I cento anni della nascita dell’appassionato collezionista d’arte Paolo Volponi celebrati con la mostra delle tele donate alla Galleria Nazionale delle Marche e presentate nelle sale del secondo piano di palazzo Ducale di Urbino fino al 6 gennaio 2025
Le celebrazioni per il centenario della nascita di Paolo Volponi ha offerto l’interessante occasione di approfondire la figura del collezionista e alcuni aspetti della sua ricerca, in pittura e in letteratura, attraverso una selezione di tele presentate nelle sale del secondo piano del palazzo Ducale di Urbino della Galleria Nazionale delle Marche , fino al 6 gennaio 2025, in una mostra, ”Volponi corporale”, curata da Luigi Gallo e Giovanni Russo. L’esposizione ha l’obbiettivo di esaminare più a fondo la predilezione di Volponi per l’arte del Seicento, tra ricerca naturalista e virtuosismo pittorico.
I visitatori trovano nel percorso espositivo alcune tele che permettono di riscoprire i temi del rapimento estatico e della penitenza fisica, del nudo, sia esso femminile o maschile, indagato nella verità epidemica del tempo che logora, della natura morta come verità popolare e al contempo meditazione sull’esistenza attraverso un genere che trovò la sua massima concettualizzazione nel Seicento, del colore e della luce come strumenti per indagare la natura e come corrispettivi pittorici della prosa figurativa volponiana.
Nella lezione di Roberto Longhi, questa passione traspare infatti nei dipinti che oggi sono parte della collezione della Galleria Nazionale delle Marche, essi vanno dalla pittura bolognese del Trecento alla grande stagione caravaggesca ed emiliana di alcuni tra i più celebri artisti del Seicento.
L’anniversario offre l’occasione per approfondire – a poco più di un anno di distanza dall’apertura delle nuove sale espositive al secondo piano del Palazzo Ducale di Urbino in cui sono state ricollocate anche le due donazioni Volponi -, la figura del collezionista e alcuni aspetti della sua ricerca, tra arte e letteratura.
La mostra “Volponi corporale”, si sviluppa attraverso un nucleo di otto opere pittoriche. Nella grande sala Cinquecento troviamo la tela della “ Maddalena in estasi”( dal perduto originale del Caravaggio), di Rutilio Manetti, “San Girolamo sorretto dagli angeli”.
Alle pareti di fondo, due nature morte, la ricetta popolare di un Battistello “gastronomo”e una venitas tipica degli esercizi spirituali sul senso del tempo e dell’esistenza: in controparete un “San Gerolamo penitente” di Lorenzo Gennari tratto dalla pala della Pinacoteca Civica di Cento, il quale chiude la selezione accanto a una Sofonisba” suicida di ambito guercinesco al pari del già citato “San Girolamo” del Gennari.
Due grandi passioni di Volponi vengono poi proposte nell’occasione: uno straordinario “Martirio di San Sebastiano” di Schedoni , e un “Cristo alla colonna” di Carlo Saraceni, pittore tra i più amati e che viene appunto in chiusura del Corporale.
Queste otto opere presentate vanno ad aggiungersi alla altre 21 donate da Volponi nel 1991 e dalla moglie Giovina Iannello insieme alla figlia Caterina nel 2003.
Tra di esse si trovano anche le tele del “Sacrificio di Isacco” di Mattia preti, il “Davide in contemplazione della testa di Golia “ di Guido Reni – il particolare di quest’opera è la copertina del catalogo -, “il filosofo Origene” di Jusepe de Ribera, “l’Accademia di Platone” di Salvator Rosa.
Tutte le opere presenti alla Galleria Nazionale delle Marche, provenienti dalla Collezione Volponi sono riportate in uno splendido e agile catalogo edito dalla Sagep Editori in bilingue italiano inglese, con un testo di Massimo Raffaeli.
Descrizioni immagini
Foto copertina catalogo
Foto 1 Guido Reni “Davide in contemplazione della testa di Golia”1640circa, olio su tela, cm 97×116, donazione Volponi 2003
Foto 2 Rutilio Manetti “San Girolamo sostenuto da due angeli” 1610-1620, olio su tela, cm 171×127, Urbino Collezione Giovina e Paolo Volponi
Foto 3 Copia da Caravaggio “Maddalena in estasi”, post 1606, olio su tela, cm 101×126, Urbino, Colelzione Giovina e Paolo Volponi
Foto 4 Bartolomeo Schedoni “San Sebastiano curato dalle pie donne”, circa 1615, olio su rame, cm 43×34, Urbino, Collezione Giovina e Paolo Volponi
Le immagini che documentano il testo sono tratte dal catalogo della mostra:
“ Volponi Corporale”, Palazzo Ducale di Urbino, Piazza del Risorgimento 13, fino al 6 gennaio 2025.Orari dal Martedì alla Domenica dalle 8.30 alle 19.15(la biglietteria chiude ore 18.15), Lunedì chiuso. Per informazioni Tel +39 0722 2760 www.gndm.it
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