
In questa pagina sono rappresentate 24 figure coincidenti. Tu cosa vedi?
Ecco il primo elenco delle didascalie relative alle varie figure.
fig.1
Linea bianca continua di delimitazione della strada vista da un ciclista che sta cadendo dalla bici un momento prima di sbatterci sopra.
fig.2
Occhi del capoufficio quando, dopo aver chiesto un aumento di stipendio, stai enumerando le ragioni della richiesta.
fig.3
Cosa vedono i tuoi occhi al mattino quando ti guardi allo specchio.
fig.4
Cosa vedono i tuoi occhi al pomeriggio quando ti guardi allo specchio.
fig.5
Cosa vedrebbero i tuoi occhi alla sera quando ti guardi allo specchio se solo ti fossi ricordato di accendere la luce.
fig.6
Immagine mentale che appare dopo aver richiamato il concetto “amore”.
fig.7
Differenza tra stare in ufficio a lavorare o prendere il sole sdraiati su una spiaggia alle Bahamas.
fig.8
Fotografia di cosa è davvero cambiato nella tua esistenza dopo cinquant’anni e matrimonio, lavoro, figli, hobbies, pensione, proprietà, successo, etc.etc.
fig.9
Comune pagina bianca.
fig.10
Attività del cervello durante l’acme di un terremoto.
fig.11
Immagine mentale che appare alla voce “scopo della vita”.
fig.12
Pagina di risposta alla domanda: “Cosa ha ottenuto l’intelligenza umana?”.
fig.13
Attimo di silenzio prima che parli la voce interiore.
fig.14
Intervallo compreso tra i tre e i cinque secondi dopo un orgasmo.
fig.15
Contrario di una pagina completamente nera
fig.16
Immagine del tuo più intimo desiderio.
fig.17
Immagine lobotomica.
fig.18
Pagina in cui sono mescolati tutti i colori
fig.19
Colore dell’urlo silenzioso.
fig.20
Risposta d’aiuto.
fig.21
Iniziale sensazione di freddo prima di realizzare di essersi bruciati.
fig.22
Vista dal di dentro del latte in una mammella di vacca.
fig.23
Negativo della foto di un “buco nero”.
fig.24
Primi tre secondi dopo le domande:
CHI SEI?… e COSA STAI FACENDO QUI, ORA?
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Lungi dal completamento, l’elenco delle didascalie inerenti le figure rappresentate può essere continuato da chiunque fino alla nausea provocata dalla consapevolezza dell’inutilità di una vita condotta senza scopo.
Solo a quel punto si può decidere il da farsi senza perdersi nella paranoia preconfezionata del sistema parassita che alimentiamo con il nostro esistere animale inconcludente.
Senza perdersi d’animo però, perché anche se … come dice una famosa canzone:
… e non son servite a niente esperienze e delusioni,
tuttavia e comunque
… domani è un altro giorno, si vedrà!
Grafica e testo
Pietro Cartella