In mostra i pittori Ciro Spinapolice, Lorella Massarotto, Maria Grazia Fiore e Pasquale Filannino presso pArte Spazio Sospeso, in via Accademia Albertina 3 bis
A Torino, dal 17 al 28 settembre 2024, si terrà la mostra “Visioni cromatiche” presso pArte Spazio Sospeso, in via Accademia Albertina 3 bis. Partecipano i pittori Ciro Spinapolice, Lorella Massarotto, Maria Grazia Fiore e Pasquale Filannino. “Visioni cromatiche” è curata da Bruno Carraro col contributo del critico Lillo Baglio.
L’inaugurazione si terrà mercoledì 18 settembre, alle ore 17:30, e la mostra sarà visitabile da martedì a sabato con orario dalle 15:00 alle 19:30.
Proponiamo una breve presentazione degli artisti protagonisti di “Visioni cromatiche”.
Ciro Spinapolice vive e lavora a Torino. Dopo un periodo figurativo moderno, dal 1986 al 1998, il suo lavoro si dirige verso una ricerca informale divenuta presto astratta. Ha esposto in numerose mostre dal 1987, è stato promotore di iniziative artistiche e attualmente è presidente dell’associazione ART-TO. Così lo definisce Anna Soricaro: “Svincolandosi dalla rappresentazione delle cose reali, Ciro Spinapolice sigla con il leit motiv del rosso la sua ricerca. Conduce alla coscienza l’inconscio, nei cui territori si addentra il ricordo e la fantasia che, privo di forma pre-esistente, diventa reale attraverso la pittura ispessita dalla materia. La sostanza diviene co-protagonista insieme al colore alternando cerchi a tracce, tracce che mostrano come essa non ha la funzione di completare la pittura, ma di complementarla brutalmente. È pittura concretizzata da materia, al punto di evolversi in scultura la ricerca attuata da Spinapolice, una pittura scultorea benvenuta in un mondo troppo pieno di affanni e timori, che incita alla passione e agli istinti”.
Lorella Massarotto si descrive come una minuta bambina che cresce con l ‘attitudine ad esplorare, mescolare tecniche di varia natura, utilizzare materiali nobili, come il legno, attrezzi plurivalenti: come pennelli, giocare con i colori. Le esperienze del vissuto contribuiscono alla crescita personale ed artistica fondendole. Attiva nella scena pittorica con la sua prima partecipazione ad una collettiva a sedici anni, continua tuttora l’avventura, con momenti altalenanti, dove crea per sé nuovi percorsi, giusti a soddisfare questa “esigenza di espressione”.
Maria Grazia Fiore ha frequentato a Torino l’Istituto Moderno di Cultura artistica con i corsi di interior design, fotografia d’arte, pubblicità e grafica pubblicitaria. Ha partecipato con riconoscimenti a concorsi nazionali e internazionali di Bormio – Marina di Ravenna – Martinsicuro – Santhià – Mapello – Ponzano Veneto – Salsomaggiore – Trivero – Vinago – Fratta Polesine – Chieri – Soliera – Donnaz – Rimini – None – Vicoforte – Fratelli Agazzi e altri.
Ha eseguito scenografie di opere liriche tra le quali Bohème – Barbiere di Siviglia – La Tosca – Don Pasquale – Cavalleria Rusticana, in diversi teatri di Torino e dintorni.
Pasquale Filannino nato a Cerignola (Foggia) nel 1942, vive e lavora a Torino. Fertile, estroso, multiforme, comincia a dipingere con l’acquerello sotto la guida di Angelo Bosio. Dall’acquerello all’olio il passo è breve: egli trova così la sua vera vocazione, la ricerca del colore e del segno. Tipiche della sua produzione sono le tele “cloisonné”.
La tecnica usata da Filannino è insolita poiché a una geometria di base – costituita da un iniziale, attento processo grafico – fa riscontro una gioiosa tavolozza. Un gioco quasi surreale che sconfina tuttavia nella favola e che ci invita a scordare la realtà. Una realtà spesso aspra e crudele che dimentica la bellezza del creato.
Un articolo scritto molto bene, con una presentazione dell’evento decisamente preciso nel contenuto e nel dettaglio. Complimenti.