Tips and tricks per una corretta pianificazione finanziaria
Immagina di dover decidere di investire i tuoi risparmi, però invece di farlo basandoti sulle performance che vorresti ottenere, decidi di cominciare dalle vere ragioni che ti spingono a farlo: gli obiettivi di vita.
Ma qual è l’obiettivo che può convincere a risparmiare anche se il budget annuale è contenuto? Quale motivazione potrà mai invogliare a sottrarre delle somme al bilancio familiare ed accantonarle per il futuro?
E, in ultima analisi, come si fa a capire se un obiettivo è realmente importante?
Molte volte non riesci a vedere le priorità degli obiettivi di vita perché alcuni sono più ravvicinati, come le vacanze o il cambio dell’auto, altri sono più a lungo termine, come l’acquisto di una casa per i figli o il bisogno di una pensione aggiuntiva.
In realtà una strategia esiste e consiste nel pianificare.
Infatti, il primo passo per identificare i bisogni più importanti consiste nel redigere una lista dei desideri, specificando l’intervallo temporale per raggiungerli. Potrebbe essere utile, ad esempio, partire da una lista generica che ci possa aiutare ad individuare correttamente i bisogni, per poi raggrupparli in tre fasce: a breve termine (entro 5 anni), a medio termine (da 5 a 15 anni) e a lungo termine (oltre i 15 anni).
Il secondo passo comporta la stima del costo per ognuno dei nostri bisogni. Per la prima fascia temporale e, in parte, per la seconda, la stima dovrebbe essere semplice ma per quella di lungo termine, ossia molto distante, può essere più complicato.
A questo punto non resta che stabilire le priorità, perché può capitare che, con l’attuale capacità di risparmio, non è possibile realizzare tutti gli obiettivi e quindi bisogna decidere a cosa rinunciare, perciò meglio saperlo per tempo.
Ricapitolando, se ti concentri troppo sui bisogni a breve termine, potresti avere una pensione che non è sufficiente a garantirti il tenore di vita che ti attendi, oppure, al contrario, se dedichi troppe risorse al lungo termine potresti non soddisfare le tue attuali necessità.
Se questa pianificazione finanziaria risulta ancora troppo complicata, sarebbe meglio rivolgersi ad un consulente finanziario capace di guidare verso scelte consapevoli, in grado di sviluppare piani che rendano possibili e sostenibili gli obiettivi che ci si pone.
Farai difficoltà a crederlo ma una volta che hai definito, quantificato e suddiviso i tuoi obiettivi per fasce temporali, saranno loro a determinare le specifiche strategie di investimento dei tuoi risparmi, il cui successo dipenderà più dal tuo comportamento emotivo che dall’andamento degli investimenti stessi.
Almeno questo è ciò che sostiene uno dei più autorevoli economisti e investitori del secolo scorso, Benjamin Graham,che, con il suo libro “The Intelligent Investor”, ha ispirato e continua ad ispirare generazioni di professionisti del settore ma anche persone normali. La sua teoria del “value investing” aiuta a evitare i più classici degli errori comportamentali, sottolineando l’importanza della pazienza e della disciplina in un’ottica di investimento a lungo termine.
Perciò chi investe guardando gli obiettivi è meno incline a reagire impulsivamente alle crisi dei mercati finanziari, mantenendo con paziente disciplina il perseguimento degli intenti pianificati nel tempo.
Al contrario, vendere quando i mercati sono negativi, può sembrare una mossa saggia per evitare perdite ulteriori, ma farlo con le tempistiche giuste è impossibile per la maggior parte di noi e potrebbe costare caro all’accumulazione di ricchezza nel lungo termine.
Uno dei tanti esempi disponibili sul web, calcolato sull’andamento reale di 10.000 dollari investiti nell’indice americano S&P500 tra il 1994 e il 2023, ci può aiutare a capire.
(Fonte: Ned Davis Research, Morningstar, and Hartford Funds)
Cercare di evitare i ribassi del mercato può significare perdere anche i rialzi.
Il 78% dei giorni con le migliori performance del mercato azionario si verificano durante le fasi negative o durante i primi due mesi di un mercato rialzista. Se invece di lasciare tutto investito, avessimo venduto, per un comportamento impulsivo, e avessimo perso i 10 giorni migliori del mercato negli ultimi 30 anni, i rendimenti dell’investimento sarebbero stati più che dimezzati (-54%); se i giorni migliori persi fossero 30, il rendimento complessivo sarebbe sorprendente inferiore dell’83%.
Risultati molto differenti tra loro che devono far riflettere e spingerci a pianificare attentamente.
Filippo Manuelli
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