In lizza il boss di legno e food Orsini, Garrone, presidente Erg e il presidente colosso acciaio Gozzi
Entra nel vivo la partita per la presidenza di Confindustria. In attesa giovedì della nomina dei ‘saggi’ chiamati a valutare i nomi da sottoporre al Consiglio generale del 4 aprile, restano in lizza tre contendenti: l’attuale vice presidente degli industriali e tycoon emiliano del legno e del prosciutto Emanuele Orsini, il presidente del gruppo energetico Erg e del ‘Sole 24 ore’ Edoardo Garrone e il presidente del colosso siderurgico Duferco e numero Uno di Federacciai Antonio Gozzi.
Quella che nei giorni scorsi sembrava profilarsi come una sfida a due tra Orsini e Garrone, torna ad essere una sfida a tre candidati come emerge dalla nota diffusa da Gozzi per ribadire “la sua disponibilità a mettersi a servizio del sistema confindustriale.
La partita è ancora in corso”. Il primo a scendere in campo per la guida di Viale dell’Astronomia è stato Orsini con una campagna nel segno della discontinuità, la candidatura del genovese Garrone è arrivata di recente forte della benedizione degli industriali del Nord e dell’ex presidente Confindustria Emma Marcegaglia.
Più debole, a quanto si apprende, la candidatura di Gozzi, che tuttavia non intende fare il passo indietro.
Appare invece decaduta dalla ‘rosa’ dei papabili l’opzione di Alberto Marenghi, ad di Cartiera mantovana e attuale vice presidente di Confindustria.
Prima tappa dell’iter per scegliere il successore di Carlo Bonomi, il cui mandato in scadenza a maggio non è rinnovabile, parte formalmente quindi giovedì con la nomina della commissione dei ‘saggi’.
Il 4 aprile il Consiglio generale composto da 182 imprenditori designerà il leader prescelto.
Il presidente designato dovrà poi presentare la squadra e il programma da sottoporre al voto finale dell’assemblea il 23 maggio.