Il GAT è un’organizzazione di Volontariato Culturale, nata nel 1983, che opera prevalentemente sull’area di Torino, con un occhio di riguardo a tutto il territorio subalpino
Abbiamo rivolto qualche domanda al suo Presidente, Valerio Nicastro (m.j.).
Quali sono le parole chiave dell’associazione?
Sono: Volontariato, Valorizzazione e Territorio.
Il GAT è un’organizzazione che si basa sul volontariato puro, ossia sulla piena gratuità, in collaborazione con le istituzioni. I soci del GAT, infatti, rispettano le leggi, condannano la ricerca clandestina e hanno la massima considerazione degli archeologi professionisti. Fin dalla nascita del GAT, i nostri volontari hanno partecipato a molteplici indagini archeologiche e hanno realizzato una grande quantità di mostre, convegni, conferenze, progetti, studi e prodotti editoriali.
Come recita il Codice dei Beni Culturali, “La valorizzazione consiste nell’esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale […]. Essa comprende anche la promozione ed il sostegno degli interventi di conservazione del patrimonio culturale. La Repubblica favorisce e sostiene la partecipazione dei soggetti privati, singoli o associati, alla valorizzazione del patrimonio culturale”. Il Volontariato è dunque chiamato a partecipare attivamente alla valorizzazione dei Beni Culturali tramite la loro promozione, da non confondersi con la tutela che spetta alle istituzioni.
Infine, per quanto concerne il territorio, l’area torinese è ricchissima di testimonianze storico-archeologiche. Le scoperte di nuovi siti si susseguono da decenni. Anche il GAT contribuisce ad accrescere la conoscenza del territorio, grazie alle attività di sopralluogo che hanno portato al ritrovamento di alcuni tra i più importanti siti archeologici della Collina torinese (come Bric San Vito o Verrua Savoia), subito segnalati, e poi indagati, dalla Soprintendenza archeologica del Piemonte o anche, sotto la direzione di quest’ultima, dai volontari stessi (Castelvecchio di Testona, Verrua Savoia).
Può sintetizzare le attività del GAT?
Il GAT collabora con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte nell’indagine archeologica di alcuni siti dell’area torinese e della collina. Nei mesi di luglio e agosto, l’attività dei Soci viene dirottata verso i Campi Archeologici estivi, dove per almeno 15 giorni, è possibile comprendere il significato di un’indagine archeologica, dallo scavo vero e proprio al rilievo, dalla fotografia, alla salvaguardia e alla divulgazione di quanto indagato.
Ricordo che le attività di indagine archeologica sono svolte esclusivamente in collaborazione con gli Enti preposti, e che l’iscrizione al GAT non dà diritto a svolgere indagini autonome, ma fornisce ai soci le polizze assicurative necessarie per qualsiasi attività sul territorio.
Il sopralluogo sul territorio è un’attività aperta a tutti i soci. Svolta in accordo con le competenti autorità, tale attività ha permesso l’individuazione di diverse località estremamente interessanti sulla Collina Torinese, alcune delle quali ancora in fase di studio.
Il GAT prevede durante l’anno diverse occasioni di incontro, tra cui conferenze, gite, laboratori, mostre, convegni. Per i soci vengono organizzate sessioni per l’Introduzione alle Tematiche Archeologiche e incontri per i campi archeologici estivi e per informare i soci sulle nuove attività.
Hanno riscosso un notevole successo i nostri cicli di conferenze sull’Antico Egitto “Serate d’ Egitto” (dal 1999 al 2020 ben 27 edizioni!) e le mensili visite guidate alla collezione archeologica del Real Collegio di Moncalieri, importante collezione ottocentesca riordinata e catalogata a cura dei volontari GAT.
Altre conferenze, su temi storico-archeologici assai vari, vengono tenute presso la sede del GAT o presso altre sedi, secondo un calendario variabile.
Il GAT organizza visite e gite a tema archeologico, per i soci, nel territorio piemontese, e in altre regioni italiane.
Attività importante è la preparazione e pubblicazione della rivista annuale dell’associazione, “Taurasia”, e di numerosi testi prevalentemente a carattere archeologico, quali la Guida Archeologica di Torino, unica nel suo genere, il Manuale del Volontario in Archeologia, la Collezione Archeologica del Real Collegio, i cataloghi delle mostre.
Svolgiamo anche collaborazioni con Enti pubblici, come il Museo Egizio e il Museo di Antropologia ed Etnologia di Torino, la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e della Toscana, il Comune di Torino, il parco regionale La Mandria e con altre realtà pubbliche e private (per lo più volontaristiche).
Nel 2023 è stato inoltre avviato un ambizioso progetto: “Mura, strade e carignoni. Torino nel basso medioevo”, che prosegue nel 2024 con l’apporto dei nostri soci, e culminerà nel 2025 in una importante mostra aperta a tutti i torinesi.
Il logo attuale del GAT contiene un riferimento ad attività svolte dai soci?
Nel logo attuale si nota un animale che sbuca dietro la Porta Palatina. Il disegno è tratto da un ciondolo in bronzo dorato rinvenuto nel 1993 presso il sito di Bric San Vito a Pecetto (TO) da nostri soci durante attività archeologiche preliminari, e raffigura un uccello rampante o che spicca il volo.
Forse si tratta di un pellicano, metafora del sacrificio di Cristo, ma è più probabile che si tratti di un rapace, forse un falco o un’aquila.
Il ciondolo originale, datato X-XI secolo, è conservato nel Museo di Antichità di Torino, nella sala dedicata al territorio piemontese, insieme ad altri interessanti reperti rinvenuti sul Bric San Vito e a Castelvecchio di Testona a seguito dei primi interventi GAT e delle successive campagne di scavo ad opera della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte.
Quali indicazioni può fornire a chi desidera avvicinarsi al GAT?
Per conoscere le nostre attività si può consultare il nostro Sito internet: www.archeogat.it e il Canale YouTube: ArcheoGAT – Gruppo Archeologico Torinese. Le nostre attività sono ampiamente illustrate e, in particolare, le ArcheoPillole curate dal Vicepresidente Fabrizio Diciotti, forniscono sintetiche, ma ineccepibili informazioni sugli aspetti della Torino romana e medievale. Siamo presenti anche su Facebook, Twitter e Instagram.
La nostra sede a Torino, in via Santa Maria 6/E, è aperta tutti i venerdì dalle 21:00 alle 22:30. Telefono:388 8004094 – Email: segreteria@archeogat.it