… a volte, “per caso”, un piccolo miracolo..
In questa vita frenetica, al limite del sopportabile, nascono delle rare occasioni che possiedono ancora il segreto potere di stupirci.
Ieri mattina, in via Lagrange, ho seguito una dolcissima melodia che mi ha condotto fino all’ingresso de La Rinascente.
Erano le note di “I giardini di marzo” la canzone resa immortale da Lucio Battisti, a cui hanno fatto seguito altre dolcissime melodie suonate alla tastiera da un artista di strada.
Mi sono fermato, osservando quel giovane pianista raccontare con l’arte delle proprie mani, vecchi e nuovi brani che facevano emergere dalla memoria piccole gocce di autentiche emozioni.
“Emozioni”, un altro brano di Battisti e molti altri che comprendevano pezzi di altri maestri che hanno lasciato dei ricordi indelebili tra coloro che le hanno ascoltate dai loro autori.
La sua bravura mi ha convinto a rimanere, in piedi con il cellulare per scattare qualche immagine, ma con l’attenzione sempre rivolta ai suoni emessi dal suo strumento.
Una batteria da automobile alimentava varie apparecchiature elettroniche collegate a una tastiera appoggiata su di un piedestallo metallico.
Vicino a lui un carretto con altri attrezzi adibiti al trasporto degli strumenti e degli acessori…
La gente passava fissando il cellulare, raramente usato come telefono. Anche coloro che apparentemente si conoscevano e che camminavano vicini, avevano l’attenzione rivolta allo schermo del diabolico strumento, appendice sempre più vitale di corpi resi zombi dalle crescenti tecnologie.
Mi colpirono le catene dell’indifferenza che stringevano come invisibili morse i corpi e le anime dei passanti, impedendo loro di comprendere cosa li circondasse.
Pensai alla condizione dell’Uomo medio che “vive” in una sotto dimensione, inglobato in una realtà virtuale che gli viene venduta come autentica…
Mi si perdoni questa piccola e forse inutile digressione, ma lo scollamento tra l’opportunità di ascoltare un vero artista che offre gratuitamente la propria musica e la grottesca e direi anche scandalosa indifferenza dei passanti… diciamo… fa riflettere e molto.
Giunto a casa raccolsi dal Web alcune notizie sul misterioso pianista che aveva esposto un cartello con il proprio nome su di una borsa aperta alla benevolenza dei passanti:
Scoprii che Luca D’Amato, 24 anni, vive a Carmagnola con il papà e i suoi fratelli.
Scoprii anche che ha studiato presso il Conservatorio di Cuneo, e che da alcuni anni si esibisce come artista di strada a Torino e in altre città, anche fuori porta.
Alto, magro, sguardo acuto. Le mani scorrono senza esitazioni sulla tastiera e la sua musica cattura l’attenzione della gente e nasce la volontà di fermarsi ad ascoltarlo.
Iniziò fin da piccolo a suonare ad orecchio, seguendo le orme di suo fratello.
Presto comprese che studio e autodisciplina son gli indispensabili ingredienti per compiere un salto di qualità. Studiò pianoforte con grande costanza migliorando rapidamente, fino ad esibirsi durante la celebrazione di matrimoni e feste e organizza piccoli concerti nelle piazze di Carmagnola, successivamente giunse a Torino e altre città.
Facendo due chiacchiere con lui in un breve intervallo scopro che sia molto più difficile trovare un pubblico che non paghi il biglietto, piuttosto del contrario…
Racconta ina una intervista sul Web: “La strada ti dà un feedback crudo! La gente non ha pagato un biglietto per ascoltarti, sei lì e li devi catturare la loro attenzione a freddo”.
Il minimo è stupirsi, ridere per non piangere…
Tu sei bravo solo se fai concerti strapagati e allora i biglietti vanno a ruba… altrimenti vuol dire che sei un poveretto che sbarca il lunario…
Sono noti i casi di famosi concertisti che reduci da uno spettacolo da tutto esaurito, realizzato la sera precedente, il giorno dopo spostatisi alla stazione di quella città realizzarono solo qualche euro per uno spettacolo gratuito offerto ai frettolosi e ignari viaggiatori.
Luca d’Amato è bravo, veramente bravo e arriverà molto lontano, se passate per il centro di Torino cercate la sua musica, e godetene l’essenza.. o forse sarebbe il caso di dire che se avrete l’orecchio pronto sarà la sua musica a trovare voi.
L’ho conosco e fotografato molte volte passando di lì e ascoltarlo suonare è un vero piacere. Ti senti come trasportato dalle sue note!! E’ molto bravo!! Sono lieto e mi fa molto piacere questa recensione!! Spero che arrivi lontano…intanto grazie