Il diabete di tipo 2 è sempre più diffuso e si stima che aumenterà. L’azione di prevenzione è l’arma vincente.
La Direzione Generale dell’AslCN1, nelle mani del validissimo dottor Giuseppe Guerra, continua il suo cammino di iniziative a scopo preventivo, per migliorare la qualità della vita della popolazione residente nel suo distretto.
Dalla Struttura Semplice Comunicazione, il dottor Ilario Bruno fa sapere che “in occasione della Giornata Mondiale del Diabete la struttura di diabetologia territoriale dell’AslCN1 organizza il 16 novembre, dalle ore 9:00 alle ore 12:30, un’iniziativa di prevenzione e screening nei diversi ambiti territoriali”.
La data esatta della Giornata Mondiale del Diabete è il 14 novembre, giorno nel quale si ricorda la data di nascita del professor Banting, che – come fanno sapere dal Ministero della Salute – “assieme al suo allievo Best isolò l’insulina nel 1921, cambiando la storia dei malati di diabete mellito, permettendone la sopravvivenza”.
Dare questo tipo di notizie, per chi fa giornalismo, ha un valore estremamente alto perché, mentre in Italia il welfare sanitario ha delle pecche ma funziona, in molti Paesi non tutti hanno accesso alle cure e “milioni di persone nel mondo ancora non riescono a ottenere le terapie disponibili”, come sottolineano sempre dal Ministero della Salute.
Per questo motivo è estremamente importante ciò che AslCN1 sta facendo ed è bene informare che, il 16 novembre, a Fossano l’attività si svolgerà in piazza d’Armi (in caso di maltempo sotto i portici di via Roma) mentre a Mondovì verrà realizzata presso gli ambulatori di Diabetologia dell’Ospedale “Regina Montis Regalis” e a Saluzzo in piazza Risorgimento (in caso di maltempo sotto i portici).
Dalla Direzione dell’Azienda Sanitaria Locale tengono a far sapere che “gli eventi si propongono di sensibilizzare i cittadini alla prevenzione del diabete di tipo 2, che rappresenta la forma più comune di diabete nell’adulto, spesso associata a sovrappeso/obesità, ipertensione arteriosa, dislipidemia”.
Va detto che questo tipo di iniziative sono molto importanti ed efficaci per fare delle valutazioni su larga scala, e tracciare un percorso di diagnosi e cura, a lungo termine, in grado di migliorare in modo sensibile la vita del paziente.
Bisognerebbe che i Medici di Medicina Generale (Medici di Famiglia) fossero più attenti a monitorare i loro pazienti, maggiormente impegnati nell’informare i frequentatori dei loro ambulatori e più scrupolosi nella diagnostica.
Un’azione preventiva, monitorata da un medico che conosce nella specificità la situazione clinica del suo paziente, può di gran lunga migliorare i tempi di diagnosi, la tempestività nella cura ma, soprattutto, diminuire l’afflusso di soggetti patologici su ospedali, Asl, pronto soccorso, …
Il consiglio che la maggioranza dei diabetologi dà è quello di alimentarsi in modo corretto, seguire una dieta bilanciata, tenere uno stile di vita sano, effettuare controlli clinici periodici e – come per la maggior parte delle questioni sanitarie – fare una regolare attività fisica.
Studi scientifici e statistici dicono che “nel mondo si stimano oltre 530 milioni di adulti con diabete, numero destinato ad aumentare a 640 milioni nel 2030. In Europa la malattia interessa circa 60 milioni di adulti. In Italia, in base ai dati ISTAT 2020 si stima una prevalenza del diabete pari a circa il 6% della popolazione che corrisponde a oltre 3 milioni e mezzo di persone”.
Dal Ministero della Salute rendono noto che “il diabete di tipo 2, se trascurato, può causare malattie cardiache, cecità, amputazioni, insufficienza renale, morte precoce”.
Fare della buona, e mirata, prevenzione, perciò, può aiutare ad evitare questo tipo di degenerazioni ma, soprattutto, rendere la popolazione più concretamente informata sul tema e più consapevole dell’importanza di uno stile di vita sano e attivo che “può prevenire fino all’80% dei casi di diabete di tipo 2”.
“Civico 20 News” da molto tempo segue e monitora il cammino intrapreso dai centri di sanità pubblica perché una Nazione che vuole guardare con coraggio e con concretezza al futuro deve, per forza di cose, poter contare su una popolazione in salute.
Nulla contro la sanità privata, ci mancherebbe, ma l’Italia, per la sua sanità pubblica, è da sempre invidiata nel mondo. Sarebbe bello continuare ad essere oggetto dell’altrui invidia per un Sistema Sanitario Nazionale davvero eccellente.
Grazie, è bello che si faccia qualcosa di utile per la salute dei cittadini… anche perché negli ultimi anni il servizio sanitario ha lasciato un po’ a desiderare.