Ultima annata monitorata
N.8/24.2.2007 Nozze con i Fichi secchi. Con i DiCo si mette a repentaglio la famiglia favorendo unioni di serie B in cui non ci sono più doveri e i desideri sono trasformati in diritti. In 2a e 3a pagina intervengono Alfredo Mantovano, Marco Respinti, Giuseppe Romano e Claudio Risè che presenta il nuovo libro di Joseph Nicolosi, “L’omosessualità è un disordine che si può curare. Sessi, Tertium non Datur. Con buona pace di chi millanta, male usando certe ricerche, non esiste il “gene dell’omosessualità”. L’onda gay è solo una costruzione culturale. Per questo, in diversi casi, se ne esce con successo. Angelo Crespi ne L’Altra Storia ci racconta come si viveva nel Ventennio, tra tentazioni modernizzatrici e secolari arretratezze. Il fascismo non fu così duro come si tende a far credere e gli italiani, con la solita arte di arrangiarsi, vestivano d’orbace sfottendo Starace. Ci fu repressione ma non terrore, perché furono le esecuzioni e al confino si stava non troppo male.
Medievali i Talebani? Magari fosse vero, di Guglielmo Piombini. Nulla accomuna il regressismo strutturale dell’islam e l’”età di mezzo” dell’Europa Cristiana, cuore dell’Occidente. Il Medioevo fu infatti, e fortunatamente autenticamente progressista. La società islamica non è affatto rimasta al Medioevo. Nessuna somiglianza vi è con l’età di mezzo. L’uomo medievale non era nemmeno da lontano un talebano. Era cioè occidentale nel quale ogni europeo, americano o australiano di oggi può riconoscersi. Massimo Introvigne in Finestre Aperte affronta il Caso Toaff. Sangue, arena e antisemitismo. Ariel Toaff ha pubblicato un libro Pasque di sangue, Ebrei d’Europa e Omicidi rituali (Il Mulino 2007)
N.9/3.3.07 Il Giorno del Giudizio. Ecco come gli italiani giudicano l’amministrazione della Giustizia: lenta, persecutoria, pessima e ridicola. I giudici, secondo la ricerca commissionata dal CSM, sono influenzati da motivi politici e dotati di troppa discrezionalità. Ne parla Angelo Crespi, Giustizia su misura. Il 55% degli intervistati è convinto che i magistrati siano influenzati da motivi ideologici, il 30% che debbano astenersi da esprimere opinioni proprie. Il 66% che agiscono con troppa discrezionalità. Ancora un intervento sulla politica culturale del centrodestra. Bisogna costruire luoghi e percorsi per formare una nuova classe intellettuale. Per questo è molto utile pensare alle università e alle fondazioni, finanziare riviste e giornali…Ne L’Altra Storia, Augusto Zuliani, interviene su Nuove BR, profondo rosso terrorista. “Ritorna la “grande chiesa” comunista. Per i comunisti non ci sono avversari, ma solo nemici. “Nessun nemico a sinistra” e si coccolane le frange più estreme. Alfonso Francia si occupa in F.A. Di Giovani Fascisti e Comunisti. Sulla scorta del mito della rivoluzione una generazione allevata dal regime coltivò i valori del comunismo. Furono poi voltagabbana a ragion veduta. Davvero nel Ventennio ci fu la fronda. Nelle università e da alcune riviste, la gioventù mussoliniana imparava parole in antitesi al diktat di regime. Una schizofrenia culturale che il Duce credeva di sanare col proprio carisma.
N.12/24.3.07 Leader in Movimento. Non è vero che stiamo andando verso forme di populismo, risponde Francesco Alberoni alle domande di Angelo Crespi. La televisione non genera movimenti né produce capi. Anzi i politici più stanno in video, più annoiano. Oggi è tempo di quiete, poi verrà di nuovo la rivoluzione. Ne L’Altra Storia, Bruno Babando presenta la figura di Marilena Grill, fu una delle 4mila ragazze di Salò che nell’aprile 1944 aderirono al Servizio Ausiliario Femminile della RSI. Pagò con la vita, un colpo alla nuca a un crocicchio di Torino. Finalmente la prima biografia. Scelse la parte sbagliata. Massimo Novelli, L’Ausiliaria e il partigiano. Storia di Marilena Grill, 1928-1945 (Spoon River, Torino, 2007; ppg 144, e 14; 011/2386281). La Grill è stata assassinata al “Rondò Furca” a Torino, dove nel 1863 veniva allestito il patibolo per le condanne capitali.
