
Di Alessandro Mella
Nella storia del nostro paese i carabinieri, in guerra ed in pace, hanno sempre rappresentato un’icona di virtù, coraggio e valore. Sono innumerevoli le vicende che si potrebbero raccontare sugli uomini con gli alamari. In quest’occasione ricorderemo la vita di uno di questi coraggiosi servitori dello stato e della patria.
Egidio Possenti nacque il 30 agosto 1878 negli anni in cui l’eco dei fatti gloriosi del Risorgimento animava i giovani dando loro sogni e speranze. Giovanissimo si arruolò nei Reali Carabinieri ove diede subito prova di grande valore personale.

Sentiva il senso del dovere e forte nel suo cuore era il desiderio di servire la collettività e fare la sua parte con amorevole disponibilità. Di questo spirito troviamo una primissima traccia nel 1908:
Il sottoscritto trovandosi la notte delli 21-22 corr. sullo stradale di Vigone col proprio carro, questo, per un incidente si rovesciò nel fosso laterale. Per fortuna si trovarono a passare due carabinieri, l’appuntato Alberti Fausto ed il milite Possenti Egidio; gentilmente essi si adoperarono ad aiutarmi nel rialzare il carro e la merce. Erano le due del mattino. Siano pertanto rese le dovute grazie ai due bravi rappresentanti della Benemerita. Scanavino Andrea e Usseglio Felice (1)
Proseguì nel suo servizio con la consueta buona volontà finché, con l’ingresso del Regno d’Italia nella Grande Guerra e promosso brigadiere per meriti di guerra, anche lui fu mobilitato. (2) E fu proprio nel corso del conflitto che, con atto coraggioso nel 1917, meritò la medaglia di bronzo al valore militare con la seguente motivazione:
POSSENTI Egidio, da Torino, brigadiere 272° plotone carabinieri reali addetto comando 44ª divisione, n. 464 matricola.
Più volte, sotto l’intenso bombardamento nemico, espose spontaneamente la vita al pericolo per prestare opera di salvataggio e di soccorso. In tutte le circostanze dette prova di alto sentimento del dovere, di fede incrollabile e di entusiasmo.
Raone, 24-26 settembre 1917. (3)
Terminata vittoriosamente la guerra e promosso maresciallo fu destinato per qualche tempo nel cuneese dove tornò a dimostrare valore civile e determinazione non comuni anche in occasioni al limite del drammatico come quando, nel 1919, una valanga travolse la stazione di Limone Piemonte seppellendo i presenti e mettendo seriamente in pericolo le loro vite:
A Limone Piemonte è caduta una grossa valanga andando ad investire ed a seppellire quella stazione ferroviaria. Si trovavano di servizio il capo-stazione Arduino Vittorio, il maresciallo Possenti, l’agente daziario Inaudi col giovane Dalmasso Sebastiano: tutti furono travolti e sepolti. Ma il bravo maresciallo riusciva ben presto a liberarsi dalia stretta e gridando a soccorso richiamava l’attenzione di alcuni militari, fra cui l’aspirante del 2° alpini Viale Francesco ed il fratello Viale Giuseppe del 93° fanteria.
Con l’aiuto di costoro, tutti poterono essere estratti fuori. I danni materiali alla stazione sono assai rilevanti. Continuano i lavori di sgombro. La valanga è caduta giù dal M. Morino. (4)

Per un breve periodo fu trasferito ad Alessandria dove gli fu conferita la croce al merito di guerra per i suoi trascorsi meritevoli nel passato conflitto. (5)
Tuttavia vi restò per poco poiché la sua esperienza si rese necessaria presso il presidio di Bagnasco, in provincia di Cuneo, dove rimase per qualche tempo meritandosi la stima e la simpatia della popolazione e delle autorità che molto lo rimpiansero al momento del congedo:
Il Maresciallo sig. Egidio Possenti ha lasciato la nostra Stazione dei RR. CC. per andarsene a meritato congedo. La notizia della sua partenza è stata appresa con vivo rincrescimento.
Egli nel disimpegno delle delicate mansioni inerenti al suo ufficio, spesso anche odiose, accompagnava i suoi atti con tale sagacia, che pur applicando la legge senza riserve, non la faceva odiare.

Per questo a Bagnasco rimarrà duraturo e caro il ricordo di sua opera.
L’autorità comunale ha voluto rendersi interprete dei sentimenti che sono in tutti, offrendogli nel suo congedo un sontuoso ricevimento.
Attorno a lui venerdì 27 giugno nell’aula, magna del Palazzo civico col Consiglio convenne quanto di più eletto ha Bagnasco in suo onore venne offerto un servizio abbondante di vini e confetti e pronunziarono i brindisi più calorosi tutti auspicanti al lieto avvenire del maresciallo, il sig. Corte, albergatore, a nome degli esercenti; il sig. Brunetti, sindaco; il sig. Berutti, segretario comunale.
A tutti e per tutti ebbe parole di ringraziamento il maresciallo, assicurando che il pensiero dei bei anni vissuti a Bagnasco rimarranno incancellabili nella sua memoria. (6)
Purtroppo, la serena vecchiaia non ci fu, non ebbe modo di godersela come ben avrebbe meritato. Pochi mesi dopo, infatti, si spense lasciando la piccola vita terrena. Ascese ai campi elisi l’8 dicembre 1924 lasciando il ricordo di un uomo che seppe rendere onore agli alamari che portò per tanti anni al bavero dell’uniforme.
Alessandro Mella
NOTE
1) La Lanterna Pinerolese,43, Anno XXVII, 24 ottobre 1908, p. 3.
2) La promozione da vicebrigadiere a brigadiere per meriti di guerra risulta in La Stampa, 103, Anno XLIX, 4 luglio 1915, p. 4.
3) Decreto Luogotenenziale 22 dicembre 1918 in Bollettino Ufficiale, Ministero della Guerra, Dispensa 84, 28 dicembre 1918, p. 6836.
4) L’Unione Monregalese, 5, Anno XXI, 16 gennaio 1919, p. 2.
5) Determinazione Ministeriale 10 agosto 1922 in Bollettino Ufficiale, Ministero della Guerra, Dispensa 59, 29 settembre1922, p. 2236.
6) L’Unione Monregalese, 54, Anno XXVI, 5 luglio 1924, p. 2.
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