una conferenza sulle condizioni del carcere Lorusso e Cotugno dopo i recenti gravi fatti accaduti:
“Rivolte, incendi, disordini e attacchi agli agenti che ogni giorno prestano servizio in carcere non possono essere sottovalutati – hanno spiegato Silvia Sardone e Giuseppe Catizone – ed è per questo che va portata l’attenzione a livello europeo, affinché gli organi giurisdizionali prendano coscienza dei problemi e delle difficoltà del sistema carcerario italiano. Sono al fianco dei sindacati di polizia penitenziaria in questa battaglia per il fondamentale miglioramento delle condizioni di lavoro degli agenti, che non possono fare turni di 14 ore, sempre sotto grande pressione e purtroppo sotto scacco delle violenze dei detenuti. La professionalità delle divise va difesa: le carceri, a partire da quella di Torino, non possono essere zone franche”.
Così Carlo Emanuele Morando ha concluso il nostro incontro ricordando un accadimento di cui lui stesso e stato organizzatore e partecipante attivo.
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