In F.A. Islam e Occidente: sull’orlo della crisi. Di Alexandre Del Valle. A Ovest discettano di dialogo e tolleranza multiculturale. Ma proprio ora il totalitarismo verde nato insieme all’islam s’appresta a sferrare un attacco decisivo all’Occidente. I nemici da annientare? Gli Usa, Israele, le libere democrazie europee, i “falsi” musulmani moderati. Su Eliade, cattivo maestro? S’interroga Francesco Borgonovo.
N.13/31.3.07 NON ESISTE LIBERTA’ SENZA VERITA’. Come sopravvivere nelle dittature democratiche in cui tutto è permesso tranne criticare il relativismo. Ne parla il cardinale Julian Herranz Casado in F.A. La legge morale universale è scritta nel cuore dell’uomo, chi nega questo, nega la natura e la dignità dell’essere umano. E come Prometeo si espone al supplizio eterno. Una democrazia senza valori è una tirannia. La dittatura del relativismo è la forma di totalitarismo più subdola a cui tendono le democrazie moderne ideologicamente antireligiose. Se si nega il perimetro comune del diritto naturale non ci può essere dialogo tra civiltà.
Editoriale del direttore Angelo Crespi: La Cultura di Destra c’è, eccome…Le difficoltà nel definirla come si è potuto constatare nella tavola rotonda di anni fa tra Rauti, Malgieri, Veneziani e Campi. Mentre per Galli della Loggia la cultura di destra non c’è, non scrive, non pensa, non parla, non fa film o spettacoli teatrali o televisivi, non ha case editrici, non ha idee nuove, non fa politica, soprattutto non produce senso culturale comune. Ovvero qualcosa fa, forse, ma ciò non riesce ad arrivare nello spazio pubblico. Per Crespi, invece, paradossalmente, la Destra c’è sono quelli del Corriere, compreso lo stesso Galli della Loggia, poi Battista, Sergio Romano, Ostellino, Alberoni. All’interno un invito di Marco Albera racconta Torino 1706. L’albo di un regno. Una Mostra dedicata all’assedio della città di Torino da parte dei francesi. Nei Labirinti della Comunicazione, Luisa Cotta Ramosino, presenta il film holliwodiano su Leonida e i suoi Spartani, che alle Termopoli diedero la vita per garantire la libertà della patria, sono un mito fondatore dell’Occidente.
N.18/5.5.07 Mission Impossibile salviamo il CLIMA dagli Ambientalisti. Attenzione al catastrofismo degli ecologisti radicali. Perché non si tratta di scienza ma di propaganda. La terra si scalda o si raffredda a seconda degli interessi di chi usa il clima per scopi politici ed economici. Ne parla Marco Respinti e Augusto Zuliani a pagina 6 e 7. Tutti gli spauracchi del Riscaldamento Globale. Tempo di allarmismi sullo stato di salute del pianeta, con i verdi che imputano tutto all’uomo. Ma non siamo mai stati meglio di così: inquinano meno e la qualità delle nostre vite è in media più alta. Inquinano di più i Paesi emergenti che non badano a regole dell’intero mondo industrializzato. In F.A. Atlante dell’uomo libero: le 10 parole che reggono il mondo: Giustizia con un intervento di Alfredo Mantovano. Intanto proseguono le pubblicazioni, degli Inserti de Il Circolo del Buon Governo (il Supplemento).
A pagine 2 Marco Respinti presenta il libro di Bat Ye ‘Or e di Ayan Hirsi Ali. Eurabia per la prima e Infedele per la seconda. Entrambi presentano un futuro plumbeo per la nostra Europa. A pagina 3 Massimo Introvigne descrive la situazione turca, “Democrazia, cose turche”, a rischio la possibilità di un Islam tradizionale ma non ultrafondamentalista. Se Erdogan perde, ne soffrirà il mondo. I conservatori turchi detestano apertamente il giacobinismo e si rifanno esplicitamente a Edmund Burke. Tra lo Scaffale della saggistica il Dom segnala un brillante e ottimo libretto sulla severità a scuola. Bernhard Bueb, Elogio della Disciplina, Rizzoli, 2007. In Germania è stato un successo da 200 mila copie. “Ogni giorno i giovani non vengono più allevati, ma si limitano a crescere. Bueb constata il fallimento dei metodi educativi anti autoritari tedeschi, ma la questione si potrebbe estendere anche a quelli europei post-sessantottini. Bueb auspica una virtù dimenticata: la severità. Un libro che è un pugno nello stomaco al politicamente corretto.
