Peccato che le politiche di liberalizzazione che hanno portato allo stato attuale sono tutte siglate dal “Partito Democratico”.
In questi primi mesi del 2024 dovrà avvenire il passaggio di milioni di utenti dal Mercato Tutelato dell’energia al molto discusso Mercato Libero.
La Redazione di “Consumatori – Mensile della Cooperazione di Consumatori”, nel numero di Gennaio-Febbraio 2024, ha intervistato sul tema l’ex Ministro dell’Industria del Governo Prodi, Pierluigi Bersani, “Partito Democratico”.
L’intervistatore ha chiesto a Bersani: “Come se l’era immaginato il finale di questo processo di apertura al mercato?”. La risposta lascia poco spazio all’immaginazione.
L’ex ministro ha risposto: “Convinsi allora l’Unione Europea a consentire un particolare istituto che funzionasse come una centrale d’acquisto a servizio di piccoli utenti associati. Tale istituto, come avvenne poi, funzionò sempre utilizzando strumenti di mercato e con piena libertà di ciascun utente di fare altre scelte. Nel 2017 furono inibiti all’Acquirente Unico alcuni di questi fondamentali strumenti (contratti a lungo termine e a prezzo fisso con garanzia assicurativa), fino ad arrivare ad oggi al suo superamento”.
Per dovere di cronaca è bene dire che nel 2017 il nostro Paese era nel pieno della XVII Legislatura e che il Presidente del Consiglio era Paolo Gentiloni (nella foto a sinistra), “Partito Democratico”. A gestire il Ministero dell’Economia e Finanze vi era Pier Carlo Padoan, “Partito Democratico”, al Ministero dello Sviluppo Economico vi era Carlo Calenda, indipendente del “Partito Democratico”.
In molti, oggi, si chiedono come mai quell’Esecutivo, a maggioranza “Partito Democratico”, non si sia impegnato maggiormente per sostenere e tutelare i consumatori italiani per evitare che fossero in futuro salassati dalle bollette dell’energia.
Eppure il 14 gennaio di quel 2017 il Consiglio dei Ministri nominò i viceministri e approvò tre Decreti Legislativi per l’entrata in vigore delle Unioni Civili. Era davvero quella l’urgenza per gli italiani?
Ma torniamo all’intervista fatta a Pierluigi Bersani che, incalzato dalle domande, ha detto: “Il singolo utente è sempre stato libero e nel futuro avrebbe potuto affidarsi a un’altra offerta ritenuta migliore. Un mercato capace di fornire a miglior prezzo avrebbe reso di per sé superfluo l’istituto. Farlo sparire forzosamente per cinque milioni di utenti non è certo una scelta liberale. Tanto è vero che si vedrà che in un periodo lungo di transizione avremo per questi utenti un sistema sostanzialmente tariffato”.
Secondo Pierluigi Bersani, dunque, la transizione dal Mercato Tutelato dell’Energia al Mercato Libero portata avanti dal Governo Meloni non sarebbe per nulla un’azione di coerente liberalizzazione.
La domanda che in molti si pongono, allora, è: perché dal 1999, anno in cui Bersani iniziò le politiche di liberalizzazione, al 2022, anno in cui Giorgia Meloni si è insediata a Palazzo Chigi, i Governi di Sinistra non hanno fatto nulla per tutelare i consumatori?
Sicuramente torneremo sul tema ma, nel frattempo, non possiamo non sottolineare, l’incoerenza della Sinistra italiana che con una mano dà le pacche sulle spalle agli elettori e, con l’altra, gli prende il portafogli dalle tasche!
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