La Base NATO di Solbiate Olona contraria Beppe Lauria, Consigliere Comunale di “INDIPENDENZA!”.
Il 1 luglio 2024, presso la Sede Operativa del Comando multinazionale del NATO Rapid Deployable Corps – Italy (NRDC-ITA) di Solbiate Olona (Varese) il Generale di Corpo d’Armata Lorenzo D’Addario, Paracadutista proveniente dalla Brigata Paracadutisti “Folgore”, ha ricevuto l’incarico di Comandante dell’Allied Reaction Force (ARF) per il prossimo triennio.
L’importanza di questo evento è sancita dal fatto che nel Summit NATO di Vilnius 2023 le forze politiche dei singoli Paesi aderenti all’Alleanza Atlantica hanno desiderato porre le basi per “disporre di forze prontamente impiegabili (in tutti i domini)” al fine di “conseguire risultati in modo più immediato rispetto al passato e di fornire una risposta efficace alle eventuali situazioni di crisi in tutti i tipi di operazioni”.
Lo Stato Maggiore della Difesa (SMD) tiene a sottolineare come il nuovo ruolo assunto dall’Italia nel contesto NATO consentirà di “collaborare con nuovi partner e alleati per condividere competenze ed esperienze, dimostrando nel contempo i migliori principi di coesione e legittimità”.
Il Comando multinazionale NRDC-ITA di Solbiate Olona è costituito – come da fonti SMD – da Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e militari di truppa italiani pari al 75% delle unità presenti in base mentre, il restante 25%, “è costituito da militari provenienti da altre 19 nazioni”.
Dallo Stato Maggiore dell’Esercito, magistralmente comandato dal Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, Paracadutista proveniente dalla Brigata Paracadutisti “Folgore”, fanno sapere che “l’ambiente multinazionale è il fattore chiave che permette ad NRDC-ITA di operare con successo”.
Di diverso avviso il Consigliere Comunale di “INDIPENDENZA!” presso il Comune di Cuneo, Beppe Lauria, che ha depositato un Ordine del Giorno dal titolo “Revoca dell’autorizzazione ad installare il Quartier generale dell’Allied Reaction Force della NATO a Solbiate Olona (VA)”.
In detto documento, Lauria scrive: “L’Italia, con le sue 120 basi NATO dichiarate oltre le presunte 20 basi segrete, a cui si potrebbero aggiungere i nuovi euromissili voluti dall’Amministrazione Biden in chiave “anti-Putin”, risulta essere il Paese europeo più esposto in caso di conflitto mondiale”.
Parole che devono far riflettere dal momento che – come ben dice Lauria – l’attuale Amministrazione USA sta utilizzando le forze militari NATO per creare tensioni e frizioni con la Federazione Russa, prestando un inspiegabile sostegno all’Ucraina di Zelensky.
In questo momento storico è davvero importante commisurare tanto le parole quanto, soprattutto, le azioni.
Un minimo errore commesso dalla NATO potrebbe scatenare un’escalation delle frizioni geopolitiche e, di fatto, coinvolgere tutti i Paesi membri dell’Alleanza Atlantica in un conflitto dalle immani conseguenze.
Ecco perché Lauria, rivolgendosi al Sindaco di Cuneo, Patrizia Manassero, “Partito Democratico”, chiede di “voler trasmettere al Presidente della Repubblica, al Governo Nazionale, ai parlamentari e agli europarlamentari eletti nella Regione, al Presidente della Regione, agli assessori e ai consiglieri regionali la pressante sollecitazione, da parte della Città di Cuneo, a revocare l’autorizzazione ad istallare il Quartier Generale dell’Allied Reaction Force della NATO a Solbiate Olona (VA), considerando questa installazione un’ennesima e pericolosa cessione di sovranità da parte del nostro Governo Nazionale”.
La richiesta è chiara ed ha un forte sapore politico. Il fronte dei “no-war” alle scorse Elezioni Europee ha fatto sentire la sua voce anche se – va detto – non ha ottenuto il risultato desiderato.
La richiesta accorata di Beppe Lauria, però, a Cuneo trova il favore di molti che – seppur non in linea con le idee di Gianni Alemanno, leader di “INDIPENDENZA!” – non vogliono trovarsi a combattere una guerra non loro, e più precisamente “per procura” degli USA.
In questa fase, come precisa il Consigliere Lauria, “paiono necessarie azioni tese a ripristinare la pace in Europa, così come nel vicino Medio Oriente, più che “manifestazioni di forza” che espongano l’Italia a rischi inaccettabili sia sotto il profilo militare che soprattutto sotto quello politico delle relazioni internazionali”.
Quali valutazioni faranno il Sindaco Manassero e la sua Giunta a riguardo? Accoglieranno la proposta di Beppe Lauria o continueranno a “nascondere la testa sotto la sabbia”, mantenendo l’atteggiamento “cerchiobottista” che ha contraddistinto sin qui la compagine di Centrosinistra?
Una cosa va detta.
L’Articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana è chiaro nel dire che “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo per la risoluzione delle controversie internazionali”.
Ai massimi livelli, nelle stanze del potere, chi di dovere non può non tenerne conto.
Una guerra, nel 2024, con l’incombente minaccia dell’utilizzo di armi nucleari, potrebbe segnare la fine della civiltà così come la conosciamo. E’ davvero questo ciò che vogliamo?
Concordo pienamente con il signor Lauria: gli italiani non contano nulla, ma si devono esporre per tutti!!!??? Eh no!!! Come al solito ci fanno ingoiare il rospo chiamandolo pasticcino; ci fanno l’onore di esporci noi per tutti e magari di lasciarci le penne. Così potranno allungare le mani sull’Italia con comodo. Che mascalzoni, ci prendono proprio per scemi!