
Gli atti dei convegni sulle storiche ferrovie soppresse, per ricordare e non dimenticare lo sviluppo economico reso per tanti anni da queste linee ferroviarie, nel libro del Commendatore Gian Carlo Ciberti
L’occasione dei centocinquanta anni della ferrovia Bra – Ceva, purtroppo sospesa nel 1994 in seguito alla disastrosa alluvione del Tanaro, è stato presentato il volume “I convegni. La ferrovia Bra – Ceva, Bastia Mondovì, curata da Gian Carlo Ciberti”. Il volume, impreziosito da rare cartoline, dopo l’introduzione, compie un’analisi attraverso cenni storici, fatti economici, turistici, di mobilità, di trasporto, di vicende a proposito di treni provinciali e regionali,soffermandosi poi sui convegni tenutosi dal 2017 a Narzole, Carrù, Cherasco, Dogliani, Cavallermaggiore, Piozzo, l’ultimo nel 2023 a Bastia Mondovì; seguono pagine storiche dedicate alle locandine, episodi, personaggi, ricordi, conclude un inserto fotografico d’archivio e di collezione personale dell’autore.
“Cherasco ha avuto dal 1874 il suo collegamento ferroviario. Negli anni generazioni di cheraschesi hanno utilizzato il servizio per andare al lavoro, a scuola o per viaggiare. Il treno ha contribuito allo sviluppo della città. Purtroppo l’alluvione del 1994 ha distrutto parte delle infrastrutture e di conseguenza la linea Bra – Ceva è stata chiusa.
Così dice il Sindaco nel saluto del volume Claudio Bogetti – Negli anni sono nate più iniziative per proporre la riapertura di questa tratta, più convegni sull’argomento, ricordo in particolare quella tenutosi a Cherasco nell’ottobre 2018 « Il Treno è sviluppo del territorio ». Uno dei promotori è stato il Commendatore Gian Carlo Ciberti, cheraschese, appassionato e figlio di ferroviere. L’auspicio è che questa infrastruttura possa trovare un futuro in modo da collegare nuovamente Cherasco con Torino, l’intera Val Tanaro e la Riviera Ligure, viste anche le potenzialità turistiche dei territori una volta attraversati dalla linea Bra – Ceva”.
Scrive il Vice Sindaco Umberto Ferrondi, “Il treno non solo un mezzo di trasporto, ma è stato uno strumento sociale, studenti e lavoratori lo avevano utilizzato. Nel settore economico ha sempre messo in movimento il commercio ed il turismo, pensiamo quante famiglie si sono mantenute con il lavoro in ferrovia. Tutto questo è importante ricordarlo alle nuove generazioni con un altro aspetto, il treno è privo di inquinamento”.
Chissà queste linee ferroviarie declassate “rami secchi” in futuro non diventino nuovamente funzionanti.
Descrizione immagini:
Foto copertina libro
Foto 1 Locomotiva a vapore FS 829.001 utilizzata nei lavori di costruzione della tranvia. Conservata come monumento ad Alpignano
Foto 2 Cherasco cartolina d’epoca della stazione ferroviaria
Foto 3 Cherasco cartolina d’epoca a colori Stazione ferroviaria
Foto 4 Cartolina anni1923/1924- Convoglio tranviario in uscita dalla stazione di Dogliani
Foto 5 Stazione di Ceva: “Centenario ferrovia Torino – Savona(1874-1974)
Le immagini che documentano il testo sono tratte dal libro:
“I convegni. La ferrovia Bra – Ceva, Bastia Mondovì – Mondovì “ a cura di Giancarlo Ciberti, pp.116 fotografie b. n. e col. , Edizioni Città di Cherasco,2 024 s. i. p. (senza indicazione di prezzo)
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