
Il vernissage d’arte floreale della pittrice torinese anticipa l’appuntamento FLOReal 2024 alla Palazzina di Caccia di Stupinigi
“Ci sono sempre fiori per coloro che vogliono vederli …”, con questa affermazione di Henry Matisse domenica 6 ottobre si è svolto il vernissage d’arte floreale di Maria Catalano, presso la poliedrica Barbieria I Tonsori di via Monginevro 40/A, dove sono state esposte le sue opere interamente dedicate ai fiori, vissuti come espressione di felicità, speranza e ricchezza.
Maria Catalano, artista autodidatta nata e cresciuta a Caltanissetta, vive a Torino. Scopre di appartenere al mondo dell’arte a 65 anni grazie a Paola Morra che la invita a visitare il suo studio; le immagini, i disegni, i colori dei dipinti la rapiscono spingendola a cercare illustrazioni, fotografie ed opere da cui prendere spunto per le sue primissime pitture.

Nel tempo il mondo delle emozioni e del disegno si sono mischiate nel suo immaginario arrivando a creare un mondo che non poteva più rimanere solo nella sua anima, ma doveva prendere una forma fisica e questo è avvenuto grazie ai disegni, ai colori e alle forme che a mano a mano venivano tracciate sui fogli dalla sua necessità espressiva.

La mostra d’arte floreale di domenica è stata curata da Federica Dissette che, nella sua presentazione, ha illustrato come l’evento sia ben collocato nella realtà torinese autunnale, come anticipazione dell’appuntamento FLOReal 2024 che si terrà alla Palazzina di Caccia di Stupinigi il weekend successivo.

Il vernissage ha costituito un’immersione a 360° nei sensi della vista, del gusto e dell’olfatto, perché la mostra è stata arricchita da una degustazione di vini scelti dalla cantina “Fratelli Rabino”.

Questa famiglia di agricoltori e vignaioli dal 1907 imbottiglia il vino unendo lo spirito della terra con quello del cielo e dell’uomo, praticando una viticoltura sostenibile, attraverso l’armonizzazione del saper fare tradizionale con i nuovi metodi di coltivazione.
Federica Dissette ha accompagnato i visitatori in questo cammino di emozioni. Maria Catalano ha definito la sua arte come “consolatoria” perché grazie ai fiori, ai paesaggi e ai momenti di vita tranquilla che rappresenta, lo spettatore e lei stessa hanno la possibilità d riavvicinarsi a quell’innocenza fanciullesca che ci permette di approcciarci con leggerezza alle cose.
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