Il Caduto Giorgio Langella, nonostante sia Caduto nel lontano 2006, viene ricordato da quanti lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene.
Dal 26 settembre 2006 sono passati 18 anni.
Nel cuore dei parenti e delle persone che gli hanno voluto bene non è scemato il ricordo del Caporal Maggiore Capo Scelto Giorgio Langella, Alpino, Caduto a Kabul (Afghanistan) il 26 settembre 2006.
Nella mattinata odierna, dinanzi alla lapide posta all’ingresso del Cimitero Urbano di Diano Marina (Imperia), si è svolta una toccante commemorazione in ricordo del giovane dianese, Caporal Maggiore Capo Scelto Giorgio Langella, Caduto a Kabul, nel corso della Missione di Pace ISAF.
Per l’Amministrazione Comunale di Diano Marina – che in un Consiglio Comunale del 17 ottobre 2022 ha deliberato di intitolare un luogo pubblico al CMCS Giorgio Langella – era presente il Vicesindaco Bruno Manitta, per l’Associazione dei Marinai d’Italia, il signor Pietro Pioppo, per l’Associazione Nazionale Alpini, Agostino Ardissone, per la Polizia Locale a riposo, l’ex Comandante del Comando di Polizia Locale di Diano Marina, Franco Mistretta.
Presente anche la Croce Rossa Italiana di Diano Marina che, in tutti questi 18 anni, ha presenziato alle Cerimonie pubbliche e, in molteplici occasioni, ha accompagnato la mamma del Caduto Langella che, fino a che era in vita, era malata ed impossibilitata a muoversi autonomamente.
Presente alla commemorazione vi era anche il Generale di Corpo d’Armata Marcello Bellacicco, già Comandante della Brigata Alpina Julia e del 2 Reggimento Alpini di Cuneo, unità dell’Esercito Italiano nella quale il CMCS Langella prestava servizio al momento della tragica dipartita.
Noi di “Civico 20 News” che, da sempre, seguiamo l’Esercito Italiano e le sue diverse componenti, oltre ad onorare quanti, indossando un’uniforme, subiscono danni o perdono la vita, teniamo a sottolineare come la presenza del Generale Bellacicco sia stata di particolare pregio.
Questo grande Ufficiale del Corpo degli Alpini, infatti, nel 2011 è stato insignito della Medaglia Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia, il più alto grado degli Ordini della Repubblica Italiana.
Il Generale Bellacicco, che a Diano Marina siede fra i banchi dell’opposizione consiliare, ha tenuto una breve allocuzione nella quale “ha sottolineato come l’attentato di Kabul sia stato l’inizio di una nuova strategia di guerra e abbia introdotto diverse tecniche operative strategiche”, come ci è stato riferito dal Comandante Mistretta.
Presente anche la Chiesa Cattolica dianese che ha benedetto la lapide a ha officiato una breve, ma sentita commemorazione, con la presenza di don Luca Gabriel e don Luca Parachini.
Solo l’Esercito Italiano che, per la verità, non ha neppure fatto pervenire un biglietto di condoglianze alla Vedova del Caduto Langella, Franca Fabbiano, ha disatteso le aspettative degli astanti.
Non era necessaria una presenza di Alpini in armi – anche se sarebbe stata gradita ed ampiamente apprezzata – ma almeno un bigliettino di condoglianze e di cordoglio sarebbe stato corretto.
Il Comandante del 2 Reggimento Alpini, Colonnello Massimiliano Fassero, ha deciso di non dover fare questo atto ritenendo di aver “assolto l’obbligo” nei confronti del Caduto Langella con una menzione particolare nell’Alzabandiera ad inizio giornata, all’interno della Caserma “Ignazio Vian” di San Rocco Castagnaretta.
Allo stesso modo, anche la Brigata Alpina Taurinense, comandata dal Generale di Brigata Enrico Fontana, già comandante del 2 Reggimento Alpini di Cuneo, non ha espresso condoglianze e vicinanza alla Vedova del Caduto Langella.
Noi di “Civico 20 News”, appresa la situazione, abbiamo raggiunto telefonicamente il Comando delle Truppe Alpine di Bolzano per sapere se il Generale di Divisione Michele Risi condivide tale freddezza dei suoi Alpini in armi nei riguardi delle famiglie e dei superstiti dei Caduti nell’adempimento del dovere.
Nel pomeriggio, alle ore 15, presso la Chiesa Parrocchiale di Diano Marina, è stata poi celebrata una Santa Messa nella quale si sono ricordati il CMCS Giorgio Langella, nel XVIII Anniversario della sua nascita al Cielo, e suo papà, Carmine Langella, le cui spoglie hanno fatto ritorno a Diano Marina, per riposare nello stesso cimitero nel quale riposano già la moglie e la figlia.
La Vedova del Caduto Langella ci ha fatto sapere che particolarmente apprezzata è stata la vicinanza dimostrata dall’Ordinario Militare per l’Italia, Sua Eccellenza Monsignor Santo Marcianò, che ha voluto far sentire alla Famiglia la vicinanza di tutta la “Chiesa Militare”.
La Famiglia Langella, gli amici e quanti portano nel cuore la memoria del Caporal Maggiore Giorgio Langella, ringraziano tutti quelli che – vicini e lontani – hanno fatto loro pervenire vicinanza, messaggi di cordoglio, e solidarietà spirituale.
Il giorno nel quale si celebra l’anniversario della caduta di un Servitore della Patria è sempre triste e mesto. Il dolore nei famigliari, nei congiunti, negli amici, e in quanti hanno amato il Caduto, anche dopo decenni, permane.
Nel 2016, la Famiglia Langella fece realizzare una penna con su scritto: “Giorgio Langella – X Anniversario. Vivo nel cuore di chi mi ama”.
Evidentemente nel Corpo degli Alpini, all’interno dell’Esercito Italiano, in pochi hanno a cuore il ricordo di Giorgio Langella visto che – come abbiamo detto – non si sono neppure degnati di far pervenire un messaggio di condoglianze alla Vedova di un loro commilitone che ha effuso il sangue per il Tricolore e per la Pace.
Ci riserviamo di tornare sul tema.