
L’ensemble “La Mole Armonica” propone un suggestivo concerto imperniato sulla figura del celebre hidalgo di Cervantes con opere del grande compositore tedesco.
Sabato 17 maggio alle ore 17 in Sala Ghislieri sarà di scena La Mole Armonica, nota formazione di strumenti originali formata da alcuni componenti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, che per l’occasione sarà guidata da Lorenzo Brufatto, nel doppio ruolo di violino solista e di maestro di concerto.
Il programma – interamente imperniato sulla produzione di Georg Philipp Telemann – riproporrà in una nuova veste l’eterna competizione tra Italia e Francia, che continua a essere di grande attualità anche oggi soprattutto in materia di vini e di calcio.
A partire dagli ultimi decenni del XVII secolo, il panorama musicale europeo era infatti dominato dal nostro paese – che allora era frammentato in una molteplicità di staterelli in perenne conflitto tra loro – e la Francia, che al contrario poteva già contare su una realtà territoriale molto vicina a quella odierna, che faceva capo a Parigi.
In Italia anni di sperimentazioni culminate nei capolavori di Arcangelo Corelli portarono alla piena affermazione della sonata e del concerto, entrambi divisi in una serie di movimenti dal carattere quasi sempre astratto e dall’incedere contrastante, come le due opere in programma, strutturate in una doppia alternanza di tempi lenti e veloci, secondo lo schema della sonata da chiesa.
Questi concerti – tra i quali riveste un particolare interesse quello per viola, che offre una ribalta solistica a uno strumento che in quel periodo rivestiva ancora un ruolo molto marginale – presentano una scrittura molto vicina alle logiche corelliane, abbinando elaborate scritture armoniche a una vena melodica fresca ed estremamente piacevole.
Nello stesso periodo, in Francia emerse invece il genere della suite, che nella maggior parte dei casi si componeva di un preludio seguito da una sequenza di danze o di brani caratteristici, legati a un tema particolare. La suite che apre il programma tratteggia un vivido quadro di alcune nazioni europee, sottolineandone argutamente le peculiarità, come aveva fatto circa 30 anni prima François Couperin nelle sue Nations, nelle quali trova posto anche La Piémontoise.
In ogni caso, la suite più famosa di Telemann è con ogni probabilità la Burlesque de Quixotte, un lavoro ispirato all’immortale capolavoro dello scrittore spagnolo Miguel de Cervantes, che consente di rivivere con tinte dolceamare le imprese di Don Chisciotte, accanto al quale trovano posto l’umanissimo scudiero Sancho Panza, l’amata (ma purtroppo irraggiungibile) Dulcinea e anche il nobile destriero Ronzinante.
La musica di Telemann descrive in maniera estremamente incisiva tutti i temi principali del romanzo – primi tra tutti i proverbiali mulini a vento – fino alla fine di Don Chisciotte, personaggio che assume in questo modo una imprevedibile modernità, in grado di toccare il cuore anche del pubblico dei giorni nostri.
Sabato 17 maggio 2025 – ore 17
Sala Ghislieri
Via Francesco Gallo – Mondovì
DON QUIXOTE
Georg Philipp Telemann (1681-1767)
Ouverture-Suite “Les Nations” TWV 55:G4
Ouverture – Menuet I – Les Turcs – Les Suisses – Les Moscovites – Les Portugais – Les Boiteux – Les Coureurs
Concerto in sol maggiore per viola, archi e basso continuo TWV 51:G9
Largo – Allegro – Andante – Presto
Concerto in sol maggiore per due violini, archi e basso continuo TWV 52:G1
Grave – Allegro – Andante – Presto
Ouverture-Suite “Burlesque de Quixotte” TWV 55:G10
Ouverture – Le réveil de Quixotte – Son attaque des moulins à vent – Ses soupirs amoreux après la Princesse Dulcinée – Sanche Panche berné – Le galope de Rosinante – Celui d’Ane se Sanche – Le couché de Quixotte
Ensemble La Mole Armonica,
Lorenzo Brufatto, violino concertatore
CURRICULA
La Mole Armonica
La Mole Armonica, ensemble di musica antica dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, nasce nel 2015 con l’obiettivo di approfondire in maniera critica una parte di repertorio solitamente poco eseguita dal grande complesso sinfonico. L’organico è variabile, da una formazione più ampia con decine di musicisti a piccoli gruppi di pochi esecutori. Il repertorio spazia dal barocco al primo romanticismo, dai concerti grossi alle sinfonie. Nel corso degli anni la Mole Armonica si è esibita in stagioni concertistiche e festival tra i più importanti in Italia, dai Concerti del Quirinale a Roma, al Festival Vivaldi a Torino, dal Garda Lake Music Festival al festival MiTo fino al festival Le Nuits Romantiques. L’ensemble ha collaborato con musicisti di fama mondiale come Ottavio Dantone, Sara Mingardo e Vittorio Ghielmi. Ha registrato per Radio 3 musiche di Corelli, Bach (il triplo concerto e il quinto brandeburghese con Ottavio Dantone), Vivaldi e Geminiani. Dopo un acclamato Stabat Mater di Pergolesi con Nadia Engheben e Marta Pluda e un concerto sulla scuola strumentale piemontese trasmesso da Radio3, il 2025 prevede nuovi progetti come la ripresa delle Ultime sette parole di Cristo di Haydn e numerosi impegni concertistici, in particolare al Teatro Comunale di Piacenza con musiche di Locatelli e Valentini.