La NATO soffia sul fuoco del conflitto. Gli italiani vorrebbero neutralità.
Dallo Stato Maggiore dell’Esercito Italiano ci fanno sapere che il 9 agosto scorso la Brigata Alpina “Julia” ha ceduto il passo della Missione NATO “eVA-enhanced Vigilance Activity” alla Brigata Paracadutisti “Folgore”.
Detta missione è attiva nella Base Militare “Camp Croft” di Veszprem in Ungheria.
Fonti militari tengono a far sapere che “la Missione eVA è un’operazione di vigilanza e deterrenza lanciata dall’Alleanza Atlantica come risposta a potenziali minacce all’integrità degli spazi euro-atlantici, nell’ambito dell’impegno rafforzato NATO alla luce dell’aggressione russa all’Ucraina”.
La NATO, con tutta evidenza, ha “la coda di paglia” dal momento che la Federazione Russa ha dovuto dar vita all’azione militare contro l’Ucraina proprio a causa dell’atteggiamento che gli Stati Uniti d’America e la NATO hanno posto in essere contro la Russia di Vladimir Putin. L’Ucraina di Volodymyr Zelensky si è prestata a fare una “guerra per procura” ed ora ne sta facendo le spese.
Dal Comando Generale della NATO ribadiscono come l’Alleanza Atlantica abbia “istituito quattro nuovi gruppi tattici multinazionali che si aggiungono ai quattro già esistenti nelle repubbliche baltiche (Lettonia, Polonia, Estonia e Lituania), guidato dalle forze dei Paesi ospitanti (Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia)”.
La Brigata Alpina “Julia” aveva preso il comando della Missione nel febbraio del 2023. All’interno della Base Militare operano anche Croazia, Stati Uniti d’America e Ungheria che, come deciso dalla NATO, sono alle dipendenze del Contingente Italiano.
Fonti della Difesa italiana hanno tenuto a specificare come “nel corso di questi mesi i reparti della Julia hanno condotto numerose attività di esercitazione, tra cui la “Brave Warrior” che ha visto schierati oltre mille uomini e più di 300 mezzi, la “Ardent Ground” e la “JTAC week””.
Molti cittadini, nostri lettori, sono preoccupati dalla deriva che la questione geopolitica dell’Est-Europa sta prendendo. L’invio della Brigata Paracadutisti “Folgore”, eccellenza della nostra Forza Armata, lascia intendere come nelle “stanze dei bottoni” abbiano capito che la pazienza di Putin stia finendo.
Il sostegno che l’Italia sta dando all’Ucraina non sta producendo alcun vantaggio. Ad oggi gli italiani stanno pagando il gas naturale a prezzi folli, hanno dovuto far fronte al caro carburanti, grano, olio e cereali. Tutto questo perché?
Nel settembre 2022 gli italiani votarono in modo massiccio il Centrodestra, guidato da Giorgia Meloni, nella speranza che si cambiasse passo rispetto al Governo Draghi. Ad oggi, per lo meno sulla vicenda Ucraina, non è così.
Gli italiani avranno ancora pazienza? Alle Elezioni Europee 2024 sosterranno ancora questa coalizione?
Matteo Salvini e la “Lega” hanno più volte pungolato il Presidente del Consiglio e il suo Ministro della Difesa, Guido Crosetto, sul fatto che il sostegno all’Ucraina non è ben accolto dall’elettorato di Centrodestra.
Questo punto di vista del leader del Carroccio, poi, è supportato dal crescere del “Movimento di Orvieto” messo in campo da Gianni Alemanno che, sulla questione Ucraina, ha detto: “Noi vogliamo porre l’attenzione di tutta la politica sul tema fondamentale della guerra e vogliamo sostanzialmente che l’Italia cambi posizione: da oltranzista nella guerra ad una posizione di neutralità”.
Salvini e i militanti della “Lega” sanno bene che solo la neutralità nel conflitto fra Federazione Russa e Ucraina potrà portare alla fine delle azioni belliche. Continuare a foraggiare il Governo di Kyev non fa che alimentare la guerra.
Ora che anche Gianni Alemanno e i suoi sodali stanno postulando questa tesi “Fratelli d’Italia” e “Forza Italia” dovranno tenerne conto.
Noi, come sempre facciamo, monitoreremo la situazione e vi terremo informati.