
Filippo Manuelli per Civico20News
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha annunciato l’emissione del nuovo BTP Italia, un titolo di Stato pensato principalmente per i risparmiatori privati che desiderano proteggere il proprio potere d’acquisto dall’inflazione.
Il periodo di collocamento riservato al mercato retail si svolgerà da martedì 27 maggio a giovedì 29 maggio 2025, salvo chiusura anticipata. La sottoscrizione potrà avvenire attraverso la propria banca, l’ufficio postale o tramite home banking abilitato alle funzioni di trading online.
Per i sottoscrittori che compreranno il Btp Italia all’emissione e lo manterranno fino alla scadenza di giugno 2032, è previsto un premio fedeltà dell’1%.
Il BTP Italia è un Titolo di Stato i cui rendimenti sono legati all’andamento dell’inflazione italiana, misurata dall’indice FOI (Indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi). Come si legge sul sito del MEF: “Grazie al meccanismo di indicizzazione utilizzato, ogni 6 mesi è riconosciuto al detentore il recupero della perdita del potere di acquisto realizzatasi in quel periodo, attraverso il pagamento della rivalutazione semestrale del capitale sottoscritto. Inoltre, le cedole, anch’esse pagate semestralmente, garantiscono un rendimento minimo costante in termini reali.”
In termini pratici, ciò significa che sia le cedole sia il capitale saranno entrambi rivalutati semestralmente in base a quanto “costa la vita” nel nostro Paese.
Quali sono le altre caratteristiche del BTP Italia?
Il Btp Italia avrà una durata totale di 7 anni, la scadenza sarà 4 giugno 2032. Oltre alla rivalutazione per effetto dell’andamento dell’inflazione è previsto un tasso cedolare (reale) annuo minimo garantito che verrà comunicato prima dell’inizio del periodo di sottoscrizione (il 26 maggio) e che costituirà la base certa del rendimento per agevolare le scelte di investimento dei risparmiatori.
La tassazione, come per gli altri titoli di stato, è più favorevole: il 12,50% su cedole ed eventuali plusvalenze nel caso di vendita anticipata, rispetto al 26% imposto sugli altri strumenti finanziari, obbligazioni societarie incluse. Inoltre, è utile ricordare che, tra le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2024, dal 3 aprile 2025 nel calcolo dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) sono esclusi i titoli di Stato fino a un valore complessivo di 50.000 euro per nucleo familiare.
Come si fa a sottoscrivere il Btp Italia?
Acquistare i Btp Italia è semplice, da martedì 27 maggio a giovedì 29 maggio 2025 gli investitori privati potranno sottoscrivere il titolo direttamente da casa sul proprio home banking, se abilitata l’opzione per il trading online. In alternativa, è possibile rivolgersi al proprio referente in banca o all’ufficio postale presso cui si possiede un conto corrente con il conto deposito titoli.
Se interessati, sarà necessario verificare con la banca o l’ufficio postale le modalità specifiche e gli eventuali orari limite per la sottoscrizione, e ricordarsi di prestare attenzione ad una possibile chiusura anticipata.
Conviene Investire nel nuovo BTP Italia?
Come per tutti gli strumenti finanziari, la decisione di investire dipende dalle esigenze e dalla propensione al rischio di ciascun risparmiatore. Tuttavia è uno strumento idoneo per chi pianifica il proprio futuro finanziario e già investe in portafoglio ben diversificato con orizzonti di medio-lungo termine. Rispetto ai Btp tradizionali offre la salvaguardia del potere d’acquisto dei propri risparmi contro l’erosione causata dall’inflazione.
Questo vantaggio però non è gratis, comporta, di fatto, un’aspettativa sulle dinamiche inflattive. L’andamento dell’inflazione è quindi importante: se pensiamo che crescerà nei prossimi 7 anni più del valore oggi stimato per definire il tasso cedolare annuo minimo, allora avremo un vantaggio a scegliere il BTP Italia, se invece sarà minore o addirittura ci sarà uno scenario deflattivo, ci dovremo accontentare di un risultato minore rispetto a quello ottenibile con un Btp tradizionale a cedola fissa di pari scadenza, ma mai inferiore al rendimento minimo fissato.
Entrando più nel pratico, il valore corrisposto ogni sei mesi è formato dalla somma di due parti: la prima è il tasso cedolare semestrale reale fisso (tasso cedolare reale annuo definitivo/2, comunicato l’ultimo giorno del periodo di sottoscrizione) moltiplicato per la rivalutazione del capitale in base alla variazione semestrale dell’indice FOI e la seconda è il capitale nominale sottoscritto rivalutato sulla base della stessa inflazione. Per maggiori dettagli il MEF pubblica sul proprio sito tutte le informazioni pratiche sui Btp Italia.
Per questa ragione, gli elementi da considerare sono tre: il rendimento minimo reale, il premio fedeltà dell’1% e le attese sull’inflazione.
Il rendimento minimo garantito verrà comunicato il 26 maggio e sarà determinato in base alle condizioni di mercato vigenti alla vigilia del collocamento, è possibile stimare il suo valore come differenza tra il rendimento di un titolo di stato a cedola fissa di pari scadenza (7 anni – giugno 2032) e le aspettative d’inflazione. Nell’ipotesi che i valori odierni di mercato non cambino, il rendimento di un Btp a 7 anni oggi è del 3,05% mentre le aspettative dell’inflazione – deducibili dalla quotazione del precedente Btp Italia 2023 – sono del 1,20%, quindi, per differenza la cedola minima, in assenza di grosse variazioni nel mese di maggio potrebbe essere fissata tra 1,80% e 2,00%.
Il premio fedeltà dell’1%, per coloro che acquistano il titolo all’emissione e lo detengono fino alla scadenza, corrisponde a 0,14% l’anno (1% diviso 7 anni), meno generoso della volta precedente che era stato dello 0,16% (0,80% diviso 5 anni).
In conclusione, in un contesto economico caratterizzato da incertezze ma anche da un’inflazione lontana dai livelli toccati nel 2022, questa tipologia di investimento rappresenta comunque uno strumento interessante di diversificazione del rischio da inserire in un portafoglio a medio o lungo termine, perché coniuga la garanzia dello stato con la difesa del potere d’acquisto nel tempo, consentendo un riparo dai rischi inattesi, con l’aggiunta di un piccolo premio fedeltà!
Filippo Manuelli
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