18 Gennaio 2025

9 thoughts on “L’amore è un’altra cosa: inno all’estate e all’amore in lingua piemontese (tradotto per il resto del mondo)

    1. È bello il piemontese..ma senza traduzione è così autentico..che non avrei afferrato i particolari …..grazi e Carlo👋👋👋👋

  1. allora non c’erano le macchine fotografiche ma queste immagini evocate dalla lirica in dialetto hanno una forza superiore a tutti i pixel
    Grassie Carlin !

  2. Caro Carlo,
    Ci impegni sempre! Comunque ho letto, secondo i tuoi ordini, la poesia in piemontese senza sbirciare la traduzione, e ho capito tutto. Nostalgia di estati giovani, di emozioni del cuore, di amori svaniti chissà dove…
    Ma devo anche segnalare un errore (non per niente ero e rimango nell’animo una prof): ” la frisa d’fià ch a l’è restane” secondo me significa:” il briciolo di respiro che ci è rimasto”.
    Non ho mai parlato piemontese, ma ci sono cresciuta :mia nonna parlava italiano solo con i nipoti, ma noi ascoltavano e abbiamo imparato!E passavamo l’estate in campagna.
    Che poi dire piemontese è una generalizzazione: quante varietà di parlate, a seconda dei luoghi! Addirittura c’erano parole e modi di dire diversi in paesini che stavano a 5 km di distanza!
    Come sempre, bravo Carlo e grazie!

      1. Bello, educato. Peccato che solo più pochissimi siamo in grado di capirlo ed apprezzarlo e traducendo si perde il senso della sua raffinata magia.

  3. Complimenti per la traduzione !!! complimentissimi !!!! Teniamo vive quelle che sono le nostre tradizioni e il nostro dialetto !!!!

  4. Bravo Carlo,con questo articolo sono tornata indietro nel tempo in cui in casa mio padre parlava il torinese con i nonni e gli amici.

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