
Stati Uniti d’Europa per il Piemonte si ferma al 2.43%. Magra figura per i figli di Emma Bonino.
Lo scorso fine settimana i Piemontesi si sono recati ai seggi per scegliere i propri rappresentanti in Regione Piemonte.
Esattamente come per le Elezioni Europee, l’accozzaglia politica denominata “Stati Uniti d’Europa per il Piemonte”, non ha raggiunto la soglia di sbarramento fermandosi ad un misero 2.43%, pari a 40.223 preferenze, ed ottenendo un solo seggio nel prossimo Consiglio Regionale del Piemonte.
Analizzando le diverse circoscrizioni abbiamo notato una disomogeneità abbastanza significativa.

Nella circoscrizione del Verbano-Cusio-Ossola la lista che si ispira ad Emma Bonino ha ottenuto il 2.85%, pari a 1.728 preferenze; nella circoscrizione di Vercelli ha ottenuto il 2.60%, pari a 1.687 preferenze; nella circoscrizione di Novara ha ottenuto il 2.37%, pari a 3.405 preferenze; nella circoscrizione di Biella ha ottenuto il 2.91%, pari a 2.061 preferenze; nella circoscrizione di Asti ha ottenuto l’1.81%, pari a 1.433 preferenze; nella circoscrizione di Alessandria ha ottenuto il 2.25%, pari a 3.648 preferenze, nella circoscrizione di Cuneo ha ottenuto l’1.82%, pari a 4.368 preferenze.
L’unica circoscrizione in cui “Stati Uniti d’Europa per il Piemonte” ha eletto un consigliere è quella di Torino dove, pur con un magro 2.63%, pari a 21.893 preferenze, è risultata eletta Vittoria Nallo, in quota “Italia Viva”.
Il neo-Consigliere Nallo ha ricevuto 1.145 preferenze nominali, poche ma bastevoli per entrare in Consiglio Regionale.
Il Coordinatore regionale di “+Europa”, Flavio Martino, noto per essere il figlio del defunto Onorevole Leopoldo Attilio Martino, “Partito Comunista Italiano”, candidato nella circoscrizione di Cuneo, ha ottenuto solo 213 preferenze nominali, venendo sorpassato da Alexandra Lucia Casu, Fabio Nicotra e Alice Depetro.
La tornata elettorale delle Regionali del Piemonte 2024 ha sottolineato come i figli politici di Emma Bonino siano assolutamente sgraditi all’elettorato che – già alle Elezioni Regionali del 2019 – diede alla lista “+Europa Sì TAV” un magro 1.82%, pari a 34.993 preferenze.
Nel 2019 i figli politici della Bonino sostenevano il candidato di Sinistra, Sergio Chiamparino, e questa volta la candidata di Sinistra, Giovanna Pentenero detta “Gianna”.

Cambiano i candidati, cambiano gli elettori, ma il risultato non cambia: i Radicali e le loro idee piacciono sempre poco ai piemontesi che – forti della loro tradizione cattolica e sociale – non vogliono aprire la strada alla Lobby LGBT, all’Utero in Affitto, alla compravendita dei gameti e alla legalizzazione delle droghe.
“Civico 20 News” queste cose le dice da anni e, spesso, si è sentito dire che sono semplici espressioni di un’opinione discutibile. Lo spoglio delle schede non solo ha dato ragione al nostro giornale ma – in modo assolutamente indiscutibile – ha dato un valore percentuale al pensiero radicale.
In Piemonte le idee di Marco Pannella, Adele Faccio, Adelaide Aglietta, Emma Bonino, Alessandro Cecchi Paone e Riccardo Magi valgono meno del 2.50%.
Infatti, “Stati Uniti d’Europa per il Piemonte” – nonostante l’endorsement di “Italia Viva” e di Matteo Renzi – si è fermato al 2.43%.
Sicuramente affronteremo ancora il tema con la certezza che i Radicali torneranno a far parlare di loro, pur essendo politicamente irrilevanti alle urne.
Concordo con la tua conclusione. Gli italiani in generale e i piemontesi in particolare sono da sempre illiberali e chiusi a qualsiasi miglioramento.