
Urologia specializzata a servizio dei pazienti. Il dottor Ivano Morra si conferma eccellenza della sanità pubblica.
Nel nostro cammino alla scoperta della sanità pubblica piemontese siamo a parlare della Struttura Complessa di Urologia dell’Azienda Ospedaliera “Santa Croce e Carle” di Cuneo che, dall’11 al 13 ottobre scorsi, nel contesto del Congresso Nazionale della Società Italiana di Urologia, tenutosi a Bari ha presentato cinque lavori scientifici.

L’equipe medica e chirurgica, guidata dal Direttore di Struttura, dottor Ivano Morra, si è particolarmente distinta per aver prodotto e presentato lavori scientifici multicentrici sul tumore renale, patologia sempre più diffusa.
La commissione scientifica del Congresso ha voluto, pertanto, insignire la Struttura Complessa di Urologia del nosocomio cuneese del premio “miglior video” presentato durante la tre giorni di dibattiti, studio, approfondimento e condivisione.
Il dottor Morra e la sua equipe non sono nuovi a premiazioni e apprezzamenti.
Solo qualche mese fa, nel maggio 2024, partecipando al Congresso Americano di Urologia, a San Antonio in Texas, Ivano Morra aveva “presentato un video relativo all’approccio mininvasivo, da lui stesso sviluppato, per il posizionamento dello sfintere artificiale AMS800 nei pazienti affetti da incontinenza urinaria, da moderata a grave, dopo prostatectomia radicale, riscuotendo grande interesse ed apprezzamento da parte dei colleghi americani”.
Spesse volte sentiamo dire che “se si vuole essere curati bene bisogna spendere molti soldi e andare in privato”.
Se molte volte è vero, possiamo affermare che non è sempre così perché – in questo caso – il dottor Morra e il suo valente staff medico operano in regime pubblico, in ospedale pubblico, a servizio dei cittadino comune che, per essere curato, paga solo il ticket sanitario regionale.
Il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera “Santa Croce e Carle”, Livio Tranchida, può essere orgoglioso della Struttura Complessa di Urologia che è “centro di riferimento per la Chirurgia Robotica di Prostata, ma anche nella gestione delle eventuali problematiche, che possono verificarsi nel post-operatorio”.
Avere strutture sanitarie di tale valore e di peso scientifico internazionale non può che essere motivo di vanto per la sanità pubblica e per l’Assessorato Regionale alla Sanità del Piemonte che, però, va detto, non valorizza abbastanza il personale sanitario che, ce lo ha confessato, si sente “poco considerato da chi gestisce ed amministra la sanità”.
L’Urologia, diretta da Ivano Morra, quando va a questi Congressi, nazionali ed internazionali, porta l’esperienza di uno studio, “condotto tra il 2017 e il 2022, su 55 pazienti di età media di 71.5 anni”.
Detto studio è stato fatto su “tutti pazienti che erano stati precedentemente sottoposti a prostatectomia radicale con intervento assistito da robot e 10 sottoposti a radioterapia”.
Nonostante un quadro clinico piuttosto complesso e patologia non proprio blanda, l’equipe del dottor Morra non ha osservato complicazioni post-operatorie e – fanno sapere dal “Santa Croce e Carle” – “la degenza media ospedaliera è stata di due giorni. A 12 mesi dall’intervento, il 94% dei pazienti risultava continente”.
Risultati non trascurabili che attirano decine di pazienti – anche da fuori regione – a rivolgersi alla Struttura Complessa di Urologia del nosocomio cuneese.
Diamo spazio e risalto a questa struttura di medicina perché “sono circa 564.000 gli italiani con pregressa diagnosi di tumore della prostata, la neoplasia più frequente nella popolazione maschile, che rappresenta oltre il 19.8% di tutti i tumori diagnosticati negli uomini, tanto che solo nel 2022 sono stati diagnosticati 40.500 nuovi casi”.
Sapere di avere un Reparto di Urologia specializzato, preciso, rapido nella diagnosi e nell’intervento, tranquillizza – e non poco – il paziente che – trattandosi di una neoplasia – ha comunque un percorso complesso, lungo e spaventoso da affrontare.
Per migliorare questo percorso, comunque non facile, il dottor Ivano Morra ha “creato l’ambulatorio salute uomo dove sono seguiti i pazienti con tumore di prostata sotto ogni punto di vista, sia oncologico che andrologico e funzionale”.
Le malattie fanno paura e rendono difficile il percorso di vita ma se ci si trova in presenza di equipe specializzate e molto ben formate, come quella del dottor Morra, il cammino è meno inquietante e più facilmente accessibile.
“Civico 20 News”, da sempre attento osservatore di quel che accade in ambito sanitario, coglie l’occasione per complimentarsi con tutta la Struttura Complessa di Urologia dell’Azienda Ospedaliera “Santa Croce e Carle” di Cuneo, augurando sempre nuovi traguardi scientifici, a servizio dei pazienti.
Molto interessante…. eccellenza italiana!