L’Onorevole Riccardo Magi usa una discutibile “Relazione della Commissione europea sullo stato di diritto dell’UE e sulla libertà di informazione” per attaccare il Presidente del Consiglio.
In questo caldo clima che stanca e sfinisce le sinapsi l’Onorevole Riccardo Magi, “+Europa”, ha preso la “palla al balzo” per attaccare il Governo Italiano, fingendosi “paladino” dei giornalisti.
Poco prima dell’ora di cena, nel pieno della calura, alle 18:58, il Segretario di “+Europa” ha scritto: “L’indipendenza del giornalismo italiano e lo stato di diritto sono a rischio. A dirlo è la Relazione della Commissione europea sullo stato di diritto dell’UE e sulla libertà di informazione. Ma, per la nostra Premier, ormai anche i documenti redatti dalle istituzioni europee sono solo ‘fake news’”.
Parole sconclusionate che mostrano solamente quanto in “area radicale” vi sia inconsistenza politica, condita da un profondo senso di impotenza rispetto ad una Maggioranza di Governo che non manifesta segni di cedimento.
L’improvvisa difesa dei giornalisti fatta dall’Onorevole Magi è una manifestazione, pure malcelata, di utilizzare un fatto di politica recente per attaccare Giorgia Meloni, “Fratelli d’Italia”, e l’Esecutivo di Destra che gli italiani hanno democraticamente scelto nel 2022.
Secondo il figlio politico di Emma Bonino, “il tema della protezione delle fonti e del segreto professionale e gli innumerevoli casi in cui ministri dell’attuale governo e addirittura la Premier stessa hanno sporto denuncia per diffamazione nei confronti di giornalisti che svolgevano il proprio lavoro” sarebbero segno di preoccupazione.
All’Onorevole Magi, da giornalisti, diciamo che ogni cittadino italiano ha il diritto di sporgere denuncia per diffamazione se ritiene di esser stato leso dalle dichiarazioni di qualcuno, anche se questi è un giornalista.
Il Presidente del Consiglio e i suoi Ministri hanno, in quanto cittadini italiani, questo diritto e, se lo ritengono, fanno bene ad esercitarlo. Cosa preoccupa i Radicali di “+Europa”? Hanno forse paura che qualche giornalista affine a loro possa subire un processo per diffamazione?
Evidentemente il livore che alberga nelle stanze della Sinistra (che odia la Meloni) è accecante ed è probabilmente per questo che l’Onorevole Magi persevera: “Messa all’angolo Giorgia Meloni fa quello che le riesce meglio: la vittima. Scrive una lettera alla Presidente Von der Leyen per lamentare ‘l’uso politico e distorto del documento nel tentativo di attaccare il Governo italiano’”.
Anche in questo caso corre l’obbligo di informare l’Onorevole Magi che il Presidente del Consiglio di un Paese membro dell’UE ha tutto il diritto di lamentare la redazione e diffusione di un documento volto a colpire la legittima posizione di una Nazione rispetto alla sua gestione interna.
Non si capisce mai bene con quale diritto la Commissione europea possa “sputare sentenze” sull’altrui operato quando durante il periodo pandemico 2020-2022 sono stati asfaltati medici, farmacisti, scienziati, ricercatori, premi Nobel, … solo perché non d’accordo con la tecnocrazia di Bruxelles.
Al tempo stesso non si comprende come l’Onorevole Riccardo Magi possa dire che Giorgia Meloni “in pochi mesi è passata da voler cambiare l’Europa a mettere il nostro Paese in ridicolo e ai margini dell’Unione”.
Affermazioni che non si possono assolutamente provare e che l’Onorevole Magi può fare in quanto – in qualità di parlamentare – gode dell’immunità rispetto alle affermazioni che fa in continuazione, a mo’ di gettoniera.
Ad esser sinceri, molti nostri lettori si sono sì sentiti “in ridicolo e ai margini dell’Unione” ma non quando ha parlato Giorgia Meloni.
L’imbarazzo e la vergogna hanno colpito molti italiani quando l’Onorevole Riccardo Magi è andato in Albania, il 5 giugno 2024, per contestare Giorgia Meloni e cercare di buttare “in caciara” il Protocollo Roma-Tirana sull’accoglienza dei troppi migranti che si mettono in mare per venire in Italia.
In tale occasione la Sicurezza posta in essere dal Governo Albanese “ha strattonato” l’Onorevole Magi “fuori dal centro di Shenjing”. Atto che ha fatto parlare tutto il mainstream dell’informazione antigovernativo ma che non ha sottolineato abbastanza come un Parlamentare della Repubblica si sia reso “macchiettistico” con il suo cartello “No alla Guantanamo italiana”.
I Radicali – sin da quando vi era ancora Marco Pannella – si sono contraddistinti per le loro iniziative sopra le righe, prive di sostanza e di fondamento politico. Il fatto che alle tornate elettorali degli ultimi anni non abbiano mai raggiunto la soglia di sbarramento la dice lunga.
Bisogna notare che anche alle ultime Elezioni Europee dell’8 e 9 giugno scorsi il partito di cui Riccardo Magi è Segretario politico, “Stati Uniti d’Europa”, ha fatto una figuraccia con il 3.78%, subendo una sonora mazzolata da “Fratelli d’Italia” che, invece, ha ottenuto un plateale 28.75%.
Prima di attaccare un Governo che – in Europa – ha un consenso del 47.3% (“Fratelli d’Italia” + “Forza Italia – Noi Moderati” + “Lega”) bisognerebbe prendere atto delle risultanze acclarate.
Sicuramente torneremo a trattare il tema perché l’Onorevole Magi è uno che spesso si lascia prendere dall’emotività e dice cose che si possono senz’altro opinare.
Nel frattempo sarebbe opportuno che il Segretario politico di “+Europa” lasciasse stare i giornalisti e facesse la sua guerra alla Meloni parlando di argomenti reali e tangibili. I giornalisti hanno le loro Associazioni Sindacali e si sanno difendere da soli.
Riassumendo, + Europa attraverso il genio di Magi e la benedizione di Emma esprime un livore, un’invidia, una rabbia feroce per essere praticamente all’angolo, al punto d’attaccarsi alla libertà di d’espressione dei giornalisti, a loro avviso molto limitati, e a cercare di farsi loro paladini. Dovrebbero però farsi paladini della verità, perché i giornalisti della loro parte sono espertissimi nel non dirla, anzi, con grande libertà d’espressione, raccontano un sacco di balle per sistema
Purtroppo in “area radicale” hanno perso il senso della realtà, sempre che lo abbiano mai avuto.
Pagliacciate a gogò fatte negli anni li hanno delegittimati e, dulcis in fundo, ormai non vengono eletti manco più per amministrare un condominio.
Entrano nei Palazzi solo grazie a grottesche coalizioni cui aderiscono ogni volta.
Fossimo in un regime pericoloso per la stampa quella “ciofeca” di “Radio Radicale” sarebbe già scomparsa.