Filippo Manuelli: “Come costruire un portafoglio adatto alle proprie esigenze”
Nel percorso verso la realizzazione dei propri obiettivi di vita, l’investimento del risparmio è uno dei pilastri fondamentali. Ma come si fa a metterlo in pratica?
Il primo passo per farsi un’idea su come investire i propri risparmi è avere chiari gli obiettivi e saperli posizionare correttamente in orizzonti temporali: breve, medio e lungo periodo. Se il concetto non è sufficientemente familiare, questo è l’articolo giusto per comprenderlo meglio!
Dunque, una volta che questi obiettivi sono ben definiti, diventerà semplice raggiungerli attraverso una pianificazione e un approccio mirato: per ogni obiettivo è necessario pensare a un portafoglio di investimenti che corrisponda al tempo disponibile per il suo raggiungimento. Ogni investimento deve comunque tenere conto della nostra propensione al rischio.
Alcuni esempi possono servire a chiarire l’argomento.
Gli obiettivi a breve termine (0-2 anni), come il fondo per le emergenze o la vacanza nel prossimo biennio, richiedono un portafoglio meno volatile. Qui, è fondamentale evitare strumenti ad alto rischio e privilegiare investimenti più sicuri. La finalità è proteggere il capitale da perdite e mantenere una adeguata liquidità.
Per questo, tra gli strumenti finanziari idonei bisognerebbe considerare le obbligazioni a breve termine, tipo BOT o BTP con la scadenza non superiore ai 2 anni, che riducono gli effetti della volatilità dei mercati. Se non si sa quale scegliere è possibile anche investire in fondi di investimento a basso rischio, che puntano su titoli di Stato a breve scadenza. Le piattaforme di trading sui mercati delle principali banche offrono un’ampia varietà di opzioni, trovare quella più adatta non sarà difficile. Utili a questo scopo possono essere anche i conti di deposito che offrono rendimenti interessanti a fronte di un vincolo temporale della liquidità.
Gli obiettivi a medio termine (5-7 anni), come l’istruzione per i figli o un progetto personale che richiedono un impegno finanziario significativo, consentono una maggiore tolleranza al rischio visto l’orizzonte temporale più lungo, tuttavia è necessario mantenere una certa sicurezza.
In questo caso, il portafoglio può contenere una combinazione di strumenti più dinamici e diversificati che permettano di ottenere un rendimento maggiore senza compromettere completamente la stabilità.
Tra gli strumenti più adeguati troviamo le obbligazioni a medio termine che seppure più volatili rispetto a quelle a breve termine, possono però offrire rendimenti maggiori. In quota minoritaria ci sono anche le azioni, hanno rendimenti più alti ma presentano rischi maggiori che tuttavia tendono a ridursi con il tempo; in particolare, se combinate nella giusta misura con le obbligazioni, consentono di ottenere risultati interessanti con un grado di rischio intermedio.
Come è facile intuire, la diversificazione assume un ruolo molto importante: non facciamoci tentare dai facili guadagni scegliendo di investire in singole azioni o obbligazioni, magari consigliate da amici e parenti, ma utilizziamo sempre strumenti collettivi del risparmio come fondi e ETF (exchange traded funds) che replicano, in particolare i secondi, gli indici di mercato e permettono un’ ampia diversificazione a costi molto contenuti.
Se troviamo difficile sapere quale è la percentuale corretta di azioni rispetto alle obbligazioni in portafoglio, forse è il caso di farci consigliare da un consulente autorizzato; invece, se non ci spaventa dedicare del tempo ad approfondire l’argomento, possiamo trovare nel web tantissimi studi autorevoli, persino ottimi simulatori pubblicati sui siti delle principali società di gestione nel mondo, che forniscono la composizione ideale del portafoglio suddivisa per classi di attivo, ricordandosi però di impostare correttamente l’arco temporale e la propensione al rischio.
Gli obiettivi a lungo termine (oltre i 15 anni), come la pensione complementare o la creazione di un patrimonio da lasciare ai propri figli, consentono di affrontare un rischio maggiore, poiché l’orizzonte temporale è più ampio e permette di recuperare eventuali perdite dovute alle oscillazione dei mercati.
Le azioni sono lo strumento più adatto in questi scenari, perché, seppure si deve accettare un maggiore grado di rischio, esse consentono di massimizzare il rendimento nel lungo periodo. Quindi, in questo caso, sarebbe consigliabile un piano di accumulo in una linea azionaria di un fondo pensione, ossia l’associazione investimenti/previdenza ideale anche per i vantaggi fiscali.
Se invece preferiamo il “ fai da te”, facciamo attenzione! Vale la pena ripetere che quando si parla di azioni ci si riferisce al mercato azionario nel suo complesso e bisognerebbe “non mettere tutte le uova nello stesso paniere” che tradotto, in campo finanziario, significa “diversificazione” per aree geografiche, settore merceologico, capitalizzazione ecc.
È importante sapere inoltre che, una volta rispettato il principio di diversificazione, bisogna essere pazienti. Infatti, il tempo è l’ingrediente segreto quando si investono i soldi nei mercati azionari.
Prendiamo ad esempio i rendimenti annuali degli ultimi 90 anni dell’indice azionario americano (S&P 500): se avessimo investito per 1 anno, la probabilità di perdere i soldi sarebbe del 30%, che si riduce al 20% in un intervallo qualsiasi di 5 anni in questo lungo periodo e scende al 10% se l’intervallo di investimento è di 10 anni. Dal quindicesimo anno a crescere, la probabilità di perdere il soldi è statisticamente uguale 0%. Avere il tempo è la chiave del successo!
In conclusione, passare dagli obiettivi di vita agli investimenti richiede una attenta pianificazione finanziaria. Se si definiscono correttamente gli obiettivi, ci si può permettere di dedicare, ad esempio, una quota di risparmi alle spese impreviste, una all’istruzione dei figli, una alla previdenza complementare e cosi via. Ma bisogna evitare di cedere alla tentazione di usare i risparmi che si stanno accantonando per usi differenti. Come spesso accade, sono le somme pianificate ed accumulate per fini previdenziali, quindi le più lontane, investite con scenari a lungo termine, ad essere utilizzate per imprevisti o magari perché bisogna pagare l’università dei figli a fine mese.
Ricordiamoci, dunque, che ad ogni obiettivo corrisponde una strategia di investimento personalizzata, coerente con la durata temporale, che alle volte questa strategia persegue la finalità di protezione del capitale, altre di massimizzazione delle opportunità di crescita, cambiarle in corsa può significare esporsi all’andamento altalenante dei mercati finanziari.
Avendo ben chiaro tutto ciò, il resto sarà semplice da realizzare.
Filippo Manuelli
© 2024 CIVICO20NEWS – riproduzione riservata
Scarica in PDF