Si tratta del ginecologo Silvio Viale, Consigliere Comunale di “+Europa & Radicali Italiani – Lista Civica per Torino”.
In questi giorni l’elettorato torinese e il mondo pro-life si sono svegliati con una notizia riguardante lo storico esponente radicale e Consigliere Comunale di Torino, Silvio Viale, di professione Medico Chirurgo con specializzazione in Ginecologia e Ostetricia.
La Redazione del TGR Piemonte, testata locale della RAI – Radiotelevisione Italiana, sul suo sito “RaiNews.it”, ha scritto: “Il ginecologo e consigliere comunale accusato di molestie sessuali da almeno 4 pazienti. Sulle denunce stanno indagando tre pubblici ministeri torinesi”.
Sempre secondo la Redazione del TGR Piemonte “Le denunce riferirebbero di palpeggiamenti, frasi invadenti, sdegnose, mortificanti”. Se così fosse la cosa sarebbe molto grave e preoccupante.
Ovviamente usiamo il “se” e tutti i condizionali del caso perché in Italia si è innocenti sino a prova contraria e sino a sentenza passata in giudicato. Il garantismo, grazie al cielo, è uno dei capisaldi della nostra Repubblica.
Di Viale possiamo dire che è da sempre impegnato nelle battaglie radicali, a partire da quella a favore del diritto di aborto. La fama del ginecologo torinese, infatti, è dovuta alle tante battaglie – molte delle quali sopra le righe – in favore dell’Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG) e dell’utilizzo della pillola abortiva RU486.
Proprio rispetto all’aborto, sulla sua Pagina Facebook “Basta balle sulla 194” il dottor Viale, il 16 febbraio scorso, scriveva che la “paranoia degli antiabortisti di convincere le donne a non abortire è patologica. Le donne, eventualmente, decidono per proprio conto di rinunciare ad una IVG, ma non sono minimamente influenzate dalle molestie dei pro life”.
Interessante vedere come il dottor Viale sostenga che i pro life eserciterebbero molestie sulle donne quando hanno semplicemente raccolto delle firme – in modo del tutto legittimo e legale – per apportare delle modifiche alla Legge 194/1978.
Il 5 agosto 2023, sulla medesima Pagina FB, il dottor Viale, contestando il suo “nemico di sempre” Maurizio Marrone di “Fratelli d’Italia”, scriveva: “Nessuna donna passerà sotto le forche caudine dei militanti antiabortisti del Movimento per la Vita. Le donne, che vorranno consultare il Movimento per la Vita, potranno continuare a farlo, come accade ora, su base volontaria ed è probabile che questi colloqui continueranno ad essere svolti nelle loro sedi esterne”.
L’Assessore Marrone, invece, prevedeva la presenza di una “Stanza dell’Ascolto” all’interno delle strutture ove si praticano gli aborti per permettere alle mamme di poter pensare se l’uccisione del bimbo nel grembo era davvero la scelta giusta da compiere.
Sicuramente la vicenda terrà banco per un bel po’ di tempo anche perché a giugno ci saranno le Elezioni Regionali del Piemonte e le Elezioni Europee. I torinesi saranno chiamati alle urne per espletare il loro diritto al voto: la vicenda del dottor Viale influenzerà la loro crocetta nell’urna?
A prescindere dalla sua colpevolezza in questo contesto, Viale è e continua ad essere una persona disgustosa