Importanti, ma non inattese notizie sull’uso disinvolto di guerra e aiuti internazionali richiesti da parte del presidente dell’Ucraina
Anche il più ingenuo e meno politicizzato degli italiani si è stufato nel vedere il volto truce del dittatore Zelensky che chiede insistentemente soldi e armamenti all’Europa e agli Stati Uniti. Nel mentre il medesimo italiano fa i conti sul peggioramento del suo potere di acquisto e sul peso dei costi energetici che coinvolge il suo tenore di vita, da quando dura questa guerra mai scalfita dai tentativi ragionati di accordo o anche di semplice e momentanea tregua avanzata da diversi Paesi, in primis dal Vaticano.
Ma il disappunto dell’italiano si tramuta in rabbia quando, da fonte europea apprende che il governo mendicante di Kiev sta progettando la costruzione sui Carpazi di una stazione di sport invernali al costo di circa 1,5 miliardi di euro. Scelta che dovrebbe essere insolita e inconcepibile se quel Paese fosse stremato davvero da guerra e debiti conseguenti.
Ma la lista delle incongruenze prosegue.
Corre voce dalla Spagna e dalla Francia, di un consolidato traffico di droga che parte dall’Africa verso la Spagna, con l’utilizzo di droni ucraini. Quelli che Zelensky continua a richiedere con insistenza a Europa e Stati Uniti per combattere contro i russi, ma evidentemente dirottati verso lidi più lucrosi. Tanto il comico ucraino, per sopperire alla bisogna, è maestro nel cercare per l’ennesima volta di commuovere i creduloni Paesi aderenti alla Nato
Sin dallo scorso anno, in rinomate località di vacanza italiane e francesi, sono state notate automobili costose, targate Ucraina con seducenti ragazze al seguito.
Sono i ricchi connazionali di Zelensky che grazie a traffici fiorenti, possono permettersi di svernare altrove al riparo da bombe e altre seccature, oltretutto in diletta compagnia.
Ma lo spirito turistico, non si limita all’esport, si cimenta pure nell’import.
Risulta infatti che gli agenti di viaggio Ucraini, per importi stracciati e inferiori ai trecento euro propongono e incentivano tour per i turisti europei, nelle zone vicine ai combattimenti, per far scoprire l’emozione del turismo di guerra.
Ma allora di che guerra stiamo parlando? E’ un gioco macabro rivestito da business?
Allora si capiscono finalmente le tante rigidità di Zelensky nei conforti di ogni possibil mediazione. Al prossimo arrivo di Trump sullo scenario mondiale, si scopriranno le carte? E cosa potrà emergere?
Intanto dai primi esiti delle elezioni parlamentari della Romania, paese confinate con l’Ucraina, ad uscire rafforzati nel futuro parlamento di Bucarest emergono i partiti dell’estrema destra. Circa il 30% dei deputati e senatori romeni apparteranno infatti ai tre partiti sovranisti che hanno superato la soglia di sbarramento, due di questi per la prima volta.
Nell’esito delle elezioni parlamentari, la guerra in Ucraina ha influito in modo importante sulle scelte dell’elettorato, con i discorsi dei partiti sovranisti, contro la guerra e contro il sostegno all’Ucraina che hanno influenzato una buona parte dell’elettorato.
Quando finirà il business per la banda Zelensky? E sino a quando la Nato continuerà a mantenere capricci così tanto onerosi?
Disamina perfetta