
Le opere del grande maestro bolognese e dei pittori della scena artistica felsinea tra il Cinquecento e il Seicento dialogano con i letterati dell’epoca, in una mostra allestita negli spazi del Salone degli Incamminati della Pinacoteca Nazionale di Bologna fino al 16 febbraio 2025
L’arte bolognese e la letteratura dell’epoca tra il Cinquecento e il Seicento viene proposta nella mostra, “La favola di Atlanta. Guido Reni e i poeti”, curata da Giulia Iseppi, Raffaella Morselli e Maria Luisa Pacelli, negli spazi degli Incamminati della Pinacoteca Nazionale di Bologna , fino al 16 febbraio 2025.
La mostra, promossa dal Ministero della Cultura, patrocinata da Regione Emilia-Romagna, Città Metropolitana e Comune di Bologna, realizzata con il contributo di Profilati SpA, Confcommercio –ASCOM , Federalberghi Bologna, Boutique Hotel il Guercino e Banca Bologna , si inserisce nel quadro degli studi su Guido Reni, a cui sono stati dedicate le recenti rassegne allo Städel Museum di Francoforte, alla galleria Borghese di Roma e al Museo del Prado di Madrid, che hanno restituito una nuova prospettiva sulla figura del grande maestro del Seicento bolognese: Guido Reni.
L’esposizione si pone come obiettivo non solo la restituzione della lettura di insieme di un fenomeno culturale importante per la storia della città di Bologna, ma anche la diffusione dei risultati degli studi recenti sull’argomento ; senza trascurare la valorizzazione della collezione della Pinacoteca, simbolo indiscusso della ricchezza del patrimonio locale.
Il fulcro dell’esposizione sono le due versioni del dipinto raffigurante “Atalanta e Ippone di Guido Reni”, provenienti : uno dal Museo di Capodimonte di Napoli, l’altro da Madrid il Prado, il soggetto riportato sulle tele è tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, la cui creazione centra il pieno rapporto fra l’artista e i letterati illustri del suo tempo, riconducendo la creazione al fervido ambiente intellettuale delle accademie.
La mostra è strutturata in quattro sezioni. Il percorso inizia con una introduzione della scena artistica e letteraria bolognese, illustrando l’Accademia dei Gelati e il ruolo di Agostino Carracci celebrato alla sua morte del 1603, come esempio di pittore intellettuale.
La seconda sezione è dedicata alle pitture dei letterati, che in alcuni casi furono grandi collezionisti e ai componenti che dedicarono alle opere e di loro proprietà. Vi è ad esempio un ritratto dipinto da Artemisia Gentileschi “Ritratto di cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro ( Andrea Barbazzi), l’opera di Ludovico Carracci ”Iole” proveniente dalla Fondazione Manodori di Reggio Emilia, “Giuditta con la testa di Oloferme” di Lavinia Fontana, prestata per l’occasione dalla Fondazione Davia Bargellini di Bologna.
La terza sezione getta uno sguardo al di là dei confini bolognesi , analizzando le accademie romane. Infine la quarta ed ultima sezione dedicata alla pittura di Guido Reni, mettendo in risalto uno dei capolavori eccelsi dell’artista conservato nella Pinacoteca di Bologna la “Strage degli Innocenti”, in cui Giovan Battista Marino dedicò nella Galeria del 1620, una descrizione poetica destinata a suggellarne la fortuna già presso i suoi contemporanei.
Nel progetto espositivo trovano spazio anche le opere di Giovan Andrea Sirani “Allegoria delle tre arti (Pittura, Musica e Poesia)”, Lionello Spada “Giuditta consegna alla servente la testa di Oloferne” e Giovan Giacomo Sementi “Amor vincit omia”.
La mostra è accompagnata da un catalogo riccamente illustrato, pubblicato da Silvana Editoriale, con testi di Giulia Iseppi e Raffaella Morselli.
Descrizione delle immagini:
Foto copertina catalogo, Guido Reni”Atalanta e Ippomene” 1622-1623, particolari, Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte
Foto 1Pittore Bolognese (su disegno di Agostino Carracci), insegna dell’Accademia dei Gelati 1588. Bologna, Collezioni Comunali d’Arte
Foto 2 Lodi di Signor Guido Reni, Bologna, per Nicolò Tebaldini, 1632 volume a stampa 235x174x22mm, Bologna, Biblioteca comunale dell’Archiginnasio
Foto 3 Guido Reni, “La strage degli Innocenti”, 1611 olio su tela 268×170 cm Bologna,Pinacoteca Nazionale
Foto 4 Lavinia Fontana, “Giuditta con la testa di Oloferne”, 1600 circa, olio su tela, 123x97cm . Bologna, Fondazione Opera Pia Davia Bargellini
Foto 5 Guido Reni, “Lucrezia, romana” , 1640-1641, olio su tela 98×73 cm. Bologna, Collezione d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
Foto 6 Ludovico Carracci “Iole” 1606-1607 oli su tela 80,5x63cm Fondazione cassa Risparmio di reggio Emilia Pietro Manodori
Foto 7 Guido Reni “Bacco e Arianna “, 1620 circa. Los Angeles County Museum of Art, Gift of Ahmanson Foundation (M.7963)
Foto 8 Guido Reni “Arianna” 1639-1640 olio su tela 220x150cm Bologna, Pinacoteca Nazionale(deposito a tempo indeterminate della Fondazione del Monte)
Le immagini che documentano il testo sono tratte dal catalogo della mostra:
“La favola di Atalanta. Guido Reni e i Poeti”, a cura di Giulia Iseppi, Raffaella Morselli e Maria Luisa Pacelli, Pinacoteca Nazionale di Bologna, via Belle Arti 56 Bologna, fino al 16 febbraio 2025, Orari dal martedì alla domenica ore 9.00 alle 19.00, lunedì chiuso. Informazioni centralino Tel. 051.42.09.41.
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