
La “Lega”, per impegno di Massimiliano Romeo, prepara una serie di emendamenti contro l’utero in affitto.
Il Parlamento, dopo il duro periodo di campagna elettorale delle Europee 2024, è tornato a parlare dell’orrida pratica dell’utero in affitto.
Il partito di Giorgia Meloni, “Fratelli d’Italia“, è tornato a voler sottolineare la necessità di punire la “maternità surrogata”, anche se praticata all’estero.

La “Lega” di Matteo Salvini, per impegno diretto di Massimiliano Romeo, ha presentato ben due emendamenti – che richiamano il DdL Romeo del 2023 – nei quali chiede inasprimento delle pene per chi ricorre all’utero in affitto.
Secondo Massimiliano Romeo, infatti, si devono punire gli acquirenti di bambini con “reclusione da 4 a 10 anni e una multa da 600 mila a 2 milioni di euro“.
Al contempo, secondo la “Lega”, è necessario “punire il pubblico ufficiale che registra i figli nati” dall’orrida pratica dell’utero in affitto.
Questi emendamenti, e l’intero iter della Legge, sono al vaglio della Commissione Giustizia del Senato che vuole licenziare un testo preciso, inattaccabile e facilmente approvabile in Parlamento.
Ci si aspetta il solito e retorico ostruzionismo di Riccardo Magi, “+Europa“, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, “Alleanza Verdi e Sinistra“, Elly Schlein e Alessandro Zan, “Partito Democratico“.
Matteo Salvini e Giorgia Meloni, però, non sembrano intenzionati a trattare sul tema.
La Famiglia tradizionale è una e una sola: non esistono surrogati, alternative o “scimmiottamenti” di sorta.
“Civico 20 News” ha sentito diversi suoi lettori che hanno ampiamente elogiato l’impegno di Massimiliano Romeo e della “Lega” per contrastare le ideologie perniciose e devastanti di una sinistra prona alle Lobby LGBT.
La battaglia si farà lunga ed incandescente ma siamo certi che i parlamentari della “Lega” difenderanno gli interessi e gli ideali di quel mezzo milione di italiani che ha votato contro “Il mondo al contrario” denunciato dal Generale Vannacci.
Noi, come sempre, ci riserviamo di tornare sul tema.
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