
Al “Roma Pride” duro attacco di Riccardo Magi al Vaticano.
Il 15 giugno, nel pomeriggio, si è tenuta la 30esima edizione del “Roma Pride”.
Siamo a parlarne perché – come spesso accade – vi hanno partecipato i gregari di “+Europa”, Riccardo Magi in testa. Un’occasione tanto ghiotta per far demagogia a costo zero non poteva sfuggire ai figli politici di Emma Bonino.
Detto questo, per dovere di cronaca, riportiamo ciò che ha postato sulla sua Pagina Facebook l’Onorevole Riccardo Magi: “Nel mondo e anche in Italia stiamo vedendo dei passi indietro sui diritti. Questo ci preoccupa moltissimo: nelle democrazie avanzate la condizione dei diritti della comunità lgbtqia+ è sinonimo della condizione della democrazia”.
Parole prive di significato dal momento che in Italia tutti i cittadini sono tutelati dalla legge e nessun tipo di violenza viene tollerato o lasciato impunito dalle procure della Repubblica.
Ma per Magi e gli altri militanti di “+Europa”, la partecipazione al “Roma Pride” è l’occasione propizia per attaccare il nemico di sempre: il Vaticano.
Nel suo post, l’Onorevole Magi ha scritto: “Non bisogna mollare di un centimetro neanche sulla condizione di laicità dello stato. E proprio per questo sul nostro carro abbiamo esposto un cartello che dice “libera frociaggine in libero Stato”. Nei paesi in cui ci sono regimi teocratici e fondamentalisti a pagarla per primi sono sempre coloro che fanno parte delle comunità lgbtqia+”.
Tre settimane fa, infatti, il sito di “La7” scriveva: “Sembra che durante un incontro a porte chiuse con i vescovi italiani, riuniti in assemblea generale a discutere del tema dell’omosessualità, Papa Francesco abbia parlato dell’ammissione dei seminaristi, invitando i vescovi a non ammettere quelli dichiaratamente omosessuali. Il Pontefice avrebbe commentato così: “C’è già troppa frociaggine”. Secondo la ricostruzione del Corriere, il Pontefice non era consapevole della finalità offensiva del termine”.
Secondo i Radicali di “+Europa”, dopo le parole di Jorge Mario Bergoglio, vi sarebbe un pericolo per la “laicità dello stato”. Evidentemente tra i figli di Emma Bonino nessuno ha capito che il Sovrano della Città del Vaticano è ciò di più lontano che vi possa essere dall’ortodossia cristiana.
Se così non fosse il giornalista Andrea Cionci non avrebbe avuto la necessità di presentare un’“Istanza per il riconoscimento della nullità dell’abdicazione di Benedetto XVI” e i sacerdoti del “Sodalizio Sacerdotale Mariano” non avrebbero subito ciò che hanno subito per mano di Bergoglio.
Vedere pericoli per la Lobby LGBT e sottolinearlo ad ogni piè sospinto non ha portato molta fortuna a “+Europa” che infatti – nonostante un improbabile sodalizio con “Italia Viva”, “Partito Socialista Italiano” e altri – alle Elezioni Europee si è fermato ad un misero 2.43%, a fronte del necessario 4% per entrare al Parlamento Europeo.
Gli italiani sono stufi della retorica, fondata sul nulla, fatta da Matteo Hallissey, Filippo Blengino, Patrizia De Grazia, Riccardo Magi, Benedetto Della Vedova, Alessandro Zan, Monica Cirinnà e Elly Schlein.
I contribuenti italiani vogliono che calino il prezzo di diesel e benzina, si riducano gli importi delle fatture dell’energia, riparta il lavoro e si faccia – finalmente – un piano sanitario nazionale per migliorare le condizioni di cura dei meno abbienti.

Il resto sono elucubrazioni politiche – o meglio politicanti – che aggradano quei soggetti politici senza seguito e senza spessore programmatico. L’Italia non ha bisogno di un treno arcobaleno con cui ATAC, a Roma, ha voluto celebrare il “Roma Pride”.
Come ha ben detto il Pastore evangelico della “Sabaoth Church” di Modena, Luigi Carollo, “Sarebbe bello avere il treno arcobaleno, per i colori, per i significati storici e spirituali. Averlo per un’impostazione ideologica, dettata dal politicamente corretto, sa tanto di invito a salire sul treno dell’ideologia”.
Come sempre, “Civico 20 News” invita a non giustificare mai, e per nessun motivo, qualsivoglia forma di violenza e, al contempo, a non dimenticare le radici cristiane dell’Europa tanto care a Benedetto XVI.
Ora capiremo finalmente che chiamando la Bonino “ santa donna “ e dando la Comunione a Vladimir Luxuria Bergoglio non ha dimostrato di essere molto ispirato dallo Spirito Santo; infatti non lo è perché Papa Benedetto XVI non ha rinunciato al Munus che è il dono dello Spirito sul vero Papa, che è restato lui
Il pensiero del caro Papa si avvicina molto alle espressioni che si usano spesso nei peggiori bar di Caracas,con la differenza che li bevono grandi quantità di alcol ..mentre al vaticano cercano di fare bere grandi sorsi di onestà e rispetto solo al popolo..Ma c’è da spezzare una lancia a favore di sua Santità . .l ammissione del peccato,cosa che i nostri politici etero dovrebbero imparare a fare .