
FILT-CGIL alza il tono dello scontro e difende il diritto allo sciopero. Ne parliamo con Williams Leoni.
Da diverso tempo ci si occupa dei lavoratori e delle tremende condizioni in cui si trovano a dover espletare le loro funzioni per portare a casa il pane.

Ne abbiamo parlato con il Funzionario della FILT-CGIL, Williams Leoni, che ci ha spiegato: “Dopo i fatti dell’8 maggio in Amazon a Brescia, il sindacato rilancia la difesa dei diritti costituzionali dei lavoratori”.
Quando si parla di dignità, diritti, tutele, non si può che dedicare tempo ed attenzione.
Ecco perché è bene ascoltare Leoni quando dice: “Negli ultimi mesi, il panorama del lavoro in Lombardia è stato attraversato da forti tensioni, ma anche da significativi esempi di resistenza e compattezza sindacale. La Filt CGIL Milano e Lombardia si è confermata protagonista di questa stagione complessa, intervenendo in prima linea in tutte le principali vertenze del territorio”.
Al di là di quello che è il dibattito politico sul tema del lavoro, bisogna sottolineare come i Sindacati dei Lavoratori hanno dovuto guidare con determinazione e competenza un percorso di mobilitazione e rappresentanza, energizzando l’intero comparto. Fondamentale in tal senso il lavoro svolto da Agostino Mazzola.
Marco Cillo, sempre della CGIL, si è dovuto impegnare per tutelare la famiglia di un lavoratore tragicamente scomparso. Ha innescato un’azione sindacale segnata dal rispetto e dalla responsabilità.
Williams Leoni ha tenuto a sottolineare come “il lavoro collettivo è la nostra migliore arma, avendo una squadra composta e intercambiabile gestita dal coordinatore Adel Desouky e dal Segretario Guglielmo Ruggiero”.
Grave è che in questi primi mesi del 2025, diverse volte, a più riprese, è stato messo in discussione il diritto allo sciopero, garantito dalla Costituzione.
Leoni, senza mezzi termini, ha sottolineato che “in due contesti diversi, ma simili nella dinamica, i lavoratori sono stati oggetto di procedimenti disciplinari e sospensioni cautelari semplicemente per aver scioperato”.
Purtroppo non si tratta di episodi isolati ma di una strategia sistematica che vuole indebolire il potere contrattuale e organizzativo delle Associazioni Sindacali. Al tempo stesso l’intento sembra quello di voler sondare la capacità di reazione delle Parti Sociali per scoraggiarne future iniziative mobilitative.
A questo proposito va detto che nessuno ha diritto di adottare strategie volte ad impedire scioperi e/o rimostranze fatte con le dovute procedure, nel rispetto delle leggi.
Williams Leoni non ha dubbi: “La nostra organizzazione non si lascia intimidire. Siamo un sindacato confederale, con una storia solida, un’identità definita e una struttura radicata nel territorio. Lavoriamo nel rispetto delle regole, ma con fermezza, e con un obiettivo preciso: tutelare chi lavora”.
Il riferimento è chiaramente al sito “Amazon” di Brescia dove la FILT-CGIL Milano e Lombardia “ha confermato la propria linea: difesa intransigente dei diritti, solidarietà attiva ai lavoratori sospesi, e nessuna concessione alle logiche punitive o strumentali”.
E’ spaventoso che, nel 2025, si debba ancora sentire di logiche punitive per chi chiede solo e semplicemente il rispetto delle norme contrattali. Il lavoratore non è un “servo della gleba” e ha tutto il diritto di chiedere rispetto retributivo, contributivo e della dignità umana.
Per questo la chiosa del Funzionario Williams Leoni è chiara: “Non accettiamo provocazioni, non arretriamo di fronte alle minacce, non permetteremo che il diritto allo sciopero venga messo in discussione”.
Avanti nella lotta! Sempre a favore dei diritti!
Grazie William