Mario Adinolfi, fondatore del “Popolo della Famiglia”, spiega come andranno – secondo lui – le Elezioni Europee 2024.
In vista delle Elezioni Europee continuiamo a raccogliere pareri ed opinioni per cercare di narrare al meglio ciò che sta accadendo nel panorama politico.
Il Fondatore del “Popolo della Famiglia”, Mario Adinolfi, in anticipo rispetto ai grandi commentatori, nello scorso fine settimana, parlando delle prossime Elezioni Europee, ha detto: “Senza ombra di dubbio le vincerà Giorgia Meloni con grande e incolmabile distacco rispetto a Salvini che rischia di essere sorpassato pure da Tajani”.
Questo sentimento è nell’aria già da un po’ e le Elezioni Regionali di Sardegna e Abruzzo indicano che le cose potrebbero andare proprio così.
Ma Mario Adinolfi sottolinea un aspetto ancora più interessante: “Le tre forze principali del Centrodestra appartengono a tre famiglie europee diverse: Meloni sta coi conservatori, Tajani coi popolari, Salvini coi nazionalisti alla Le Pen di ‘Identità e Democrazia’”.
In effetti questo aspetto spiazza un po’ l’elettorato che vorrebbe vedere “Fratelli d’Italia”, “Lega” e “Forza Italia” uniti anche in Europa.
Non va meglio nel fronte avverso dove “il “Partito Democratico” di Elly Schlein punta a superare il 20%” che – va detto – sarebbe la metà rispetto alla percentuale ottenuta alle Elezioni Europee del 2014.
Non va meglio per Giuseppe Conte che – come puntualizza Adinolfi – “spera di confermare il 15% delle Politiche 2022”.
Il Fondatore del “Popolo della Famiglia” ha fatto dei semplici conti e li ha condivisi: “Tolte le schede bianche e nulle, ci si aggirerà attorno ai 25 milioni di voti validi, l’asticella del 4%, dunque, è posizionata ad 1 milione di voti”.
Gli italiani potranno scegliere se votare per “Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Stati Uniti d’Europa, Azione, Libertà”.
Si tratta di nove liste – alcune più note ed altre meno.
Potrebbero essere undici se le liste di Michele Santoro e “Democrazia Sovrana e Popolare” di Marco Rizzo riusciranno nell’impresa di raccogliere le firme per potersi presentare alle urne.
La competizione si fa bollente e rovente, soprattutto se si considera che a Bruxelles gli italiani hanno diritto a 76 rappresentanti, per altrettanti seggi.
Seguiremo l’evolversi della campagna elettorale e vi daremo conto degli sviluppi.