Per i commercialisti siamo ancora lontani dalla semplificazione
“Un fisco che non deve essere amico ma giusto. Sul tema della semplificazione si è visto davvero poco. Al di là dell’obiettivo raggiunto della rateizzazione del secondo acconto, non si è vista alcuna riduzione degli adempimenti. Sul tema del riequilibrio auspichiamo che il percorso che porta al riconoscimento del rango costituzionale dello Statuto dei contribuenti possa essere agganciato alla riforma del Presidenzialismo. Nonostante gli sforzi del viceministro Leo in questo nuovo rapporto non si vedono tracce. La verità è che per intercettare le frodi si continua a rendere la vita impossibile ai professionisti e ai contributori onesti. Sulla pressione fiscale, infine, era chiaro a tutti che una riduzione non può essere fatta a costo zero per lo Stato. E la carenza di risorse in bilancio ha comportato solo la riduzione a tre scaglioni delle aliquote Irpef. Davvero poco”.
Lo ha dichiarato Marco Cuchel, presidente dell’Associazione nazionale commercialisti, nel corso del forum ‘Fisco e Previdenza. Il futuro dipende da ciò che facciamo nel presente’, promosso da Anc che si è svolto nella sala convegni del Charlie Urban Hotel di Pesaro.
“Anche la più banale delle semplificazioni è difficile perché si deve fare i conti con la Ragioneria dello Stato – ha aggiunto Cuchel – e ci troviamo sempre con nuovi adempimenti. Bisogna rivedere il calendario fiscale. Ci era stato detto che entro il 30 aprile saremmo entrati in possesso di tutti i dati per i calcoli Isa e invece li avremo a giugno e ci troveremo nuovamente ingolfati. Sul regime sanzionatorio ritengo si doverno rivedere sanzioni tributarie che nella riforma non ho trovato come quelle dirette che consentono al professionista di poter essere assicurato. Continueremo nel dialogo auspicando che oltre l’ascolto ci sia anche il recepimento delle nostre istanze”.
Insomma, a giudicare da quanto affermano i commercialisti, in prima linea nell’intricato sistema delle norme fiscali , siamo ancora lontani da una vera semplificazione.
Luigi Cabrino
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