Dalla Destra di Governo importanti provvedimenti rivolti alle mamme lavoratrici.
Dopo la vittoria di Marco Marsilio alle Elezioni Regionali d’Abruzzo è bene parlare degli interventi che il Governo di Destra, guidato da Giorgia Meloni, sta portando avanti a sostegno delle donne.
Innanzitutto, checché ne dicano le attiviste del collettivo “Non Una di Meno”, è stato promosso un codice di autodisciplina per le imprese, ad adesione volontaria e privo di oneri burocratici, per favorire l’ingresso e la permanenza delle donne nel mondo del lavoro.
Un passo importante compiuto da un Governo che – specialmente da Sinistra – è stato definito più volte figlio del “patriarcato”.
Il Governo ha operato in maniera tale da rimuovere tutti quegli ostacoli che fanno percepire la maternità come qualcosa di penalizzante in termini professionali.
Da decenni in Italia si diceva che bisognava metter mano ai Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro per mettere le donne in condizioni di potersi affermare anche a livello professionale.
Per fare ciò – fanno sapere da “Fratelli d’Italia” – “è stato incrementato di 6.5 milioni di euro il fondo di garanzia per le Piccole e Medie Imprese dedicato alle imprese femminili”.
Un bel gruzzolo che aiuterà le imprese a vocazione femminile ad affermarsi in un mercato produttivo ancora a maggioranza maschile.
Di importantissimo – e innovativo – valore il cosiddetto “Bonus Mamme”.
Sempre dall’Ufficio Stampa di “Fratelli d’Italia” informano che “nella Legge di Bilancio 2024, è stata inserita la decontribuzione fino a 3.000 euro annui per le madri dipendenti dal secondo figlio in su”.
Un gesto concreto per incentivare la natalità in un Paese che ormai è a crescita zero e – se continua con questa tendenza – fra poco meno di trent’anni sembrerà una penisola geriatrica.
Nonostante le critiche provenienti da Elly Schlein, Chiara Gribaudo, Alessia Morani, “Partito Democratico” e da Emma Bonino, Riccardo Magi, “+Europa”, questo provvedimento piace alle donne italiane.
Ottenerne i benefici non è neppure troppo complicato.
La decontribuzione può essere richiesta al proprio datore di lavoro, fino al decimo anno di età del figlio più piccolo per le madri con due figli, e fino al diciottesimo anno di età del figlio più piccolo per le madri con almeno tre figli.
Questo provvedimento è la soluzione al problema della denatalità? Certamente no ma, sicuramente, è un buon inizio per invertire la tendenza.
Un altro importante tassello a favore delle donne che vogliono lavorare, delle aziende che vogliono assumere e delle famiglie è lo sgravio fiscale per chi assume madri lavoratrici.
Questo ennesimo strumento previdenziale consiste in uno sgravio fiscale maggiorato per gli imprenditori che incrementano il tasso di occupazione nell’impresa assumendo madri di almeno due figli minorenni.
In un Paese in cui le donne dicono di dover scegliere tra essere madri o essere lavoratrici, questa carrellata di interventi nel mondo del lavoro per garantire ed aumentare la parità di genere non è trascurabile.
I risultati derivanti da queste politiche si potranno vedere già a partire dal secondo semestre del 2025.
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando alle donne ha detto: “Siamo consapevoli che ci sono ancora sfide da affrontare e continueremo a lavorare con determinazione per garantire alle donne un futuro migliore, senza dover scegliere tra vita e lavoro”.
Noi, come sempre, monitoreremo l’andamento, seguiremo l’evoluzione della situazione e vi informeremo non appena vi saranno numeri significativi da commentare.
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Il bonus mamme con relativa de contribuzione è una buona cosa, ma il reddito di maternità per le donne senza lavoro o con stipendio misero è un vero e proprio riconoscimento del lavoro della madre come equivalente agli altri; del resto nessun altro lavoro richiede un impegno h24 come la madre. Se la piantassimo di buttare soldi nelle guerre degli altri, ce ne avanzerebbero di soldi!!! E un terzo di essi sarebbe sufficiente per dare il reddito di maternità e combattere il gelo delle culle vuote.( Popolo della Famiglia- prov. Cuneo)