
Trump mantiene la parola data in campagna elettorale. Matteo Salvini ne sostiene l’azione in Italia.
La Sinistra italiana sta vivendo una crisi senza precedenti.
Le politiche dell’Occidente, guidato dal Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald J. Trump, vanno contro quelle di un’Unione Europea che vuole la guerra con la Federazione Russa, ad ogni costo.
Nello studio di “Quarta Repubblica“, un irrilevante Segretario di “+Europa“, Riccardo Magi, ha dichiarato: “Trump non sta tradendo solo la resistenza Ucraina. Sta tradendo l’Occidente, cioè tutto ciò che dalla seconda guerra mondiale ha garantito pace e stabilità nell’Occidente“.
Al giornalista Nicola Porro, l’On. Magi ha detto: “L’Europa non ha più tempo da perdere. Adesso è il momento di recuperare i decenni persi per costruire un’unità politica europea che porti ad una politica estera e di difesa comune“.
Parole molto gravi che non celano, in alcun modo, la propensione di certa Sinistra per la guerra e per la contrapposizione con la Federazione Russa di Vladimir Putin.
La cosa emblematica è che i giornalisti danno tanto peso e tanta importanza a “+Europa”, soggetto politico che non ha raggiunto la soglia di sbarramento del 3% né alla Camera né al Senato.
Anche alle ultime Elezioni Europee la soglia di sbarramento del 4% Riccardo Magi e i suoi “compagni” non l’hanno manco sfiorata.
Perché, dunque, parlare di geopolitica con chi non ha alcuna rilevanza e potere decisionale nelle Aule che contano?
Molti sono preoccupati per il fatto che, purtroppo, anche nella maggioranza di Governo, le idee pro-Ucraina albergano in “Forza Italia” e in “Noi Moderati“.
“Fratelli d’Italia“, partito del Presidente del Consiglio, ha una posizione borderline sul tema.
Unico partito chiaramente pro-Russia e pro-Trump è la “Lega” di Matteo Salvini che, infatti, sta risultando più simpatico a chi vuole la fine della guerra.