L’oro non solo è un materiale prezioso e bello ma è anche una forma di investimento concreta e redditizia.
In questi giorni molti nostri lettori ci hanno interpellati sul tema degli investimenti dal momento che tenere soldi in banca è sempre meno vantaggioso.
Un nostro affezionato lettore ci ha parlato del tema dell’oro che, sempre di più, interessa gli italiani che hanno qualche soldo da parte.
L’azienda lecchese “Aurea Invest“, autorizzata a gestire materiale aureo dalla Banca d’Italia, spiega come l’oro sia “un bene rifugio che non perde mai il suo valore e il suo potere nel tempo“.
Tantissimi italiani sanno poco dell’investimento nell’oro. La maggior parte dei cittadini si limita ad associare l’oro alla gioielleria o agli onnipresenti “Compro Oro”.
Poche persone sanno che “investire in oro fisico vuol dire possedere una risorsa preziosa che tende a rivalutarsi nel lungo periodo e che, in caso di necessità, si può liquidare velocemente, in ogni momento“.
Sembrerà un fatto da poco ma così non è.
La possibilità di possedere un metallo prezioso e poterlo scambiare con del denaro in qualsiasi momento, in questi tempi di inflazione opprimente, è molto importante.
Chi ha investito del denaro in obbligazioni o in fondi assicurativi, oltre a pagarci una tassazione esagerata, per poterli sbloccare in caso di necessità, molto spesso, deve pagare una penale.
Questo scoraggia molto, soprattutto i giovani, che hanno il tarlo del “tutto e subito“.
Ha senso dunque investire tutte le proprie risorse in oro? Ovviamente no.
Come per tutte le cose è bene diversificare il portafoglio e salvaguardare i propri risparmi sapendo che in Italia l’oro è esente da IVA ai sensi della Legge 7 del 2000 che – sulla scorta di una direttiva comunitaria – “introduce l’istituzione di un regime speciale IVA applicabile al commercio dell’oro“.
Grazie a questo atto legislativo l’Italia si è adeguata all’Europa ed ha normato la figura dell’operatore professionale in oro, sino a quel momento non riconosciuta.
In questi 24 anni di acqua sotto i ponti ne è passata molto ma non è cambiata la sostanza.
Chi ha dei lingottini d’oro, anche se del peso di pochi grammi (2.5 – 5.0 – 10) possiede “un bene durevole e invariabile, il cui valore è riconosciuto universalmente“.
Ai giorni nostri non è una cosa trascurabile dal momento che il valore dell’oro al grammo segue oscillazioni quotidiane.
È possibile, in tempi di “vacche grasse”, acquistare un grammo di oro, per esempio, a 44 euro e, in tempi di forte inflazione e guerra, rivenderlo magari a 75 euro.
È ben chiaro a tutti che la redditività dell’oro è decisamente più allettante rispetto a quella dei libretti risparmio, dei piani di accumulo ed altre soluzioni oggi presenti sul mercato.
Per chi fa informazione era necessario spendere qualche parola su questo tema, lasciando poi al lettore curioso la possibilità di approfondire per suo conto.
“Civico 20 News“, da sempre, è testata attenta ai diritti e ai vantaggi dei consumatori. Tanti gli articoli sul prezzo della benzina, sul “Bonus edilizio 110%”, sul caro bollette, …
Informare e, anche se in senso lato, tutelare il lettore è una delle missioni del nostro giornale.
Pertanto, come consuetudine, ci ripromettiamo di tornare sul tema.
Tema molto interessante e importante, grazie. Aggiornateci ogni tanto