La DIGOS della Capitale procede contro chi ha commemorato due defunti con un saluto romano. Il Presidente del Senato pare non essere totalmente d’accordo.
Mentre in Ucraina c’è un conflitto che perdura ormai da oltre due anni, nella Striscia di Gaza l’organizzazione terroristica islamica “Hamas” compie atrocità enormi, l’Iran minaccia di cancellare Israele dal pianeta, … la Direzione investigazioni generali e operazioni speciali (DIGOS) della Questura di Roma denuncia 12 italiani, “colpevoli” di aver fatto il saluto romano alla Commemorazione per i fratelli Mattei.
La redazione di “RaiNews” tiene a narrare che “nel corso della commemorazione regolarmente preavvisata, che si è svolta nel pomeriggio del 16 aprile sul luogo dell’eccidio, al momento della chiamata del cosiddetto “Presente” alcuni dei partecipanti hanno effettuato il cosiddetto saluto romano, tenendo il braccio destro teso verso l’alto”.
Sono anni che chi fa cronaca si trova a dover raccontare di simili indagini poste in essere dalla DIGOS o dalla Procura della Repubblica.
Parimenti, sono anni che si riportano notizie di assoluzioni emesse da Tribunali che – sulla scia della Suprema Corte di Cassazione – dicono che, se non c’è volontà ed intenzione di ricostituire il disciolto Partito Nazionale Fascista, il saluto romano non costituisce reato.
Luca Fazzo de “Il Giornale”, in un articolo dal titolo: “Assolto il saluto romano. Ma solo nelle celebrazioni”, del 19 gennaio 2024, scrive: “la Cassazione annulla le condanne degli otto estremisti milanesi che dopo essere stati assolti in primo grado erano stati condannati in appello, ennesima prova dell’incertezza giuridica che avvolge tutta la materia”.
Moltissimi nostri lettori si chiedono come sia possibile che uno Stato civile e democratico possa condannare una forma di saluto, tesa a rendere onore e memoria a qualcuno che non c’è più e che – in modo del tutto legittimo – si ispirava ad ideali ormai defunti.
Proprio per questo, Fazzo insiste nel dire che “la Cassazione esclude la applicazione della legge Mancino nonostante si trattasse di dirigenti di organizzazioni di estrema destra”.
Sulla questione è intervenuto anche il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, “Fratelli d’Italia”, che ha dichiarato: “La decisione della Cassazione si commenta da sola”.
Evidentemente dal DIGOS della Capitale ritiene che le valutazioni della Suprema Corte di Cassazione siano bypassabili e, dunque, procede a denunciare 12 persone per aver effettuato un pacifico saluto romano alla Commemorazione della morte di Stefano e Virgilio Mattei, figli dell’ex Segretario della Sezione del “Movimento Sociale Italiano” di Roma Primavalle.
In tanti si sono chiesti se non sia il caso di monitorare persone e organizzazioni più pericolose che, specialmente da quando sono iniziate le tensioni nei territori palestinesi, hanno aizzato i giovani contro le Forze dell’Ordine a Pisa, Milano e, solo pochi giorni fa, sotto al Rettorato dell’Università “La Sapienza” di Roma.
Secondo i giornalisti della RAI i denunciati apparterrebbero, “per la maggior parte, a formazioni politiche dell’estrema destra romana, tra cui ex attivisti, noti militanti e nuove leve di Forza Nuova”.
Com’è accaduto in decine di altre analoghe occasioni, sicuramente il Segretario Nazionale di “Forza Nuova”, Roberto Fiore, darà mandato ai suoi legali affinché tutelino i denunciati nelle sedi giudiziarie.
Il Tribunale di Roma darà ascolto alla sentenza della Suprema Corte di Cassazione – che per sua natura fa giurisprudenza – o interpreterà in modo difforme l’accaduto?
Con tutti i guai che ci sono sulla faccia della terra, devono proprio attaccarsi a cose che non hanno nulla di pericoloso? Se vogliono fare il saluto romano lo facciano che c’importa? Preoccupiamoci piuttosto dei saluti ad Allah che si allargano a macchia d’olio finché non ci soffocheranno!!! Questo è il vero pericolo! Il fascismo è FINITO!!!!!