
Don Minutella e fra Celestino continuano ad “infastidire” i Vescovi piemontesi.

In questi giorni la Conferenza Episcopale del Piemonte e della Valle d’Aosta ha ben pensato di emettere una Dichiarazione nella quale attacca il fondatore del “Sodalizio Sacerdotale Mariano“, don Alessandro Maria Minutella e il suo fedele confratello, fra Celestino della Croce.
Interessante vedere come i Vescovi del Nord-Ovest si affrettino ad esortare i fedeli alla prudenza nei confronti dei due sacerdoti quando, in Piemonte, ci sono preti che vanno puntualmente contro il Magistero di Santa Romana Chiesa.
In qualità di cronisti, comunque, facciamo presente che i Vescovi hanno scritto: “Preso atto che il signor Alessandro Maria Minutella e fra Celestino della Croce (don Pietro Follador) nelle scorse settimane hanno inaugurato e “benedetto” un centro denominato “Casa Betania” in Savigliano, e che hanno svolto e svolgono celebrazioni e attività di predicazione anche in altri luoghi nelle nostre diocesi, ci preme ricordare che il predetto signor Minutella è stato scomunicato nel 2018 e dimesso dallo stato clericale nel gennaio 2022, e che dal marzo 2023 fra Celestino (don Follador) è stato sospeso dal suo Vescovo“.
Tutto vero e sarebbe degno di attenzione se Jorge Mario Bergoglio fosse il legittimo Successore di Pietro. Invece, come ha ben detto fra Celestino della Croce, proprio a Savigliano, Bergoglio è “capolavoro di Satana”.
Ma i Vescovi incalzano: “Pur ritenendosi il “piccolo resto cattolico”, né il signor Minutella, né i sacerdoti o i consacrati e le consacrate che con lui agiscono, sono in comunione con la Chiesa cattolica, con il Papa e i Vescovi: di conseguenza, non sono autorizzati a presiedere o animare celebrazioni dei sacramenti o altre funzioni liturgiche, così come non è loro permesso di tenere predicazioni o incontri di catechesi“.
Ai Vescovi piemontesi va rammentato che l’Italia è una Repubblica laica, con consenso di libera associazione, ove i cittadini non necessitano di permessi del Vaticano per trovarsi a pregare.
Oltretutto tutti i Sacerdoti del “Sodalizio Sacerdotale Mariano” fanno – ad ogni incontro – professione di non appartenenza alla “falsa Chiesa” guidata da Bergoglio. Pertanto non si può avocare il rischio di confusione.
Ai Vescovi bergogliani, evidentemente, infastidisce il fatto che centinaia di persone si recano a Savigliano per essere confessate visto che, nelle parrocchie, bisogna prenotare, come dal dentista, per ricevere i Sacramenti.
I Presuli sottolineano infatti: “Inoltre, quelli tra loro che sono sacerdoti non possono assolvere validamente dai peccati nel caso in cui fossero stati privati della debita facoltà, eccetto il caso di pericolo di morte“.

E con i sacerdoti della Fraternità Sacerdotale San Pio X come la mettiamo? Come mai non si fanno dichiarazioni relative al Priorato di Montalenghe?
La Dichiarazione si conclude così: “Ci auguriamo che, non solo i sacerdoti, i diaconi, i consacrati e le consacrate, ma anche tutti i fedeli e le fedeli delle nostre Diocesi possano essere consapevoli del pericolo che corrono seguendo insegnamenti che non hanno fondamento, e soprattutto aderendo e partecipando a queste e simili manifestazioni e celebrazioni che feriscono la comunione ecclesiale“.
La “ferita alla comunione ecclesiale” è avvenuta con il Conclave “truccato” del 2013, nel quale la “Mafia di San Gallo” ha portato sul soglio petrino Jorge Mario Bergoglio.
La “ferita alla comunione ecclesiale” c’è stata quando Bergoglio ha intronizzato l’idolo pagano e satanico “Pachamama” in Vaticano.

La “ferita alla comunione ecclesiale” c’è stata con “Amoris Laetitia“, “Fiducia Supplicans” e con l’ultima dichiarazione della Conferenza Episcopale Italiana sull’ammissione degli omosessuali in Seminario.
Il Governo Italiano dovrebbe, per correttezza verso i cittadini Ortodossi, Anglicani, Ebrei, Evangelici, Mormoni, Atei ed Agnostici… rammentare ai Vescovi della Conferenza Episcopale di Piemonte e Valle d’Aosta che “libera Chiesa in libero Stato” non significa che i Vescovi hanno il diritto di fare ingerenze nelle altrui scelte personali di Fede.
Chi vuole andare a Savigliano per pregare in “Casa Betania” ne ha facoltà ai sensi della Costituzione della Repubblica Italiana.
I Vescovi se ne facciano una ragione.
Desidero ricevere notizie su casa Betania.
Grazie
Buongiorno Silvio, ho letto la sua richiesta di informazioni sul Piccolo Resto dì Savigliano. È un bel gruppo che segue d. Minutella che si trova in via Artigianato per pregare, seguire la Messa, accogliere i sacerdoti del Sodalizio Mariano di d. Minutella che a turno vengono a confessare e celebrare la Messa. Abbiamo l’impegno anche della preghiera personale, il Rosario ecc. e ci incontriamo periodicamente con i nostri sacerdoti per avere i Sacramenti non in comunione con il cosiddetto Papa Francesco che Papa non è. Tutto qui; i nostri sacerdoti sono santi davvero. Grazie per l’interessamento
Ecco quanto ho inviato alla diocesi di Torino in risposta allo stato d’allerta su don Minutella e fra Celestino:
Illustrissime Eccellenze Vescovi di Piemonte e Valle d’Aosta, non è che con la vostra dichiarazione sul pericolo che corro seguendo gli insegnamenti di don Minutella e fra Celestino, mi viene sottratto la capacità di aver intuito dove risiede la potenza d’inganno e di conseguenza la disobbedienza al Signore. Invalido è il non Papa venuto dalla fine del mondo e tutto il collegio cardinalizio esautoratosi con il conclave del 2013, in quanto Benedetto XVI ha conservato il munus. Ergo, le scomuniche propinate pertanto sono nulle.
Dovreste di certo essere consapevoli di questo, e invitandovi a riflettere sul perché i fedeli non vi seguono più, porgo cordiali saluti. Un fedele del nord-ovest
Grande fedele del nord ovest! Vorrei anche aggiungere che i sacerdoti del Sodalizio Mariano di d. Minutella sono bravissimi predicatori che ci scaldano il cuore accendendolo d’amore per Gesù e Maria e facendo catechesi profonde e del tutto fedeli ai testi sacri e ai dogmi, cosa che nelle chiese non si sentono più perché secondo i cosiddetti pastori sono cose superate e non serve più dare conforto e creare il desiderio di Dio. Si parla solo di inclusione, di apertura, di fusione delle fedi, di nuovo ordine mondiale e sciocchezze del genere che con la fede non c’entrano nulla. La Chiesa ci insegna ad amare i nostri simili ma non è una ong! Manca la dimensione verticale della fede, cioè il rapporto d’amore con Dio che è ciò che , dopo e solo dopo, apre il cuore ai fratelli ; e questo nella chiesa bergogliana non c’è e mancherà sempre più. La massoneria non crede in Dio, lo dobbiamo mettere in conto