
Torniamo a parlare di Cuneo e delle opere discutibili realizzate con i Fondi PNRR.
Nei mesi scorsi “Civico 20 News” – come sempre unica voce fuori dal coro – si era occupato della grande quantità di denari spesi dall’Amministrazione a guida PD per un discutibile progetto ciclabile in Via Sobrero, Via Bongiovanni.
Oggi, torniamo sul tema per dire che Giovedì 23 maggio 2024 si è tenuta “l’inaugurazione del nuovo passaggio pedonale e dei collegamenti ciclabili con una mattina dedicata agli studenti della scuola secondaria di primo grado ‘Leonardo Da Vinci’”.
Si è iniziato con un momento tra le ore 7.30 e le 8.00 con l’iniziativa “Bike to School” in collaborazione con la FIAB Cuneo. Nei giorni precedenti l’evento, il Settore Ambiente e Mobilità, PNRR, Pianificazione territoriale e strategica del Comune di Cuneo aveva scritto: “Tutti gli studenti che si recheranno a scuola in bicicletta riceveranno in omaggio una serie di gadget legati ai temi della mobilità ciclistica. All’ingresso dell’Istituto si terra un breve momento istituzionale con i saluti dell’Amministrazione comunale, della Dirigente Scolastica alla presenza di studenti ed insegnanti”.
Interessante vedere come la Giunta Manassero si dia tanto da fare per fare propaganda ambientalista ma poi, quando interpellata sull’inquinamento, sull’abbandono di rifiuti e sul mancato rispetto delle norme di civica convivenza, faccia orecchie da mercante.
I cittadini cuneesi, specie i residenti del Quartiere Gramsci, in cui l’opera è stata realizzata, non sono tutti d’accordo con la Dem Manassero ed, infatti, sulla Pagina Facebook Ufficiale del Comune di Cuneo hanno scritto: “Ma quanti bambini in bici vedete in giro? Io nessuno. Gran macchinoni di mamme imbranatissime a guidarli, quello sì. Senza piste ciclabili sono sempre andato a scuola dalla prima media alla quinta liceo”.
Un altro cittadino, molto ferrato sulla questione della viabilità, ha invece commentato: “Un percorso fatto di pali, paletti e palettini in cui gli incroci stradali sono stati ristretti creando confusione e pericolo per automobilisti e ciclisti”.
Va altresì detto, affidandosi sempre ai commenti dei cuneesi, che è stata realizzata “una striscia di terra e cemento in un giardino pubblico (i cui giochi per bambini versano in stato di assoluto degrado) dove prima i bambini d’estate giocavano a calcetto”.
Ancora una volta, l’Amministrazione Comunale di Cuneo ha usato i soldi pubblici per realizzare un’opera inutile, discutibile e divisiva.
Abbiamo fatto una passeggiata tra le vie coinvolte dall’opera e siamo stati assolutamente travolti dalle lamentele e dai “mugugni” dei residenti che sono stanchi e stufi di essere Cittadini di Serie B rispetto alle “zone in” della città.
In Via Bongiovanni, angolo Via Sobrero, infatti, quando vi è l’entrata e l’uscita dei bambini dell’Asilo Galimberti e della Scuola Secondaria di Primo Grado “Leonardo Da Vinci”, le strisce pedonali sono sempre ostruite da SUV e autovetture di mamme, così tanto apprensive da non far fare 100 metri a piedi ai loro figli.
I residenti ci hanno detto: “Potessero entrerebbero nelle aule con le automobili!”.
Ciò che infastidisce gli abitanti di Cuneo Sud è che la Polizia Locale, seppur sia a conoscenza del problema, impiega il suo personale per far attraversare i bambini in Corso Galileo Ferraris, alla Scuola Elementare “Luigi Einaudi”, ma non fa verbali a quanti parcheggiano in modo selvaggio in Via Schiapparelli, Via Quintino Sella, Via Bongiovanni, Via Sobrero, Via Nasetta, …
Insomma, ancora una volta, vi sono Cittadini di Serie A e Cittadini di Serie B perché se un automobilista parcheggia fuori dagli stalli di sosta in Corso Santorre di Santarosa viene verbalizzato ma se lo fa nelle succitate vie, con la scusa di portare il figlio a scuola, la passa liscia.
Il Codice della Strada, per la natura dell’equità fra i cittadini, non fa “figli e figliastri”, pertanto, i residenti delle vie coinvolte dai parcheggi selvaggi attorno alle scuole desiderano che vi siano più controllo da parte della Polizia Locale e un maggior numero di sanzioni.
Sappiamo già che dall’Amministrazione si derubricherà la questione come “percezione di alcuni cittadini residenti” e non come una reale situazione seccante.
Dalla Giunta diranno, come hanno già fatto nel recente passato, che “non siamo uno Stato di polizia” e che “non possiamo mettere un poliziotto municipale dietro a ciascun cittadino non corretto”.
Il problema, però, permane e – in un modo o nell’altro – Patrizia Manassero e i suoi sodali lo dovranno affrontare. Se poi lo risolvessero anche, farebbero senz’altro cosa gradita.
In fondo i Cittadini Cuneesi pagano fior fior di “Addizionale Comunale” per mandare avanti il “carrozzone pubblico” di cui Manassero è a capo. Il minimo sarebbe che, chi amministra, facesse ciò per cui riceve lauti emolumenti pubblici.
Ci riserviamo di tornare sul tema per approfondirlo.