L’Endocrinologia rappresenta un punto di eccellenza per l’Ospedale di Cuneo. La Regione Piemonte ne prenda atto.
La Struttura Complessa di Endocrinologia, Diabetologia e Metabolismo dell’Azienda Ospedaliera “Santa Croce e Carle” di Cuneo ha vissuto diversi momenti di riconoscimento scientifico presso il Congresso Nazionale dei Medici Endocrinologi, nelle sessioni dedicate all’Endocrinologia Clinica.
Il 23esimo Congresso Nazionale dei Medici Endocrinologi si è tenuto a Roma dal 7 al 10 novembre.
Da Cuneo hanno partecipato tre medici di sesso femminile che, come fanno sapere dall’Ufficio Stampa della struttura, “sono state coinvolte in qualità di relatrici e coordinatrici“.
Il Direttore della Struttura, dottoressa Anna Pia è stata coordinatrice e moderatrice della sessione “L’ipertensione nelle patologie surrenaliche: differenze nella presentazione e nella terapia“.
La dottoressa Elena Castellano, ha coordinato e moderato la sessione “Iperparatiroidismo: come gestirlo alla luce delle Linee guida internazionali“, portando in Congresso il sinergico e proficuo confronto tra le figure dell’endocrinologo clinico, del medico nucleare e del chirurgo.
Micaela Pellegrino, è stata invece relatrice nella sessione “Masse surrenaliche: cosa fare nella pratica clinica“, offrendo un importante contributo relativamente in particolare alla gestione del follow-up.
La Struttura Complessa di Endocrinologia, Diabetologia e Metabolismo dell’Azienda Ospedaliera “Santa Croce e Carle” di Cuneo ha in cura diverse migliaia di pazienti che, per la cronicità delle loro patologie, si rivolgono con periodicità alla struttura ambulatoriale.
Da anni, diversi pazienti della Granda, lamentano le lunghe lista d’attesa per questa specialità e, soprattutto, la sede scomoda e difficilmente raggiungibile dell’Ospedale “Andrea Carle”.
Purtroppo per loro, va detto che la Giunta Cirio ha deciso che il nuovo ospedale, hub provinciale ad alta specializzazione, verrà edificato ed attivato proprio dove ora sorge l’Ospedale “Andrea Carle”.
La speranza che molti nostri lettori hanno manifestato è che, vista la bravura del personale medico, la Struttura Complessa di Endocrinologia, Diabetologia e Metabolismo venga potenziata in unità cliniche, apparecchiature e locali.
Anche perché la dottoressa Pia è un’eccellenza nella sua specialità ed è membro delle Società Italiana ed Europea di Endocrinologia, dell’Associazione Medici Endocrinologi, ha fatto parte di numerosi gruppi di studio sulla ghiandola tiroidea, e, quando era Responsabile della Struttura Semplice di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Luigi Gonzaga di Torino, ha gestito pazienti endocrinologici complessi, si è occupata di emergenze endocrino-metaboliche e ha coordinato situazioni pre e post-operatorie dei pazienti sottoposti a chirurgia per patologie endocrine.
Avere medici con un curriculum così importante, sintomo di una professionalità non comune, deve spingere le strutture di sanità pubblica a valorizzare il personale, creando percorsi diagnostici e terapeutici attrattivi per l’utenza e concorrenti a quelli proposti dalla sanità privata.
A Confreria, frazione di Cuneo, invece, l’attuale sede degli ambulatori di Endocrinologia viene condivisa con il servizio di visite pre-anestesiologiche e gli ambulatori non sono affatto paragonabili a quelli del Blocco Ambulatoriale di Via Bassignano, nuovi, belli e maggiormente confortevoli.
La buona sanità va premiata, incentivata e su di essa si deve investire.
Il Direttore Generale dell’A.O. “Santa Croce e Carle”, dottor Livio Tranchida, avrà questa accortezza, questa sensibilità e questo obiettivo?
La storia e lo scorrere degli eventi ci daranno risposta.