
I Carabinieri di Torino confermano la loro efficienza.
Mentre moltissimi organi di stampa stanno dando adito a sospetti sull’operato dei Carabinieri in quel del Corvetto (Milano), noi di “Civico 20 News” diamo conto di una precisa e ottima operazione svolta dalla 2 Sezione del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino.
Nella mattinata del 9 gennaio scorso, infatti, i Militari dell’Arma, sotto l’attento coordinamento della Procura della Repubblica di Torino, hanno “dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di quattro persone, dimoranti tra Torino ed Alessandria, ritenute responsabili di aver fatto parte di un’associazione a delinquere dedita alla ricettazione e al riciclaggio di materiali preziosi”.
Mentre certa Sinistra usa il caso di Ramy Elgaml per infangare il buon nome della Benemerita, i Carabinieri lavorano in modo accurato per garantire la sicurezza del Popolo Italiano.
In questo specifico caso possiamo dire – grazie alle informazioni diramate dal Comando Generale dell’Arma – che “la misura cautelare scaturisce da un’articolata attività investigativa che ha permesso di raccogliere gravi e concordanti indizi di reità a carico dei presunti colpevoli e di inquadrare i rispettivi specifici ruoli, tutti indispensabili all’acquisizione del profitto finale, riuscendo in talune occasioni a recuperare parte della refurtiva”.
A quanto scaturito dalle indagini è venuto fuori che i presunti colpevoli si affidavano alle “maestranze” della microcriminalità torinese che commetteva furti in abitazione e truffe ai danni degli anziani.
In queste occasioni delittuose si recuperava una quantità importante di gioielli in oro che poi veniva ricettato e fuso per poterlo riutilizzare, facendone perdere le tracce.
I Carabinieri hanno osservato, seguito, pedinato i sospettati e sono riusciti a rinvenire e sequestrare, in tempi e in luoghi differenti, “numerosi oggetti preziosi di provenienza furtiva”.
Dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Torino tengono a far sapere che “il recupero più eclatante è avvenuto nel dicembre 2023, presso un laboratorio orafo abusivo, ove è stato recuperato più di un chilogrammo di oro pronto per essere rivenduto e circa 100 mila euro in contanti”.
Dei quattro soggetti citati uno è stato sottoposto agli arresti domiciliari, mentre per gli altri tre l’Autorità Giudiziaria ha stabilito la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Ancora una volta, è necessario ringraziare l’Arma dei Carabinieri e tutte le sue componenti per l’ottimo e puntuale operato a servizio della legalità e della pubblica sicurezza.
Il linciaggio mediatico che va in scena dal 24 novembre 2024 è indegno, indecoroso ed indecente. La speranza è che il Comando Generale si costituisca in giudizio e chieda il risarcimenti del danno a quanti hanno infangato, in modo vergognoso, il buon nome della Forza Armata.
Davvero è ora di far finire questa pagliacciata indecente e criminale delle manifestazioni. È mai possibile che il presidente Mattarella taccia sempre su tutto? Lui che è vicino alla sinistra potrebbe chiamare all’ordine i disgraziati politici e i giornalisti conniventi con loro e farla finita! Non si può dare addosso sempre ai carabinieri! E riguardo alle manifestazioni pro Rami io manderei l’esercito