N.19/12.5.07 Per Noi Il Giorno della famiglia si chiama Duha Khalil Aswad. Davanti alla barbarie, come la lapidazione di una ragazza colpevole di essersi innamorata, non dobbiamo aver paura di sfilare per una civiltà migliore che fa della difesa della vita e della dignità umana uno dei suoi capisaldi. Il Family Day è il giorno dell’orgoglio di questa civiltà migliore, che non può che fondarsi sulla Famiglia a misura d’uomo. Ne parlano a pagina 6,7,8 e 9 Eugenia Scabini, Giuseppe Romano e Marco respinti. E che dialogo è mai possibile con persone che uccidono la propria figlia a sassate sentendosi nel giusto, che fanno saltare i propri stessi concittadini per mantenere la purezza della fede, che uccidono i vicini per garantirsi il paradiso? Non dobbiamo aver paura di usare il termine “migliore” scrive il direttore Angelo Crespi.
N.20/19.5.07 Chi dirige la Fabbrica del Libro. Ovvero, chi conta molto e chi non conta un’acca, chi è in grado di trasmutare in oro un mediocre libello e in almanacco di filosofia un concetto smilzo. Soprattutto il catalogo di quelli a cui non si può mai e poi mai rifiutare un favore, figurarsi una recensione. A cura di Luigi Mascheroni e Davide Brullo a pagina 4e 5. Mentre a pagina 2 sono presenti tre articoli commenti dopo la grande manifestazione del Family Day a Roma. “Un popolo c’è, e chiede di essere rappresentato”, scrive Mantovano. Nella sezione Storia, Ugo Finetti, si interroga sullo Stalinismo. Irriducibile all’Ovest. Due sono le correnti interpretative che dividono gli storiografi.
Una riconducibile a Richard Pipes (e a Francoise Furet), si fonda sull’idea che il comunismo sia sbagliato sin dall’inizio; l’altra di Eric J. Hobsbawn, che le mattanze furono uno sfortunato incidente. Intanto i documenti sfatano il mito di un PCI autonomo e indipendente dal PCUS. Il comunismo al potere ha sempre instaurato regimi oppressivi e liberticidi. L’Urss messa in crisi dai paesi satelliti e salvata dai “Democratici”, Fratelli. Prosegue in F.A. L’Atlante del pensiero Forte: Società. Rosa Alberoni riflette sull’ultimo libro di Benedetto XVI che guarda al nocciolo del Verbo per rivelarci “Chi e come é” il Signore.
N22/31.5.07 In cerca di Compagni. Forse Osama Bin Laden è nascosto sul K2, forse pianificherà nuove strategie, forse tenta solo di salvare la pelle. Il nuovo spettro del terrore: nuove BR, servizi segreti iraniani, anti-imperialisti venezuelani. Ne parla Massimo Introvigne. Ne L’Attualità, una pagina per A. Mantovano che descrive il Sessantotto, la morte del Padre, e il disastro della Magistratura. 40 anni fa l’Italia precipitò dentro una rivoluzione culturale e del costume che distrusse il senso dell’autorità producendo una paralisi. Quella della macchina pubblica e soprattutto della giustizia.
Fu la stagione in cui si rivendicarono diritti senza affermare i doveri corrispondenti. In Polis, M. Introvigne, consiglia all’ex sottosegretario alla Giustizia Luigi Manconi di studiare la “dottrina Carlos” sul terrorismo. Com’è possibile distinguere ancora fra “comunismo buono” e “comunismo cattivo” ? Augusto Zuliani si occupa di Lega, il rancore di lotta e di governo. M. Respinti ne L’Altra Storia riflette sui Liberal americani, sono veri neofascisti, dì loro di smettere. I progressisti credono nello Stato-padrone, nell’economia dirigista e nella necessità di tenere l’uomo sempre sotto controllo, tanto, se serve, da poterlo pure sacrificare. Sembrano davvero i nazisti.
