Cateno De Luca prima era d’accordo al Ponte sullo Stretto ora, in vista delle Elezioni Europee, cambia idea.
In vista delle prossime Elezioni Europee dell’8 e 9 giugno si torna a parlare del “Ponte sullo Stretto di Messina”, opera dal sapore mitologico che più volte ha messo in difficoltà i politici che hanno avuto a che fare con lui.
In questi giorni moltissimi cittadini siciliani hanno espresso il loro sdegno e la loro delusione per il tradimento ricevuto dal frontman di “Libertà”, Cateno De Luca.
I membri del “Comitato Ponte Subito”, sentiti dalla giornalista Ilaria Calabrò, “Stretto Web”, hanno tuonato: “Il Sindaco di Messina, Federico Basile, e il suo mentore Cateno De Luca, Sindaco di Taormina, hanno tradito i loro elettori: schierandosi in modo così forte, netto e becero, contro il Ponte sullo Stretto al fianco dell’estrema sinistra, hanno rinnegato gli annunci e le promesse con cui avevano vinto le elezioni”.
Parole forti quanto vere che rimarcano come Cateno De Luca sia più interessato alle opportunità e alle poltrone rispetto alle promesse fatte a chi lo ha votato.
I membri del “Comitato Ponte Subito” non si fermano alle sterili lamentazioni ma chiedono che tanto Basile, quanto De Luca, si dimettano perché “i messinesi e i taorminesi li hanno votati per avere il Ponte”.
Dal Comitato tengono a sottolineare come “fino a ieri De Luca e Basile sono sempre stati insieme a noi nella battaglia per il Ponte. Abbiamo organizzato manifestazioni insieme, sono stati in prima fila nei cortei in cui chiedevamo che il Ponte venisse realizzato!”.
In effetti molti siciliani hanno dato il loro voto a Cateno De Luca e Federico Basile proprio per la loro posizione favorevole al Ponte sullo Stretto di Messina.
Il fatto che Cateno De Luca, oggi, per motivi forse legati alla sua recente alleanza politica con “Grande Nord” e “Popolo Veneto” – da sempre contrari alla realizzazione di una grande opera strutturale al Sud – abbia cambiato idea, lascia in molti “l’amaro in bocca”.
Dal “Comitato Ponte Subito”, perciò, tengono a precisare che “i messinesi e i taorminesi non li eleggerebbero da No Ponte. Si dimettano subito e si ricandidino nella loro veste No-Pontista”.
Cateno De Luca, l’8 e 9 giugno, assieme ad altre 19 liste, fra cui “Popolo della Famiglia”, “Vita”, “Insieme Liberi” e “Capitano Ultimo”, correrà per conquistare uno o più seggi al Parlamento Europeo.
Gli italiani affideranno a lui le sorti della nostra Nazione in Europa o, sospinti dal vento di protesta proveniente dalla Trinacria, sceglieranno di affidarsi a soggetti più solidi e radicati sul territorio?
Vedremo come andrà lo spoglio delle schede.