L’inefficienza della Giunta si ripercuote sul Complesso Residenziale “Agorà Porta di Francia” e sulla vicina Piazza Costituzione.
Continua la nostra inchiesta su ciò che avviene sul fronte della sicurezza e del degrado nella Città di Cuneo.
Alcuni residenti del Complesso Residenziale “Agorà Porta di Francia” ci hanno inviato delle fotografie per dimostrare in modo inequivocabile cosa gli tocca vedere dai balconi durante il giorno e, purtroppo, anche durante la notte.
Il 03 luglio scorso siamo andati a colloquio con il Vicesindaco di Cuneo, Luca Serale, e gli abbiamo significato il drammatico problema che si trovano a vivere i residenti della zona.
Per onestà dobbiamo dire che egli ben conosceva il problema, forse non nel modo dettagliato con il quale glielo abbiamo esposto, ma lo conosceva.
La settimana prima, infatti, anche gli Amministratori di Condominio dell’“Agorà” erano andati in municipio per parlare con il Sindaco, Patrizia Manassero, l’Assessore alla Polizia Locale, Cristina Clerico, e il Comandante della Polizia Locale, Commissario Davide Bernardi.
Come già vi avevamo detto nelle scorse settimane, il Comandante della Polizia Locale conosce bene la questione ed infatti, il 28 maggio scorso, ci scriveva: “Posso assicurare che stiamo lavorando attivamente per risolvere il problema e migliorare la sicurezza nell’area di via Einaudi, complesso “Agorà” e piazza Costituzione implementando la presenza di agenti”.
Parole senz’altro rassicuranti che però – a detta dei residenti – non hanno sortito effetto di sorta dal momento che non solo “la Polizia Locale non si vede praticamente mai” ma, rispetto al 28 maggio, le cose sono decisamente peggiorate.
Ora il focus dell’attenzione dell’Amministrazione Manassero è incentrato su Piazza Boves, nel Centro Storico, ove orde di balordi creano problemi di ordine pubblico e sicurezza terrorizzando non solo residenti e commercianti ma anche quanti usano il parcheggio multipiano per la loro auto.
Questo non ci stupisce.
Anni di negazionismo sulla pessima gestione dell’immigrazione, lassismo sui comportamenti lascivi di certi soggetti ben noti alle Forze dell’Ordine, la tendenza della Giunta di Sinistra a derubricare il problema come “percezione esagerata di insicurezza” da parte dei cittadini, non potevano che condurre la città a questo.
E’ un copione già visto a Torino, Milano e Bologna dove, guarda caso, i sindaci Stefano Lo Russo, Beppe Sala e Matteo Lepore hanno in tasca la tessera del “Partito Democratico”.
Sembra che vogliamo “sparare sulla Croce Rossa” quando diciamo che “dove amministra il PD la sicurezza latita” ma la cronaca giudiziaria ci dà continue conferme e ci rinnova il detto secondo cui “a pensar male si fa peccato ma nella maggior parte dei casi ci si azzecca”.
Il problema di Via Luigi Einaudi, Piazza Costituzione, Via San Giovanni Bosco, Via Giovanni Battista Bongiovanni, Complesso Residenziale “Agorà Porta di Francia”, permane e ci si chiede quando il Comune, coadiuvato dalla Questura di Cuneo e da tutte le Forze dell’Ordine presenti sul territorio faranno capire a balordi e manigoldi che lo Stato c’è e non ha intenzione di giocare a nascondino.
Ai nostri numerosi lettori che ci inviano segnalazioni e ci interpellano per avere attenzione e visibilità diciamo che “Civico 20 News”, a differenza di chi li ha sin qui ignorati, d’estate non riduce il servizio e non farà calare il sipario su questa grottesca ed oscena situazione.
L’apertura del dormitorio della “Croce Rossa Italiana” in Via Giovanni Battista Bongiovanni ha peggiorato una situazione già di per sé degradata, portando nel Quartiere Gramsci persone che prima ammorbavano altre realtà urbane ed extraurbane.
E’ bene che una città capoluogo di provincia, quale Cuneo è, non lasci indietro nessuno e si occupi dei più poveri e derelitti ma è altrettanto importante che non si creino “zone dormitorio”, “ghetti per senza fissa dimora” e “rifugi per immigrati” nelle zone periferiche della città.
Concludiamo con una domanda che molti residenti dei Quartieri Gramsci e Donatello ci hanno posto: “Perché non creano un dormitorio pubblico sul Viale degli Angeli, invece che sempre nei quartieri dove ci sono già diverse palazzine di edilizia popolare?”.
Noi la domanda l’abbiamo posta al Vicesindaco Serale; vi lasciamo immaginare la risposta.
Viale Angeli è la “Capalbio “ di Cuneo, a quanto pare: apertura agli immigrati ma dove esistono già problemi di ogni genere, dalla povertà alla disoccupazione. Complimenti all’amministrazione, la sinistra non si smentisce mai
Questa è la continuazione dello sfacelo di Cuneo,iniziato con quell’ impedito di prima, che ha preso una città bomboniera e l’ha trasforma in una città latrina, merito anche dei “cuneoti” che li hanno votati. Ora stanno procedendo come da agenda 2030 a trasformare la città in ” Smart city” ma noi invece di riempire la piazza per protestare e contrastare questo scempio,riempiamo la piazza per applaudire quell’ obbrobrio vergognoso dell’ illuminata.