
Teorie di Genere e Queer nelle università? Antonio Brandi, “Pro Vita & Famiglia”, si appella al Ministro Bernini.
“Civico 20 News”, com’è ormai noto ai suoi lettori, ha una grande stima per la famiglia che Papa Giovanni Paolo II definì così: “comunità di persone, la più piccola cellula sociale, e come tale istituzione fondamentale per la vita di ogni società”.
Abbiamo spesso parlato di questa importante “istituzione fondamentale per la vita di ogni società” e oggi, con l’aiuto del Presidente dell’Associazione “Pro Vita & Famiglia”, Antonio Brandi, affrontiamo una minaccia rivolta alla famiglia tradizionale da parte della solita Lobby LGBT.
Il Presidente di “Pro Vita & Famiglia” tiene a far sapere che “è inconcepibile che un’Università Statale, come quella di Sassari, dunque finanziata con i soldi dei contribuenti, abbia un corso su “Teorie di Genere e Queer”, come quello tenuto dal professor Federico Zappino, filosofo di estrema sinistra, che non maschera di essere un attivista Lgbtqia+”.
Quando abbiamo ricevuto il comunicato stampa faticavamo a credere a quanto letto. Veramente un’Università dello Stato tiene un corso per formare studenti alle “Teorie di Genere e Queer”?
A quanto pare sì.
Non a caso, Antonio Brandi incalza dicendo che il professor Zappino, “ha ammesso – difendendola – l’esistenza della teoria gender all’interno di università e scuole. Ancor più grave è che tra i libri da acquistare per prepararsi all’esame vengano indicati non solo alcuni testi dello stesso Zappino ma anche di Mario Mieli, uno dei “padri” del movimento Lgbt italiano che nei suoi scritti esalta la pedofilia e scrive: ‘Possiamo amare i bambini, possiamo fare l’amore con loro’”.
A leggere certe cose viene la pelle d’oca.
Come si può, in un pubblico ateneo, sponsorizzare opere scritte da Mario Mieli, controverso personaggio del panorama LGBT che, come ben sottolineato, nei suoi scritti ha giustificato ed esaltato la pedofilia?
Questa domanda va rivolta al Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, “Forza Italia”. A lei il Presidente e la direzione di “Pro Vita & Famiglia” chiedono “un accertamento sulla scientificità di questo corso” in quanto “dopo questo caso e quello dell’Università di Roma Tre con il “laboratorio per bambini trans” è ora di bloccare la deriva gender che vuole trasformare gli Atenei italiani in campi di sperimentazione sociale di massa”.
Tantissime famiglie italiane, tra le quali molte nostre lettrici, si dicono preoccupate per il futuro dei loro figli e dei loro nipoti. Dove arriveremo con tali derive perverse?
Come giornalisti – inquirenti della Verità – non possiamo non citare il fatto che – come affermò Papa Benedetto XVI nel 2019 – “la pedofilia è stata considerata ‘come permessa’ e anche ‘conveniente’” a partire dagli anni ’60, con l’avvento della cosiddetta “rivoluzione sessuale”.
Ecco perché, con l’Enciclica “Veritaris Splendor” circa alcune questioni fondamentali dell’insegnamento morale della Chiesa, Papa Giovanni Paolo II, nel lontano 1993, scriveva: “Si devono anche ricordare alcune interpretazioni abusive dell’indagine scientifica a livello antropologico. Traendo argomento dalla grande varietà dei costumi, delle abitudini e delle istituzioni presenti nell’umanità, si conclude, se non sempre con la negazione dei valori umani universali, almeno con una concezione relativistica della morale”.
Giovanni Paolo II, arguto filosofo e fine studioso del pensiero umano, non ha mai avuto dubbi: piegarsi alle logiche del mondo indebolisce le verità fondamentali e relativizza la morale, portandola ad accettare qualsiasi tipo di umana perversione.
Questo non è possibile e, tanto l’Università degli Studi di Sassari, quanto il professor Federico Zappino, dovrebbero sapere che “ci sono azioni che non possono mai diventare buone”: la pedofilia è una di queste!
La preoccupazione di Antonio Brandi, dell’Associazione “Pro Vita & Famiglia”, e di tante famiglie, dunque, si somma a quella di migliaia di contribuenti italiani che non vogliono in alcun modo finanziare, con le loro tasse, corsi come quello su “Teorie di Genere e Queer”, tenuto dal professor Zappino.
Chi desidera spargere tali teorie è liberissimo di farlo ma non in Università dello Stato, mantenute e foraggiate dal pubblico contribuente.
Che fine ha fatto il principio dell’insegnamento serio e comprovato da studi scientifici internazionali, universalmente riconosciuti?
Data la delicatezza dell’argomento, ci riserviamo di tornare sul tema.
Vogliono arrivare alla legalizzazione della pedofilia poveri bambini….il fine è quello!!
Distruggere le nuove generazioni!!
Questo è un vergognoso complotto! Questi sono i complotti pericolosi per l’umanità, insieme ai vaccini non vaccini che distruggono la salute. E tutto fa capo al deep state che non è altro che il cancro della massoneria che ha invaso il mondo intero con le sue metastasi