Stranieri che si suicidano in carcere fanno “perdere il sonno” ai Radicali.
Su uno degli ultimi rapporti presentati da “Antigone” si torna a parlare – in modo retorico e ideologico – del fenomeno dei suicidi in carcere.
Nel dossier di cui siamo a parlare si dice che tra gli ultimi suicidi “le persone di origine straniera erano 42“.
Interessante vedere come si debba subito sottolineare che gli stranieri – che non sono in carcere per villeggiatura, ma perché criminali – sono “vittime” del nostro sistema carcerario.
Gli attivisti di “Antigone”, continuano: “Tenendo conto che la percentuale di stranieri in carcere è ad oggi leggermente inferiore a un terzo della popolazione detenuta totale (31,3%), ciò implica che il tasso di suicidi è significativamente maggiore nelle persone detenute di origine straniera rispetto agli italiani“.
La notizia quale sarebbe?
Se l’Italia fosse una Nazione seria, e degna di appartenere al G7, non ci sarebbero così tanti stranieri in carcere, a carico dei pubblici contribuenti italiani.
È mai possibile che in area radicale non si possa dire che chi è in carcere vi è perché criminale e delinquente?
Perché si deve fare inutile e stucchevole retorica per giustificare quanto costoro hanno commesso, e far passare il Ministero della Giustizia per aguzzino?
Poniamo questa domanda dal momento che il Tesoriere di “Radicali Italiani“, Filippo Blengino, in questi giorni, si è recato al Carcere “Lorusso-Cutugno” di Torino per visitare la struttura.
Come sempre il radicale cuneese ha colto l’occasione per attaccare il Governo Meloni che egli non riesce proprio a digerire. Per i Radicali perdere le elezioni è la norma ma accettarlo è assai duro.
In una nota stampa, postuma alla visita, Blengino ha detto: “in questo carcere si riscontra una palese violazione dei diritti umani. Per questi motivi, denunceremo nuovamente il Ministro Nordio per tortura“.
Sarà interessante capire quale Procura della Repubblica darà seguito alle numerose denunce di Filippo Blengino al Ministro Carlo Nordio.
L’accusa di “tortura” ad un Ministro della Repubblica non ha senso alcuno visto che egli è amministratore pro-tempore del Dicastero e che non va in carcere a maltrattare (sempre che questo avvenga) i detenuti per rendere complessa la loro permanenza.
In carcere c’è sovraffollamento non per colpa dello Stato ma per via dei troppi immigrati che vengono nel nostro Paese con il solo scopo di delinquere e vivere di espedienti.
Se l’Italia rimandasse a casa loro il 31.3% dei detenuti stranieri, ora presenti nelle nostre carceri, non solo risolverebbe il problema del sovraffollamento ma darebbe un’educazione a tutti gli altri.
Per completezza di informazione, diciamo che dei 42 stranieri suicidati in carcere “19 persone provenivano dal Nord Africa (10 Marocco, 5 Tunisia, 3 Egitto, 1 Libia); 13 dall’Europa orientale (4 Ucraina, 2 Albania, 2 Romania, 1 Bosnia, 1 Macedonia, 1 Moldavia, 1 Russia, 1 Slovacchia); 3 dall’Asia centrale e meridionale (1 Afghanistan, 1 Bangladesh, 1 India); e 3 dal Sud America (1 Brasile, 1 Ecuador, 1 Peru)“.
“Civico 20 News” – a costo di risultare impopolare – si schiera con la Polizia Penitenziaria che viene vessata dalla popolazione detenuta un giorno sí e l’altro pure.
I Radicali giocano il loro ruolo retorico ed ideologico da oltre 50anni ma gli italiani non li premiano alle urne.
La storia lo insegna dal momento che alle Elezioni Politiche del 2022 “+Europa” non ha raggiunto il 3%, alle Elezioni Europee 2024 “+Europa” non ha raggiunto il 4% e alle ultime Elezioni Amministrative di Cuneo del 2022 Filippo Blengino, candidato nelle file del “Partito Democratico” non è stato eletto.
L’accanimento che “Radicali Italiani” ha per il tema carceri quando al Governo vi è la Destra è palese e lampante. La politica dovrebbe occuparsi maggiormente delle persone oneste, delle vittime, e non tanto dei delinquenti e dei carnefici.
La retorica e le argomentazioni amene non interessano gli italiani onesti e per bene.
Si comincia ad averne abbastanza di mistificazioni radicali. E sarebbe facile risolvere il problema dell’ affollamento: MANDARE GLI STRANIERI CRIMINALI A SCONTARE LA PENA A CASA LORO! Ma perché ce li dobbiamo sciroppare tutti noi? Ormai per le strade si vedono solo stranieri che ti guardano con fare strafottente e arrogante. Venite sotto casa mia dove c’è la fermata dell’autobus che porta nella città vicina: non si può uscire di casa senza scavalcare ragazzi sdraiati a terra dove mangiano, bevono e lasciano rifiuti e fanno pure la pipì sotto i portici dove passano le persone, bambini e animali. È un porcile insopportabile ed è così ovunque
Considerazioni vere e tangibili.
Ci sono zone delle nostre città dove ormai sembra quasi di essere a Lampedusa o a Borgo Mezzanone.
letto, ben esposto e condiviso problema che viene vergognosamente cavalcato da un’opposizione che bazzica nel torbido e nel drammatico pur di alzare la tensione. A suo tempo, quand’ero in buona salute ho frequentato per un anno le carceri “Le nuove” di Torino… In qualità di professore. Sono venuto a contatto sia di detenuti che di guardie carcerarie (pessimo mestiere). Era il 1984 e già il clima era pesante. La marea degli stranieri era in divenire, non oso pensare la realtà attuale. Un fenomeno di violenza che dilaga anche all’esterno, all’interno degli ospedali, dei pronto soccorso (sono in contatto con molti operatori), dove le aggressioni sono quotidiane. M. Ruffino ha detto tutto in poche parole. Servirebbe un tavolo comune e non una posizione “a prescindere” che sta danneggiando il nostro Paese. Questo & tanto d’altro…