La cannabis risulta essere una priorità per la Germania.
Nelle prossime settimane – l’8 e 9 giugno – saremo chiamati alle urne per scegliere il nuovo corso del Parlamento Europeo.
A pesare sulla scelta degli elettori sarà senz’altro l’ultima trovata del Cancelliere federale della Germania, Olaf Scholz, che ha chiuso il mese di marzo con l’approvazione di una legge che legalizza parzialmente la cannabis per uso ricreativo.
La Redazione “ANSA” di Roma, scrive una frase che ha dell’inquietante: “Secondo le nuove norme, i maggiorenni potranno girare anche con 25 grammi di cannabis e coltivare in casa fino a tre piante per il consumo privato”.
La Germania ha deciso di cedere alle pressioni radicali e progressiste che – per sdoganare la loro fame di sostanze stupefacenti – dicono che solo la legalizzazione sconfigge le mafie.
Affermazione assurda che – almeno per ora – in Italia non ha trovato accoglimento dal legislatore.
La legge tedesca mette i brividi soprattutto se si considera che a breve sarà “consentita anche la coltivazione in club non-profit, ciascuno limitato a 500 aderenti”.
Praticamente la Germania ha deciso che lo sdoganamento della droga è una cosa normale e che il popolo tedesco dovrà accettarne le conseguenze che – ne siamo certi – saranno nefaste.
Come dice in modo competente “ANSA”, in Germania “si creeranno programmi pilota regionali per le catene di approvvigionamento commerciale”.
In pratica la Germania si premurerà di garantire agli assuntori di sostanze stupefacenti una reperibilità continua di droga per “uso ricreativo”.
Ciò che lascia l’amaro in bocca è l’assoluta indolenza dei parlamentari tedeschi di fede cristiana che – come ‘è ormai uso in Germania – tacciono su qualunque cosa.
Ci si chiede che fine abbiano fatto la Conferenza Episcopale Tedesca, la Chiesa Luterana, la Confederazione Evangelica, … dinanzi ad una simil legge che tutto tutela fuorché la dignità della vita.
Da sottolineare che la Germania – ad oggi – “è il più grande mercato europeo di cannabis terapeutica da quando il governo ha legalizzato la droga per i pazienti nel 2017”.
Queste informazioni è bene che si diffondano dal momento che Olaf Scholz e i suoi gregari alle Elezioni Europee 2024 sosterranno il “Partito del Socialismo Europeo” che dal 2019 a Bruxelles conta 16 seggi.
Se alle prossime consultazioni costoro aumentassero la rappresentanza al Parlamento Europeo si rischierebbe un’Unione Europea a favore di drogati e “sballati” vari.
Seguiremo senz’altro l’evolversi della campagna elettorale.
Ma mi faccia il piacere Scholtz! La cannabis no ri-crea! Se mai ri-ncretinisce