Tutto quello che credete di sapere su Fascismo e Nazismo è sbagliato sin da principio. Scrive Jonah Goldberg in un libro americano grosso e ben documentato che il fascismo è cosa tutta loro, progressista, di sinistra, illuminista. Che con la vera Destra non c’entra e che quindi bisogna tenersene a distanza,. Perché strepita, sputa, vessa e alla fine pure uccide, oggi come ieri urge scrive Respinti traduzione italiana immediata. E ora che si riparli della Democrazia totalitaria, persino dell’antisemitismo di marca illuminista. Luciano garofano in F.A. S’interroga chi uccise Pico della Mirandola? Il Ris indaga.
N.27/7.7.07 POVERI CRISTI, Andrea Morigi in esclusiva propone ai lettori del Dom la Mappa aggiornata della persecuzione dei cristiani nel mondo. Dal Pakistan alla Cina, da Cuba all’Algeria, ecco dove la libertà religiosa viene conculcata: esecuzioni, torture, pressioni psicologiche, leggi vessatorie. A pagina 6 e 7 tutti i poveri Cristi della terra, Croce per Croce. Sono finiti i soldi e il “Rapporto sulla Libertà Religiosa nel mondo”, quest’anno non esce. Non ci sono i soldi. Me i cattolici continuano a patire e morire. Allora la mappa aggiornata ve la diamo noi. Maro respinti ne L’Altra Storia interviene su Garibaldi, che divise l’Italia. Sarebbe bene guardare il Risorgimento con spirito critico. Ne guadagneremmo.
Mentre Adriana Dragoni presenta le 500 pagine del libro di Luciano Salera, “Garibaldi, Fauchè e i predatori del Regno del Sud” (Controcorrente, Napoli) E pure i Mille sono fantasia: si trattò infatti, di più di 20 mila unità, tra cui alcune migliaia di soldati piemontesi, “disertori” o uomini tempestivamente “congedati” a cui presto si unirono inglesi, ungheresi, tedeschi e turchi desiderosi di passare alla storia o di fare fortuna. Eppure come ricorda Gabriele Marzocco nella prefazione quello delle Due Sicilie era il Paese più industrializzato, e godeva di alcuni primati.
N.30/28.7.07 IL FUTURO DELLE DONNE. Guglielmo Piombini affronta la questione delle donne sotto l’islam. EURABIA: le emancipate d’occidente e le sottomesse dell’islam spianeranno la strada ai maschi venuti da fuori. Il femminismo denigrando i maschi di casa propria ha infatti alimentato la cultura del politicamente corretto che impedisce ogni critica all’immigrazione incontrollata e ai fondamentalismi. E così per paradosso finisce per giustificare la schiavitù in cui è costretta la donna musulmana. A pagina 6 e 7 La JIHAD? MERITO delle FEMMINISTE. Ci sono posti come la Scandinavia dove s’istiga all’odio verso il maschio europeo.
Intanto alcune famose donne di mondo forse sognano addirittura la sharia. Uomo bianco scomparirai, ma sarà peggio, molto peggio. I padri non servono alle femministe non basta più essere uguali. Vogliono essere superiori. Le femministe dicono che i maschi sono omofobi e razzisti. E così loro se la fanno con l’islamismo. Le norvegesi stuprate piangano se stesse. Provocano con le loro mise. Parola di antropologa. Il femminismo rappresenta una delle cause maggiori dell’indebolimento dell’Occidente, ormai femminilizzato. Ne L’Altra Storia, Valter Binaghi racconta i 40 anni del Sessantotto. Il profetismo dei Beatles fu la nuova Bibbia. E una nuova religione Luterana ebbe inizio così.
Non a caso “Imagine” di John Lennon è proclamata la canzone del secolo. Perfino le colleghe maestre della scuola Primaria ne fanno uso massiccio nelle varie performance in classe. Mentre Bruno Babando racconta l’Altro Sessantotto dei “Boia chi molla”. Dimenticato. Fa riferimento al libro di Alessandro Gasparetti, un documentato saggio “La Destra e il 68. La partecipazione degli studenti di destra alla contestazione universitaria. La mozione conservatrice e missina”. (Settimo Sigillo, Roma 2006) Ma anche un altro libro di Augusto Grandi, “Baci & Bastonate” (Angoli Manzoni, Torino pp 136 e 12,oo).
