Gli stimolanti richiami della cultura “per ribaltare i limiti dell’attuale modello comunitario lontano dai cittadini” e per riaffermare il trinomio” Occidente –Cristianesimo – Liberalismo”
Mancano novanta giorni al voto per il rinnovo del parlamento europeo. Quale messaggio è pervenuto sino ad ora dai partiti politici?
L’annuncio di candidature, di giochi ingarbugliati di candidati scialbi che stanno facendo di tutto per riemergere e farsi notare, gossip di lotte intestine ed intrecci tra elezioni europee e quelle regionali, per tacere di liste farlocche adibite a contenitori di cani sciolti. In sintesi bassa cucina. Di programmi nulla!
Non sono pervenute proposte concrete e documentate per rendere influente il voto europeo rispetto alle decisioni dell’Unione europea che poi cadono inesorabilmente sui Paesi dell’Unione e quindi sui cittadini.
Come sta emergendo la volontà chiara e non generica di bloccare le ultime insensate misure e progetti dell’UE sulla transazione ecologica pilotate dalle multinazionali del clima e dalla Cina, che mutilerebbero la nostra economia e condizionerebbero pesantemente le scelte di vita ed alimentari dei popoli d’Europa?
A sinistra, a seconda dei personaggi, traspare la volontà sempre più convinta, anche se per qualcuno sfumata nella forma di perseguire i diktat ambientali e soggiogare e condizionare il cammino dell’Europa, senza ascoltare la volontà e le tendenze degli elettori. Nei prossimi giorni continuerà sfrenato il balletto dei sondaggi, volti a capire se il Pd otterrà maggiori favori se Elly Schlein si presenterà o meno all’elezioni.
E dalle parti del centro destra?
Non è ancora ben chiaro quale sarà il gruppo parlamentare che accoglierà gli eletti di FdI e, di conseguenza della Lega, ma impegni, programmi? Non abbiamo ascoltato ancora nulla.
Invece, nel mondo delle idee che si dimostra più genuino di quello ormai infangato e avulso dalla realtà dei partiti, qualcosa sta muovendo. Almeno da quel che sta emergendo, i nostri politicanti potrebbero ispirarsi e pronunciarsi. Esponiamo due novità differenti tra di loro, da poco emerse.
Oltre 15.000 giovani hanno firmato il manifesto XGLU.IT (Per Giustizia Libertà Umanità.
“Il tema degli Stati Uniti d’Europa sta finalmente tornando al centro del dibattito pubblico, ma è troppo importante per esaurirsi nella costruzione di un semplice cartello elettorale: serve un movimento di rottura che rimetta al centro l’uomo e la giustizia sociale”. lo ha detto Daniele Delbene, tra i promotori del Manifesto XGLU.IT
Nell’incertezza delle forze politiche che siedono in Parlamento, la costruzione degli Stati Uniti d’Europa è il fondamento del Manifesto (consultabile sul sito www.xglu.it)
Delbene coglie l’occasione per lanciare una proposta ai leaders delle forze politiche: “Se vi sono realmente delle forze politiche che hanno a cuore la costruzione di un mondo migliore, che intendono impegnarsi a costruire gli Stati Uniti d’Europa quale presupposto di un nuovo mondo di pace e convivenza globale fondato su principi di giustizia e libertà, allora abbiano il coraggio di promuovere un grande movimento di rottura costruttiva con un orizzonte strategico ben definito”.
“Bisogna ripensare l’Europa partendo da una nuova prospettiva di diritti sociali per dare alle persone più tempo a disposizione e per permettere ad ognuno di potersi realizzare nelle proprie aspettative. Gli Stati Uniti d’Europa devono essere lo strumento per rimette l’uomo al centro della società, per ribaltare i limiti dell’attuale modello dell’Europa tecnocratica nelle mani di grandi interessi finanziari e di pochi sconosciuti. Serve una discontinuità percepibile rispetto agli ultimi decenni nei quali la politica, le classi dirigenti e l’attuale modello europeo non hanno fatto altro che allontanare una larga parte dei cittadini, in particolare dei giovani, dalla vita politica e sociale”.
E ancora: ”Non sono sufficienti semplici liste elettorali ad uso e consumo del momento, ma un nuovo inizio da parte di forze vitali che, animate da un nuovo umanesimo socialista, sappiano coinvolgere guardando ben oltre – conclude Daniele Delbene – Servono uomini e donne nuovi che sappiano sognare e che non siano stati protagonisti nella politica degli ultimi decenni. Gli attuali leaders politici se ne rendano i promotori“.
Da un punto di vista formalmente distante, emergono altre problematiche da porre all’attenzione dell’elettore. “Siamo tutti testimoni di una Storia che non può essere cancellata. Con la nostra presenza diamo forza a questa testimonianza” E’ l’appello emerso da un incontro che si è svolto il primo marzo a Roma da parte dei giovani di Società Libera che si ispirano a “OCCIDENTE CRISTIANESIMO LIBERALISMO”
Dal loro impegno emerge che negli ultimi due millenni, la storia dell’Occidente è stata forgiata, pressoché senza interruzioni, dalla tradizione del pensiero classico, greco-latino, israelitico-cristiano e nel trascorso bicentenario anche dal pensiero liberale. Con tali premesse a cosa si oppongono oggi?
“Al nichilismo, cancel culture, woke capitalism, postumanesimo che mirano essenzialmente a distruggerne le fondamenta e a recidere le radici di una comunità che tanto ha realizzato per l’emancipazione dell’Umanità”.
Queste tendenze, purtroppo già ben radicate, hanno come scopo essenziale l’omologazione, e perfino il superamento delle libertà individuali per indirizzarci verso relazioni e forme di vita a noi estranee.
Nell’ultimo ventennio, il relativo germe culturale ha attecchito in tanti ambienti della politica, della cultura, di organismi istituzionali e delle gerarchie ecclesiastiche in cui, in nome di un vuoto modernismo, l’eredità storica non riveste più alcun significato.
Questi principi trovano attenzione e sostegno da parte di Società Libera, Associazione di cultura liberale, che ritiene di adoperarsi nel contrasto all’opera di cancellazione della nostra storia, della nostra tradizione, della nostra cultura, della nostra religione.
Società Libera si impegna a promuovere una serie d’incontri, su queste tematiche.
Che farà la politica politicante rispetto ai due esempi di persone e gruppi impegnati per affermare dei “principi”?
Cercherà almeno di elevare lo sguardo, recepire e metabolizzare principi validi o continuerà a puntare esclusivamente sforzi ed energie sui giochetti di palazzo, scegliendo chi andrà a Bruxelles, o se trombato calerà con il paracadute nel listino di qualche regione che andrà al voto?
Urge voltare pagina ed abbandonare il modello sempre più nefasto e deteriorato dell’Europa delle burocrazie a traino degli interessi che arrivano da lontano e ci hanno solamente portato corruzione e povertà.
Attendiamo almeno qualche segnale.
Francesco Rossa – Editorialista
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Ottimo articolo. Purtroppo queste iniziative sono ignorate dalla cosiddetta stampa nazionale. Bene quindi diffondere notizie almeno in ambito locale con chiarezza.
condivido pienamente