Il Comandante delle Forze Operative Terrestri ha visitato i Reparti della Brigata Paracadutisti “Folgore”.
In vista delle prossime ferie estive il Comandante delle Forze Operative Terrestri dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Gaetano Zauner, il 18 giugno scorso, ha effettuato una visita ufficiale alla Brigata Paracadutisti “Folgore”.
Ad accoglierlo il Comandante della Brigata Paracadutisti “Folgore”, Generale di Brigata Massimiliano Mongillo, che nella prima giornata di visita ha portato il Comandante Zauner a conoscere il personale del 184 Reparto Comando e Supporti Tattici “Nembo”, del Complesso Addestrativo Multifunzione “Lustrissimi” e del 187 Reggimento Paracadutisti “Folgore” di stanza a Livorno.
Il 19 giugno, secondo giorno di visita, come ci fanno sapere dall’Ufficio Comunicazione del Comando Forze Operative Nord, “la delegazione si è spostata a Pisa per visitare il Centro Addestramento Paracadutismo (CAPAR), unico referente della Difesa per la formazione aviolancistica, e il Museo delle Aviotruppe ivi locato”.
Il Generale Mongillo, con la sua consueta concretezza, ha illustrato al suo superiore che “la Brigata Paracadutisti “Folgore” è attualmente impiegata in molteplici attività” tra le quali spicca, senza dubbio alcuno, la “partecipazione alle Missioni Internazionali, nelle quali ha schierato assetti in quasi tutti i Teatri Operativi che vedono interessate le Forze Armate italiane”.
Parole che solo chi conosce davvero i “baschi amaranto” sa quale valore abbiano.
Il Comandante Mongillo, universalmente conosciuto come “Aquila 1”, ha desiderato sottolineare come anche il “contributo fornito” dalla “Folgore” per “il controllo del territorio con l’Operazione Strade Sicure, nelle piazze di Roma e del Raggruppamento Emilia Romagna-Toscana-Umbria-Marche” sia fondamentale ed indispensabile per “mantenere elevati gli standard di interoperabilità e di operatività al fianco dei Paesi alleati, in special modo nell’ambito della cosiddetta Airborne Community”.
Come noi di “Civico 20 News” diciamo ormai da anni, la Brigata Paracadutisti “Folgore” è l’unità di punta della Forza Armata.
Non a caso dallo Stato Maggiore dell’Esercito sottolineano che l’unità operativa alle dipendenze del Generale Massimiliano Mongillo “è tra gli strumenti a disposizione dell’Esercito per assicurare la capacità di risposta e intervento immediato della Difesa a situazioni di crisi ed emergenza che richiedono di proiettare, in tempi ridotti, unità in grado di operare in tutti gli ambiti di confronto”.
L’Esercito Italiano, ogni giorno, mette in atto riforme e modifiche utili a migliorare le condizioni di servizio del personale in forza e la capacità d’impiego della Forza Armata.
Per questo motivo il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, anch’egli proveniente dalla Brigata Paracadutisti “Folgore”, ha voluto che “dal 01 maggio 2024 il Comando delle Forze Operative Terrestri” diventasse “il Vertice d’Area Operativo assumendo alle dirette dipendenze quattro Corpi d’Armata: il Comando Truppe Alpine di Bolzano, il Comando Forze Operative Sud di Napoli, il Comando Forze Operative Nord di Padova ed il Comando delle Forze Operative di Supporto di Verona”.
L’Italia non può che essere fiera ed orgogliosa di questo impianto difensivo, rappresentato da una Forza Armata realmente ammirata, apprezzata e stimata in tutti gli ambiti della NATO e dell’ONU nella quale è stata inserita.
Noi, da cronisti quali siamo, continueremo a monitorare l’operato dell’Esercito Italiano e a rendervene partecipi.
Ammiro molto l’esercito italiano e so che è molto apprezzato in tutto il mondo; preferirei, però, che questi bravi e coraggiosi giovani non fossero mandati in guerra. Sarebbero tanto utili in Italia a combattere l’ illegalità, a sorvegliare le strade con ronde notturne per tenere buoni i giovani che di sera sono ubriachi e pieni di droga e litigano e violentano le ragazze. Di questo abbiamo bisogno.