In Polis ci sono i consigli Medievali per il Principe, Christine de Pizan. La “Prima biografia” in versi di Santa Giovanna d’Arco, scrisse un bel Trattato ad usum delphini che è un florilegio di pensieri forti sull’arte e la virtù del buongoverno. Dovrebbero mandarlo a memoria soprattutto i nostri politici di oggi. A fianco una breve scheda di Marco Respinti sulla grande medievista Regine Pernoud. A pagina 9 Turi Vasile racconta i Mangiatori di pasta. Perché i “picciateddi” sono assieme alla ruota, la più grande invenzione dell’uomo. Intanto continua la pubblicazione del Supplemento de Il Circolo, in 1a pagina c’è Marcello Dell’Utri che presenzia alla costituzioni di altri circoli.
- 38/22.9.07 Da segnalare in Polis di Marco Respinti Twin Towers Six Years After: l’ipotesi cospirazionista avanza. Scappa sempre più da ridere. Giulietto Chiesa si scatena e Fidel Castro conferma. Fu l’intelligence USA a organizzare lo scempio. Per molti ci mise del suo pure il MOSSAD, per altri centrano i Marziani. Ribadiamo: il complotto è un tarlo della mente. La “Teoria del complotto” non è una singola dietrologia, ma una categoria mentale, una visione del mondo. Esiste una intera “cultura del complotto” come scrive Michael Barkun. Addirittura Marco Respinti cita un libro del 2000 di un francese, un certo Thierry Meyssan, un giornalista di sinistra che definisce Papa Giovanni Paolo II, un “terrorista con la sottana” accusandolo di aver creato e finanziato commando armati antiabortisti e supplica l’FBI di inserire il Vaticano nella lista degli Stati terroristi. In F.A. M. Introvigne analizza la secolarizzazione in Europa: Non c’è più Religione? Una disamina articolata di cinque autorevoli libri scritti da studiosi altrettanto autorevoli del mondo accademico anglosassone. A fianco Giancristiano Desiderio propone l’insegnamento della Filosofia a proposito della Riforma della scuola. Il filosofo serve più dello psichiatra. Si sostituisca il Manuale in tre tomi con una buona antologia e si torni a leggere gli antichi. Ne L’Altra Storia, si descrive il Paesaggio Padano dei Longobardi. Il “Popolo delle lunghe barbe” trasformò profondamente la Valle Padana e ne forgiò l’identità culturale. Elena M. Gagliardi presenta un’opera decisiva di Vito Fumagalli, “Storia della Val Padana” (Il Mulino, 2006)
N.39/29.9.07 I CUSTODI della MEMORIA. Il nuovo libro di Giampaolo Pansa è un duro jaccuse contro gli intellettuali e riapre il dibattito sulla resistenza di sinistra. Intellettuali che impediscono una seria revisione del nostro passato spesso negando persino dati di fatto incontestabili. Per questo motivo resiste l’efficace caricatura del trinariciuto fatto all’epoca da Guareschi. Ne parla Mario Bernardi Guardi a pagina 6 e 7, in F.A. La Scomoda Verità di Pansa sui partigiani. Pansa riapre il dibattito sul revisionismo storico. Eppure i gendarmi della Memoria vigilano ancora minacciosi sulla vulgata resistenziale. Se uno dei nostri è amico dei nemici allora per forza è nostro nemico, è un traditore. Così i più retrivi a sinistra liquidano il lavoro di pansa, senza neppure tentare di rispondere. “Cuneo Brucia ancora” recitano. Uno slogan degli antifascisti cuneesi negli anni Sessanta e Settanta. Quelle tre parole furono la bandiera di battaglia per tenere lontani da Cuneo il segretario del MSI Giorgio Almirante. Tuttavia in questa scheda Giampaolo Pansa racconta delle donne ausiliare appartenenti alla Rsi trucidate dai partigiani. A Cuneo e provincia furono ben 174 donne. Un ricercatore Ernesto Zucconi ha pubblicato i nomi e le loro storie. In Polis il Dom pubblica uno studio del CNR che sbugiarda Pecoraro Scanio: Clima, siamo nelle mani di Dio.
