Serata corale di pubblico, martedì 14 maggio 2024, al Teatro Gobetti
Appena concluso il Salone Internazionale del Libro di Torino, giunto alla XXXVI edizione, la casa editrice Graphot ritorna a San Mauro Torinese per presentare il nuovo libro San Mauro Stories (dopo la recente serata del 12 aprile, con la presentazione di Torino bianca e noir), ottavo volume di una fortunata serie iniziata ai tempi della pandemia, per raccontare quartieri e paesi dal punto di vista delle persone che erano costrette a stare in casa.
San Mauro, dunque. Fra Torino e la collina, ai piedi di Superga, attraversata e tagliata in due dal Po, conta oggi circa ventimila abitanti ed è un centro importante per l’area metropolitana torinese, con tante storie da raccontare.
Un tempo era il paese delle fragole e delle scampagnate fuori porta, per questo motivo si veniva qui da Torino. La collina è ancora in parte coltivata, in antiche cascine che si sono rinnovate, e in parte abitata in ville già descritte in passato.
La città ha un suo dualismo: si adagia su due sponde del fiume Po, ha due ponti che lo scavalcano e tengono insieme due anime, la collina e la pianura.
Quello che oggi è chiamato Ponte Vecchio (quando ospita una manifestazione o una mostra di pittura, io penso subito a Firenze), intitolato a Vittorio Emanuele III, è stato costruito nel 1912 con il contributo della popolazione; il ponte nuovo arriva alla fine del secolo scorso.
In San Mauro Stories troviamo più di sessanta racconti, ispirati da ricordi, storia corale e storie personali; incontriamo sentieri che si inerpicano sulla collina e storiche botteghe, oltre a imprese sportive e umane che narrano l’essenza di questa comunità.
Il libro è un lungo percorso, suddiviso in alcune aree tematiche, che fa scoprire una San Mauro inedita e costruisce, allo stesso tempo, un insieme di racconti e parco di bellezze naturali.
Sono intervenuti alla serata la Sindaca di San Mauro, Giulia Guazzora; Laura Giachino in rappresentanza della casa editrice Graphot; il curatore Rocco Pinto; fra gli autori, Stefania Bertola, Pino Pace e Massimo Milo.
Molti gli interventi appassionati, nella sala del Teatro Gobetti, anche da parte di chi non ha scritto, hanno rievocato il senso di una storia e di una comunità, che diventa storia collettiva ed eterna, immortalata sulle pagine di questo libro.
Ed emerge anche una città inedita o dimenticata, entrando nel cuore delle storie: le vittime del trenino che passava in mezzo al paese; le borgate di un tempo, con una socialità persa o cambiata dal tempo e dai costumi; la storia della costruzione del Ponte Vecchio; l’alluvione e un comitato spontaneo di cittadinanza; il Ristorante ai Pesci Vivi; l’ex Nastrificio Bonicatti; la ricerca della collina descritta da Elisa Gribaudi Rossi ci porterà alla scoperta del Guala…
Alcuni spezzoni di memoria meriterebbero ulteriori ricerche e trattazioni particolareggiate: la stagione delle fragole, rappresentata da Domenico Gilardi “Minòt”; le tante fontane scomparse; la Lega Lavandai, attiva fino agli Anni Sessanta; via del Porto, in ricordo del porto scomparso con la costruzione del Ponte Vecchio; e dov’era, il “Ciabòt ‘d Gianduja”?
Un libro adatto a sanmauresi vecchi e nuovi, e anche a persone “forestiere”, che passano in questo grande paese, tra fiume e collina, senza soffermarsi ad osservare le sue grandi e piccole bellezze.
AA.VV.
San Mauro Stories
Graphot, 2024
192 pagg., 16 euro
ISBN 9791280629517