Il potere di alcune cure naturali è stato riconosciuto da insigni studiosi del passato, e anche se oggi queste credenze sono relegate alla new-age e a tutta la branca di ricerche, forse a volte un po’ raffazzonate di chi si limita a fare copia incolla dai social o a prendere per oro colato un corso di due ore condotto dal guru del momento, bisogna riconoscere che alcuni utilizzi di un tempo non erano del tutto irrealistici.
Ad esempio la magnetite, l’ossido di ferro naturale, usato sin dall’antichità, come dimostrano i testi di Ippocrate e Galeno, era sbriciolato e mischiato ad altre sostanze per la cura di problemi ginecologici e addominali. Paracelso, nel XV secolo scrisse un elenco farmaceutico con ricette che riguardavano la limatura di magnete usata per le ustioni e come cura per le ferite. Nei secoli seguenti spesso si utilizzò questo tipo di cura sulle ferite di guerra, almeno fino al Settecento, quando la materia passò tra le mani dei filosofi, che tesero a dare un significato più evanescente.
La tecnica inoltre studiò nuovi metodi per temprare l’acciaio, producendo calamite potenti dai vari utilizzi, in particolare quello medico, facilitandone l’utilizzo. Il magnetismo animale prese piede, si riteneva che le emanazioni della malattia si manifestassero sotto forma di corpuscoli, che venivano attirati all’esterno dalla calamita. E’ il momento del mesmerismo, Franz Anton Mesmer, nato nel 1734 a Vienna, laureato in medicina e filosofia, iniziò ad usare i magneti per la cura di alcune malattie, arrivando a formulare una teoria propria, legata alla presenza, secondo lui, di un magnetismo, ovvero una energia presente in ogni corpo animale (o umano) che poteva essere convogliata in caso di malattie e curata direttamente dall’operatore, che doveva però essere dotato di una (capacità di canalizzare l’energia, ndr.) energia curativa particolare.
Il terapeuta utilizzava anche oggetti come braccialetti, collane ed anelli magnetici atti a curare i propri pazienti. Ne nacque una vera e propria moda, applicata da molti medici e ritenuta a tutti gli effetti funzionante, come attestano i documenti storici di quei decenni, dove si attestano i risultati ottenuti.
Nell’Ottocento in Italia si tentarono guarigioni (pare riuscite) con sacchettini appesi al collo, pieni di limatura di magnete, che si dice riuscirono a guarire numerose persone, compresi alcuni nobili che attestarono la guarigione scrivendo apposite dichiarazioni.
Incredibile è che attualmente esistano delle cure di medicina diciamo ‘moderna’ che si si basano sulla magnetoterapia per la cura di numerose problematiche, come le fratture, anomalie e alterazioni nelle cartilagini, nelle ossa e nei tessuti. Certo queste terapie sono ancora considerate a cavallo tra la medicina tradizionale e quella scientifica, ma si basano sul presupposto che il corpo umano sia immerso in un campo elettromagnetico, creato dalla terra, e per questo le emanazioni o come si chiamano oggi le onde elettromagnetiche, possono modificare lo stato di salute dei corpi umani e animali.
La base degli studi attuali è sorretta dalla scoperta dell’esistenza di due tipi di cariche elettriche, positiva e negativa, così come per l’esistenza di due poli (magnetici ndr.), il nord e il sud. Da questo si manifestano cariche diverse e complementari. E’ solo nel 1819 che il fisico Oersted si accorse che un ago magnetico veniva spostato da una corrente elettrica e fu l’inizio di quello che divenne regno della fisica moderna.
Se ripercorriamo la storia, possiamo però riconoscere che i medici del passato, come Ippocrate, non avevano avuto torto a ritenere che il magnete potesse essere usato per la cura, e anche se la strada è stata lunga, si tratta di uno dei casi dove il percorso dell’evoluzione è tracciato in modo visibile e unico.
Questo articolo è stato l’ennesima conferma di quando stiamo per proporre; la stanza multisensoriale HArmony che essendo circondata da vari minerali e cristalli riporta il campo elettromagnetico distorto da una malattia alla sua frequenza naturale