N.40/6.10.07 L’Arma Birmana. Colorati d’arancio per solidarietà con i birmani oppressi. I monaci buddisti, rischiando la vita, hanno dimostrato come si combatte per la libertà senza l’uso delle armi, non solo, testimoniando una fede. Una lezione ai nostri pacifisti ebbri di retorica antioccidentale e incapaci di contrastare la politica violenta di un regime illiberale post-comunista solo a parole. Affrontano l’argome A. Crespi, Capezzone, Introvigne, Respinti a pagina 2. Ugo Finetti a pagina 3 presenta Giovanni Giolitti, il suo carteggio: un’opera di restaurazione storiografica che ci voleva! La “Grande Italia” di Giolitti. La retorica del “popolo bue” ci ha rubato una parte determinante della storia patria: cancellando la stagione liberale. In F.A. A. Crespi si occupa di Giornalismo. Da sempre i Giornalisti scrivono perché NON hanno niente da dire. Eppure ci fu un tempo mitico del nostro giornalismo in cui i lettori potevano godere di figure autorevoli come Barzini, D’Annunzio, Gramsci, Matilde Sarao, Einaudi. I quotidiani dopo le 11 di mattina puzzano, la sera sono buoni per impacchettare la verdura.
N.41/13.10.07 Il Nostro Salvador? Perché abbandonare il mito socialista di salvador Allende. Era antisemita e filohitleriano. Ne parla M.Respinti. Allende si laureò in Medicina con una tesi razzista, ammiccando a eugenetica ed eutanasia. Da ministro della salute, nel 1939 cercò di trasformare tutto in legge dello Stato. Fallì. Lì è riuscito però Michelle Bachelet nel 2000, che oggi è presidente del Cile. Ne L’Altra Storia: il sogno eugenetico di Allende. In un libro clamoroso il filosofo Victor Farias documenta un delirio identico a quello del Terzo Reich. In F.A. Carlo Lo Re, Se si scalda il Passaggio a Nord Ovest. Fa risparmiare quattromila chilometri di rotta rispetto allo Stretto di Panama. S’è aperto un varco nei ghiacciai. E dopo secoli di tentativi avventurosi e tragici, ricomincia la corsa a impadronirsi delle rotte polari e degl’immani giacimenti ormai raggiungibili. Nella Repubblica delle Lettere, Giampiero Ricci presenta il vigoroso e anti-politicamente corretto pamphlet di Mark Steyn, “America Alone” non concede scampo: l’islam ci domina e tra poco sarà la voce di un muezzin a risvegliarsi. Sarcastico e feroce, per il giornalista l’Europa è già perduta, già terra di talebani agguerriti.
N.43/27.10.07 Quando sento la parola intellettuale metto mano alla fondina. Vizi e virtù Del perfetto intellettuale. Come veste, cosa mangia, che libri legge e soprattutto perché non conta nulla. Una speciale per i cinque anni del Dom. 5 anni di resistenza culturale scrive Crespi. Circa 250 numeri pubblicati, per una rivista culturale che non insegue la cronaca, sono un patrimonio che può apparire esaustivo. Tutto quello che c’era da dire il Dom l’ha detto. In Italia NON esiste dibattito culturale…Possiamo dire di essere resistiti più che esistiti, nonostante tutto. Di aver affrontato con onesto sprezzo il politicamente corretto e delle ideologie che ci ammorbano da un cinquantennio. Comincia Crespi con un cazzotto all’intellettuale. Romano Bracalini: 1943, la trasmigrazione degli intellettuali verso il Pci. Togliatti: daremo a tutti un cavallo a dondolo. Una Storia, anzi una storiaccia di M. Respinti. Luigi Mascheroni in F.A. Ecco l’identità del perfetto intellettuale. Davide Brullo vede lo scrittore un Dio che può tutto. Giuseppe Romano interviene sull’esclusivo post-moderno con due brevi schede di Hohan Huizinga e Ortega Y Gasset. Infine Matteo Tosi, vede gli intellettuali, gli artisti come critici e mercanti, amici degli amici.
N.44/3.11.07 Quando le tasse crescono,le civiltà cadono. Tutti i grandi imperi, quello egizio, quello romano, quello spagnolo, quello britannico, caddero per colpa di un’imposizione fiscale esosa e delle conseguenti ribellioni civili. Dove il fisco è più duro, dilaga la corruzione che unisce sorvegliati e sorveglianti. I cittadini preferiscono evadere o diminuire la produzione, così s’impoverisce lo Stato. Ne parla A. Crespi e daniele Capezzone alle pagine 6 e 7. In Lettere e commenti da segnalare la Via Giudiziaria all’eutanasia, il “Diritto a morire” di A. Mantovano. Nazismo e comunismo pari sono. Editoriale di A. Crespi. Ne L’Altra Storia, Augusto Zuliani, descrive attraverso un libro sulle manovre del fedelmaresciallo Albert Kesserling, che comandò le operazioni germaniche in Italia dopo l’8 settembre 1943, sarebbe stato condannato come criminale di guerra ma ora parzialmente riabilitato da storici inglesi. “Soldato fino all’ultimo giorno” Kesserling, il Mestiere delle armi. In F.A. Come e perché le tasse fanno male da sempre, di A. Crespi.
N.46/17.11.07 PATRIOTTISMO. A conti fatti il padre della Patria è sempre e solo DANTE. L’identità italiana si fonda su quella cultura che ha generato una lingua mirabile e un’arte celebre nel mondo. Inutile cercarla nella tanto vituperata e divisa storia postunitaria. Eppure la necessità di una memoria condivisa è una priorità in tutta Europa. La Francia ha fatto passi in avanti, la Spagna di Zapatero è un esempio da non seguire. Interviene Augusto Zuliani e Aldo A. Mola a pagina 3. Intanto in 1a pagina A. Crespi ci indica perché bisogna ripensare i miti fondanti della nazione. Per fare un passo in avanti secondo crespi è necessaria una pacificazione della Memoria. E soprattutto occorre archiviare i moti pseudo fondanti dell’Italia repubblicana e abbandonare l’ideologia del Sessantotto. A pensarci bene ogni data simbolo della nostra Storia è fonte di divisione.
Mantovano insiste nello Sgomberare, davvero le macerie dell’Ottantanove. M. Respinti su L’Altra Storia presenta il libro alternativo di Gigi Di Fiore, “Controstoria dell’Unità d’Italia. Fatti e misfatti del Risorgimento” (Rizzoli) Il Risorgimento come di solito non ce lo raccontano. In Polis, Rosa Alberoni presenta il suo libro “Il Dio di Michelangelo e la Barba di Darwin”. La malapianta del Darwinolatria. In F.A. Carlo Lottieri presenta Bruno Leoni, profetico, inascoltato, dimenticato, ci manca molto. Il Manifesto per un nuovo Liberalismo. Mishima fu il nostro Che, ne parla Marcello Veneziani.
N.47/24.11.07 Il Palinsesto perfetto. Piccolo proposte e grandi uomini perchè la RAI torni a svolgere davvero un servizio pubblico. In F.A. Il Dom propone una settimana di programmi per la RAI. M. Respinti fa il punto sui quattro anni di informazione ragionata di ASIA News. Mentre Mantovano interviene sull’emergenza sicurezza e critica la non strategia del Centrosinistra. In un editoriale Daniele Capezzone auspica una rinascita dello spirito del 1994. M. Introvigne si occupa dei Misteriosi ebrei di Bukhara. Avventure e curiosità di una etnia avvolta nella leggenda. Ne L’Altra Storia, A. Crespi, Odissea nel Paese della Menzogna. Il regime di Stalin visto. con gliocchi di un dissidente trozkista. Incarcerazioni, Dopo 70 anni tradotto il resoconto di Ante Ciliga, un comunista nelle prigioni del comunismo, se ne occupa A. Crespi. Aldo Ferrari presenta in una scheda Vittorio Strada che ha scritto un libro nel novantesimo anniversario della Rivoluzione di Stalin. Con i bolscevichi non si poteva nemmeno tacere. Se non li lodavi rischiavi la pelle.
N.48/1.12.07 Ancora sulla RAI. Di nuovo piccole proproste per migliorare il servizio pubblico televisivo. Un editoriale di A. Mantovano sull’immigrazione: gioco a quattro con il morto. I sindaci devono fare i conti quotidianamente con chi li ha eletti. E la questione dell’immigrazione clandestina è un problema grave. In F.A. Un interessante e ben documentato studio di M: Introvigne su La Grande Guerra che uccise l’Europa. Le radici della crisi in cui versa oggi l’Europa sono profonde. Risalgono alla Prima Guerra Mondiale, quando venne a scadenza una cambiale emessa dalla Rivoluzione Francese. Una tesi che il maggiore specialista mondiale del tema illustra con lucidità. Alan Kramer, inizia la sua storia con l’incendio della Biblioteca di Lovanio in Belgio. Un episodio voluto per spirito anti cattolico dell’esercito tedesco: si voleva distruggere un simbolo culturale del Belgio. Altro bombardamento mirato dei tedeschi è la Cattedrale di Reims in Francia. Kramer fa una storia culturale della Prima Guerra Mondiale.
N.49/7.12.07 Economia della Felicità. Soldi e beni materiali non equivalgono a ricchezza. L’aveva detto Papa Wojtyla che il Capitale non è tutto. L’hanno ripetuto quelli di “Cllettrain”, nel Manifesto agguerrito delle 95 tesi. A. Crespi si occupa in Polis della Storia della Politica italiana con la lente del sesso. I gerarchi fascisti erano vitelloni rivoluzionari. Tra i democristiani e comunisti vigeva un codice etico di ferro: si alle amanti, fedeli però a moglie e partito. Nella “Iia Repubblica”, gli scandali a sfondo sessuale aumentano specialmente “grazie” al cellulare. Mario Bernardi Guardi presenta un “Atlante storico della cultura medievale in Occidente”. Edito da Città Nuova e Jaka Book, ppg. 280, e 85,00) Una valanga di immagini strepitose e 57 saggi di specialisti. In F.A. Supermarket Halal, islam griffato di Katya Vergola. Cibo, fashion e finanza. Dove il meticciaggio socio-economico può dare frutti d’oro. Per noi e gli immigrati che in gran parte sono islamici. Però bisogna smetterla di pensarci in guerra e di vedersi loro solo terroristi. Beatrice Buscaroli in Arte e Dintorni si occupa delle donne, amanti, mogli e madri, pittrici di re e regine, rivoluzionarie: nessuna donna artista ha avuto vita facile.
N.50/15.12.07 L’Epica secondo Hollywood. Luisa Cotta Ramosino presenta alcuni film per un’epica natalizia. Faraoniche campagne promozionale per conquistare incassi natalizi. Mentre nelle Lettere e Commenti sono presenti articoli di Daniele Capezzone e A. Mantovano. Segnalo l’intervento di Gerardo Picardo, “Il fascismo dal buco della serratura”. Le opere e i giorni di Cesira Carocci, fedelissima del Duce e mussoliniana di ferro che pianse l’uomo, mica il dittatore. Gianni Scipione Rossi ricostruisce in un libro, la vita dimenticata della governante di Mussolini (Rubbettino, pp 160, e 10,00) Come tutte le figure minori, anche Cesira non è stata indagata dalla Storia. Eppure come insegnava Benedetto Croce e quindi Scipione “questi personaggi di nicchia aiutano a comprendere meglio il quadro generale. In F.A. M. Introvigne si occupa delle ultime clamorose scoperte del sociologo delle Religioni, Rodney Stark, Grande Sprint delle “Aziende Religiose”. Nell’Ottocento con l’avanzata della Modernità si pensava che l’idea di Dio sarebbe stata cancellata. Invece, il monoteismo batte il politeismo. Le fedi fondate su un Dio personale sono più “calde” attraenti di quelle fondate su “essenze”, “energie”.
N.51/22.12.07 Da segnalare ne L’Attualità: La Speranza di Benedetto, Paolo Pivetti presenta l’enciclica “Spe Salvi” pubblicata il 30 novembre da Papa Ratzinger che contesta la fede nella scienza. Nelle Lettere e Commenti segnalo un curioso articolo di A. Mantovano che allora ha suscitato il mio interesse; “Perché mai il Barcellona e Inter dovrebbero giocare senza Croce?” I dirigenti catalani hanno “censurato” la maglia. Pessima idea: la Croce di San Giorgio fa discutere a Barcellona, richiama troppo alle Crociate e quindi è ritenuta offensiva nei riguardi dei musulmani.
Pare che disturbi anche la maglia antica dell’Inter, indossata proprio nella partita contro i turchi del Fenerbahce che hanno protestato chiedendo addirittura la sconfitta a tavolino dei neroazzurri perché ostentano un ricordo dei templari e delle Crociate. Naturalmente, Mantovano fa rilevare che a nessuno in passato prima della caduta del Muro di berlino, in nessun Paese occidentale è passato per la mente di rifiutare una gara per esempio con la Stella Rossa o oggi con squadre che portano sulla divisa la mezzaluna. Adriana Dragoni rivendica le tradizioni napoletane. Pizza, mandolino per Napoli l’orgogliosa. Non solo Sandra Fiore è convinta che occorre riscattare una città come Napoli a partire dal sottosuolo.
Con questa annata si conclude il mio lavoro-studio di monitoraggio delle annate del settimanale Il Domenicale…
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